capitolo nove

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OLIVIA


"Io non ci posso credere..."

Olivia sbuffò, entrando nel negozio e osservando gli scaffali ma, soprattutto, le persone che affollavano il poco spazio: domenica a Les Halles, a una quindicina di giorni dal Natale, significa semplicemente trovare gran parte della città riversata lì per gli acquisti.

Si voltò, portandosi le mani sui fianchi e fissando il fratello che l'affiancava: "Non è la fine del mondo" le disse in tono conciliante, togliendosi il cappello e guardandosi anche lui attorno.

Non era la fine del mondo?

Olivia aprì la bocca, richiudendola e facendo battere i denti fra loro, mentre quella domanda si ripeteva nella sua testa e aveva una tonalità decisamente più alta, quasi come se fosse un grido: "Siamo al dieci e ancora non abbiamo fatto l'albero" sbottò, avviandosi verso la sezione del negozio completamente dedicata al Natale: "è la fine del mondo" dichiarò con fare solenne, prendendo una confezione di palline decorative e mettendola fra le mani del fratello.

Afferrò poi una confezione di lucette e una di decorazioni simili a piccole stalattiti di ghiaccio: l'albero che era riuscita a trovare quella mattina, nel garage del fratello non era tanto grande, quindi doveva contenersi per quanto riguardava le decorazioni da appendere, ma ciò non significava trattenersi per ogni angolo della casa.

Avrebbe reso l'appartamento di Laurent un inno al Natale, poco ma sicuro.

Il suo cellulare vibrò nella tasca del giaccone, mentre lei metteva fra le braccia del fratello un paio di candele rosse, che perdevano più glitter di quanto ne avevano ancora sopra. Prese il telefono e sorrise al mittente del messaggio che le era arrivato, aprendo subito la notifica e vedendo le poche parole che Benjamin le aveva scritto.

Esiste ancora un mondo là fuori?

Non puoi ancora uscire?

Se oggi non ritorna la febbre, domani sarò finalmente libero. Che fai?

A fare acquisti con l'idiota di mio fratello. Non ha un albero di Natale

Ahia! Quindi non si merita più Spider-Man 2?

No, direi di no. Restava comunque mio.

Lo farai scrivere sulla tomba?

Può essere

Benjamin poteva sperare che lei dimenticasse quel piccolo particolare, poteva desiderarlo con tutto se stesso ma lei lo avrebbe sempre ricordato: un affronto del genere non sarebbe mai finito nel dimenticatoio, per quanto la sensazione di astio che aveva provato inizialmente era stata mitigata dal carattere e l'aspetto del ragazzo e anche da quei meravigliosi pan di zenzero che aveva preparato.

Infilò di nuovo il cellulare in tasca, incrociando per caso lo sguardo del fratello e aggrottando lo sguardo alla vista del sorriso sornione che gli aleggiava sulla bocca: "Che c'è?" domandò, mentre afferrava una ghirlanda per la porta e la metteva insieme al resto, fra le braccia di Laurent.

"Sorrisetto, sguardo luminoso, stavi per essere investita da una signora con il carrello..." suo fratello fece schioccare le labbra, mentre il sorriso che aveva si accentuava, sembrava un grosso gatto pronto a gustarsi la sua preda: "Vuoi dirmi qualcosa?"

"Ti piace come decorazione?" dichiarò, prendendo la prima cosa che trovò e mostrandola al fratello: era una decorazione per l'albero dall'aspetto molto equivoco.

Ok, no. Per niente equivoco. Era di certo un accessorio per il piacere femminile reso decorazione natalizia.

"Vorrei fare tante domande, soprattutto a chi è venuto in mente di fare un dildo come pallina di Natale e metterla in un negozio come questo, però..." Olivia non disse niente di fronte alla brutale sincerità di suo fratello, storcendo la bocca per non essere riuscita a deviare l'attenzione di Laurent: "Dì tutto al tuo fratellone."

"Non c'è niente da dire" borbottò, dandogli le spalle e marciando a passo spedito fra le decorazioni natalizie: Benjamin era solo un amico, un nuovo amico che si era fatta e che le piaceva molto più di quanto potesse piacerle un semplice amico.

Tutto lì.

Non sapeva nemmeno se aveva una ragazza o se era interessato al genere maschile...

Tutto quello che sapeva di lui era che le aveva rubato Spider-Man 2, che sapeva cucinare dei pan di zenzero meravigliosi, che viveva con la madre e...

E che, a parte gli ultimi giorni in cui lui era malato e a casa, si erano incontrati talmente tante volte da sembrare quasi che il destino ci stesse mettendo lo zampino.

Ecco, tutto lì. Non era niente da dire, soprattutto a suo fratello.

Afferrò un soldatino, uno di quelli ispirati alla figura dello Schiaccianoci, e lo mostrò al fratello, sbuffando quando vide il sorriso che ancora gli aleggiava sul volto: "Oli, stai diventando rossa e sei sempre pessima a dire bugie" le disse, prendendo il soldatino e mettendolo insieme agli altri acquisti: "Io direi che c'è tanto da dire..."


a/n: bene, eccoci qua con un nuovo capitolo! Che storia di Natale è, se non c'è almeno un capitolo dove si fanno acquisti a tema? Un grazie a Laurent che ha permesso ciò all'autrice!

Detto ciò, non perdo altro tempo e vi lascio i soliti discorsi di rito.

Grazie tantissimo per ogni stellina, lettura e commento che mi lasciate: mi scalda il cuore vedere che anche questa storia sta piacendo, soprattutto quando leggo i vostri commenti su Olivia e Benjamin!

Come sempre mi scuso per eventuali errori e vi do appuntamento a domani con un nuovo capitolo!


Una storia di NataleWhere stories live. Discover now