𝟔.   𝒓 𝒆 𝒃 𝒐 𝒂 𝒏 𝒕 𝒆

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Jimin era buttato sul lato passeggero dell'auto di Yoongi, lo sguardo risucchiato nel vuoto e l'estenuazione nel suo volto rimangiato. L'idea di Yoongi di spogliarsi della giacca era risultata così futile secondo Jimin, che avrebbe fatto volentieri a meno di mettersi a suo agio in uno spazio così misero diviso col maggiore.

Il riscaldamento al massimo puntato sui loro volti sembravano dolci carezze che tentavano di consolare i loro animi spezzati, invano. La verità era che non esisteva guarigione dallo sconforto di chi s'era amato follemente e si ritrovava a condividere un misero spazio nel silenzio più finto che potesse esistere, con gli stessi aspri sentimenti. La tensione era più forte dell'acqua che si depositava in piccole gocce nell'aria, a rendere quest'ultima particolarmente pesante da far piangere i finestrini dell'auto.

Il bagliore intermittente dei lampioni che fiancheggiavano il loro itinerario rifletteva sui loro volti bagnati, dove l'acqua assorbita dai loro capelli scendeva lentamente sui loro volti come rugiada su fiori che calava appesantita seguendo la legge di gravità. Questo bagliore sembrava infastidire alle volte gli occhi sensibili di Yoongi, adattati al buio, nei brevi momenti in cui Jimin sembrava brillare e lui accusare la sua luce, perché, sebbene con lo sguardo altrove, c'era sempre uno spazio per l'altro nel suo angolo visivo.

Nel silenzio interrotto dal funzionamento dei tergicristallo e il ticchettio della pioggia sulla carrozzeria si nascondeva il loro respiro trattenuto in parte, per preservare la menzogna di star bene, in quel momento, in quella scomoda circostanza. Ma l'odore dell'uno impregnava lo spazio vitale dell'altro, la distanza intima violata inconsciamente, e di benevolo, di fatto, non c'era proprio niente.

La lingua di Yoongi formicolava, appesantita da scuse che sentiva il bisogno di buttare fuori. Le cose dette ora tornarono a lui, che finalmente poté assimilarle a mente lucida, sebbene avrebbe preferito dimenticarle. Sapeva che queste ronzavano ancora nella testa del biondo, ma non conosceva toni di scuse per tirarle fuori dalla sua scatola cranica. Aveva forse paura di peggiorare la situazione se avesse tentato parola, ed in risposta al tormento le labbra sostavano sigillate; nel loro buco non vi era altro che una prostrazione destinata a dissolversi nel silenzio più struggente.

Yoongi si mordeva la pellicina sulle labbra per non cedere alla tentazione di rompere il silenzio, trastullandosi con pensieri casuali che immancabilmente si tramutarono in coincisi frammenti di ricordi che potevano appoggiarsi come un déjà-vu a quel momento: l'ultima volta che Jimin era su quel sedile, giaceva silenzioso simile ad ora, ma nella penultima, Yoongi teneva la mano sulla sua coscia; la volta prima ancora, Jimin gli parlava della sua giornata; quella precedente, si baciavano ad ogni stop e semaforo; prima ancora, erano in procinto di trasferirsi sui sedili posteriori e fare l'amore. Questi ricordi non gli furono affatto d'aiuto e Yoongi si accorse di ciò solo quando sentì il sapore del sangue in bocca, accorgendosi di aver morso con troppa forza il suo labbro.

Infastidito dal sapore ferreo del proprio sangue e mentendo a sé stesso di essere l'unica cosa ad infastidirlo, Yoongi si sporse verso il lato di Jimin per aprire il cassetto sul cruscotto proprio davanti a lui, frugando alla cieca nel suo interno. Jimin si strinse nelle spalle quando si sentì schiacciare nel suo personale spazio brutalmente violato da Yoongi e i suoi gesti affrettati. Non gli chiese cosa stesse cercando ma non si oppose alla sua curiosità, limitandosi a seguire con lo sguardo quei suoi movimenti impacciati, aspettando di scoprire cosa l'altro stesse cercando con una simile furia. L'attesa però non ebbe fine neppure quando Yoongi batté il palmo contro lo stipe penzolone del cassetto, sfogando un minimo la frustrazione che si era accumulata svelta in lui durante la sua breve ricerca e il suo continuo fallimento. Non c'era l'ombra di una piazzola di sosta in cui potersi dedicare un momento alla libera ricerca di quel dannato pacchetto, risucchiato dalle varie cianfrusaglie depositate in quel piccolo cassetto tempo addietro.

𝘴𝘦𝘳𝘦𝘯𝘥𝘪𝘱𝘪𝘵𝘺 ⦂ 𝘺𝘰𝘰𝘯𝘮𝘪𝘯Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora