capitolo tredici

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OLIVIA

"Marc mi ha chiesto se preferiamo andare domani o sabato a pattinare" dichiarò Marie, entrando nell'appartamento e lasciando cadere lo zaino vicino all'entrata; Olivia la imitò, togliendosi poi il giaccone e buttandolo sul divano, avviandosi poi verso la cucina e aprendo il frigo.

"E tu da quando ti senti con Marc?" le domandò, tirando fuori uno yogurt e facendolo dondolare, osservando Marie guardarla e scuotere il capo all'offerta non detta che le aveva fatto: "E chi è Marc?" Olivia aprì la confezione, cercando poi un cucchiaio e non ricordando un Marc nella loro cerchia di amici.

Forse era un nuovo ragazzo con cui l'amica si sentiva? Però non le aveva mai detto niente e si era lasciata da poco...

"L'amico del tuo ragazzo" le rispose Marie, senza distogliere lo sguardo dallo schermo del cellulare.

"Io non ho..." sbottò Olivia, infilandosi un po' di yogurt in bocca: "Benjamin non è il mio ragazzo" decretò, dopo aver mangiato e fissando il sorriso sul volto dell'amica.

Certo, l'amico di Benjamin si chiamava Marc e le aveva invitate a pattinare.

"L'hai detto tu, non io" cantilenò Marie, ridacchiando mentre Olivia infilzò lo yogurt con il cucchiaio, affondandolo nella crema bianca.

Benjamin le piaceva, per quanto il loro primo incontro era stato molto discutibile, ma era certa che lui avesse una ragazza e, di certo, non sembrava interessato a lei.

Gentile e carino, fin troppo.

Interessato? Ne dubitava.

"Chi ha detto cosa?"

La voce di Laurent fece sospirare Olivia, voltandosi e vedendo la figura del fratello, vestito di tutto punto, sulla soglia della porta che divideva la zona giorno da quella notte.

"Il mio rappresentante delle forze dell'ordine preferito" esclamò Marie, appoggiandosi alla cucina e regalando un sorriso luminoso a Laurent.

"La mia rottura di scatole non preferita" decretò il fratello di Olivia, sorridendo a Marie e poi voltandosi verso Olivia, fissandola mentre lei continuava a mangiare il suo yougurt, finendolo in poche cucchiate:"Chi ha detto cosa?"

"Niente, stavamo parlando del nuovo ami di Olivia" disse Marie, agitando in aria una mano come se la questione fosse di poco conto.

"Ah, il tipo del cellulare" Laurent annuì, versandosi un bicchiere d'acqua e portandoselo alle labbra: "Com'è?" domandò da sopra il bordo del bicchiere, prima di bere con una mano posata sul fianco e fissandola, in attesa di una risposta.

"Carino, aspetto da bravo ragazzo" Marie elencò con le dita le caratteristiche che stava dicendo, sorridendo poi a Laurent: "Un bravo ragazzo, penso che l'adorerai."

Olivia cercò di rimanere impassibile, il volto che non doveva mostrare nessuna emozione: nel suo elenco, Marie si era dimenticata tantissime cose come le fossette che apparivano ogni volta che sorrideva, la risata leggermente roca di Benjamin, il nomignolo che le aveva affibbiato senza il suo volere...

"Fantastico!" esclamò Laurent, posando il bicchiere nel lavabo e indicando prima Olivia e poi la sua amica:"Io vado al lavoro: niente riti satanici, voodoo o qualsiasi altra cosa avete in mente."

"Siamo sotto Natale. A Natale siamo tutti più buoni" esclamò Marie, portandosi una mano al cuore e fissando Laurent come se l'avsse offesa: "Per chi ci hai preso?"

"Per due adolescenti che potrebbero fare di tutto" bofonchiò Laurent, portandosi entrambe le mani ai fianchi e scuotendo la testa: "Non invitate nessun raga..." suo fratello si fermò e Olivia ridacchiò, vedendolo scuotere il capo: "No, così vi do un'idea. Voglio ritrovare casa al mio ritorno."

Rimasero entrambe a fissarlo, mentre si infilava il giaccone blu elettrico e usciva dall'appartamento, chiudendo la porta con un ultimo ammonimento a entrambe: "Alle volte mi chiedo come ci considera tuo fratello" bofonchiò Marie, rimanendo nella sua posizione, completamente appoggiata al bancone della cucina e rivolta verso la porta d'ingresso.

"Meglio non saperlo" mormorò Olivia, avvicinandosi all'amica e spintonandola leggermente: "E Benjamin non è il mio ragazzo."

"Dillo quando non gli fai gli occhi dolci, gli sorridi come una scema e ti sistemi i capelli dietro l'orecchio: ti ho visto con questi occhi" le disse Marie, puntandosi l'indice e il medio verso gli occhi e poi indicando con le stesse dita Olivia.

"Io non..."

"Secondo me, dovresti provarci" la interruppe Marie, sorridendole e inclinando la testa, mentre un sorrisetto le fioriva sulla bocca: "Anche perché anche il caro Benjamin ti sorrideva come uno scemo, ti faceva gli occhi dolci e..." si fermò, ghignando piena di divertimento: "Beh, io l'ho detto!"


a/n: nota p er me: mai più decidere di scrivere una storia stile calendario dell'avvento, soprattutto dopo aver passato tutto novembre con il Nanowrimo. Inizia a essere stancante scrivere ogni giorno per due mesi di seguito...

Detto ciò, eccoci qua con un nuovo capitolo! Riusciranno Benjamin e Olivia ad aprire gli occhi prima di Natale? Chi lo sa. Beh, solo io perché ho già tutto il plot pronto!

Detto ciò, come sempre mi scuso tantissimo per eventuali errori lasciati qua e là.

Come sempre vi voglio ringraziare tantissimo per ogni lettura, stellina e commento che lasciate a questa storia e, infine, vi do appuntamento domani per un nuovo capitolo!

Una storia di NataleDär berättelser lever. Upptäck nu