capitolo quindici

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OLIVIA

Olivia sbadigliò, girandosi nel letto e allungando una mano verso il comodino, recuperando il cellulare e notando la quantità abnorme di notifiche che le erano arrivate.

Lasciò andare un sospiro, anche quel giorno era riuscita a vincerla su suo fratello ed era rimasta a casa, crogiolandosi nel letto.

Tolse velocemente le notifiche delle app e si concentrò sui messaggi, rispondendo velocemente a Marie e poi concentrandosi su Benjamin.

Sono a pezzi. Mi fa male ovunque!

Ecco cosa succede a non fare sport!

Io faccio sport: vado in palestra e faccio nuoto! Ma il pattinaggio è un'altra cosa!

Ci vediamo dopo scuola? Tu hai scuola oggi, giusto?

Non sono a scuola

Stai male?

No, è che non avevo voglia di lasciare il mio letto stamattina

Sei una brutta persona. Niente pan di zenzero per te!

Li hai rifatti?

Mia madre mi ha implorato e quindi...

Però non ne ho per chi salta la scuola.

Antipatico. E ladro

Ah, mi chiedevo quando avresti ripreso quel discorso

Mi stavo preoccupando! Sono giorni che non lo tiravi fuori.

Avevo pietà di te

Non ci credo

Domani che fai?

Vado a fare foto

Dove?

Ci troviamo al villaggio di Bercy? Così mi dai i miei pan di zenzero

Voglio una cioccolata calda come pagamento

Va bene. Scroccone

La lista dei miei pregi non fa altro che aumentare

Ladro, antipatico, scroccone...

E ho anche dei difetti, tu pensa!

Ma tu non sei a scuola?

No, la mia è chiusa il sabato! Però con Marc ci siamo trovati a studiare per un compito di lunedì. Sto aspettando finisca la sua sigaretta

Lui come sta?

Come un fiore! Mi fa una rabbia...

Sai che ci sono modi più semplici per dirlo? Tipo incazzare!

Ah, occhio o la polizia Girard ti verrà a prendere! Mia madre è contraria alle parolacce!

Ecco perché sei così educato!

Incredibile! Un complimento!

Non abituarti

Marc ha finito. Si torna a studiare

Che studiate?

Qualcosa di economia.

Qualcosa di economia?

Il mio è una specie di istituto a indirizzo commerciale

Una specie? Ma lo sai almeno dove vai a scuola?

Più o meno. Diciamo che non ho pensato tanto a cosa sceglievo, mi hanno conquistato con le loro gite scolastiche: l'anno scorso siamo andati in Italia e in Spagna!

Quando si dice progettare bene il proprio futuro...

Mi sembra di avertelo detto che non ho idee di cosa voglio fare.

Ci sentiamo dopo. Marc sta rompendo.

A dopo.


Olivia sospirò, scorrendo sullo schermo e ripercorrendo la chiacchierata via messaggi che aveva appena avuto con Benjamin: nessun accenno a quello che era successo - o meglio, che non era successo - il giorno precedente. Niente di niente.

Sembrava come se non fosse accaduto nulla e loro fossero esattamente come prima.

Eppure...

Eppure come sarebbe stato se Marc non li avesse interrotti, se loro si fossero veramente baciati? Come sarebbe stata la loro conversazione in quel caso...

Sbuffò, scalciando le coperte e buttandole in fondo al letto, rabbrividendo e alzandosi velocemente: chissà come si sarebbe sentita quel giorno, se Benjamin l'avesse baciata quello prima...


a/n: questo capitolo è un po' un esperimento, non ho mai scritto solamente una  conversazione via messaggi e ho voluto provare. Devo dire che è stato interessante, più che altro trattenermi dall'aggiungere altro, dal mettere qualcosa in più.

Eccoci qua con un nuovo capitolo e siamo a -9 dalla fine. Ormai è un countdown.

Come sempre vi ringrazio tantissimo per tutto il supporto che mi date, vi chiedo scusa per gli eventuali errori lasciati qua e là e, infine, vi do appuntamento a domani con un nuovo capitolo!

Una storia di NataleWhere stories live. Discover now