14. Occhi

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Dart
Quando arriviamo alla torre vedo che una piccola folla si è già raccolta attorno alla base.
<Permesso, fatemi passare, sono un infermiere> urlo facendomi strada, Nepto subito dietro di me.
La scala per fortuna è vuota e riusciamo a salire velocemente.

In cima alla torre troviamo il sindaco, una guardia e un altro uomo.
<L’ho visto, l’ho visto> piagnucola l’uomo tenendosi la testa tra le mani.
<Dimmi com’era, Sye! Dimmi cos’era!> gli ordina la guardia scuotendolo.
<Lasciatemi passare> dico dividendoli <sei ferito? > chiedo rivolto alla sentinella. Lui mi guarda con un’espressione vuota prima di scuotere violentemente la testa < No, era… là. Non mi ha toccato> dice indicando verso la foresta.
<Cosa ha fatto?> chiede Nepto scrutando il punto indicato con il cannocchiale della torre.
<Mi ha guardato, era lì, e mi guardava. Voleva mangiarmi. Non voglio morire>
<Stia tranquillo, non morirà. La proteggeremo noi> dico, tentando di calmarlo.
La sentinella mi guarda con espressione infuriata <Quello era un Padfoot , l’ha detto il sindaco. Adesso che l’ho visto io sono morto. MORTO! Voi due non potete proteggermi, inutili cacciatori senza magia!>
<Non siamo ancora sicuri che sia un Padfoot > confesso
<Non provare a mentirmi ragazzino. Quel mostro mi ha fissato nell’anima. Non riuscivo a vedere altro che i suoi occhi. Voleva mangiarmi, riuscivo a sentirlo come se me lo stesse urlando>
<Non è il momento di impazzire> interviene Nepto smettendo di guardare il bosco < Al posto delle tue emozioni dicci cosa hai visto>
<Non fare l’arrogante, cacciatore da quattro soldi> gli urla la sentinella, rossa di rabbia.
<Non ho bisogno di fare l’arrogante, se è davvero un Padfoot mi basterà usarti come esca, ma se non lo fosse e te avessi solo visto un animale normale allora ti risparmieresti una notte legato sopra una trappola in mezzo al bosco> gli risponde Nepto, gli occhi gelidi come il ghiaccio.
<Adesso basta, non ti permetto di minacciare i miei cittadini> interviene il sindaco
<Se preferisce posso legarlo davanti al municipio, a me non cambia nulla> suggerisce il mio Reagente con una voce fredda e annoiata
Il sindaco gli sputa tra i piedi prima di ringhiare <ho fatto male a chiamare i maghi>
<Dillo alle 12 persone che sono morte per il tuo orgoglio> gli risponde Nepto, sarcastico
Il sindaco impallidisce prima di diventare rosso per la rabbia <Come osi? Tu non sai nulla di cosa ho fatto. NULLA!>
A quelle parole gli occhi di Nepto si infiammano mentre la sua voce diventa più melliflua e velenosa <So che ha scelto il suo orgoglio alla logica, e che ha continuato nonostante tutto. Ogni volta che qualcuno spariva lei ha continuato con questa folle scelta. E sono pronto a scommettere che se fosse per lei sarebbe ancora così. Probabilmente l’hanno messa davanti ai fatti e l’hanno obbligata a mandare una richiesta d’aiuto. Sbaglio forse?>
Stavolta il sindaco diventa bianco come un lenzuolo <Tu come lo sai? Come hai fatto a scoprirlo?>
<Ho solo capito che genere di persona è. Che razza di folle è> gli risponde alzando le spalle.
<Basta> urlo, zittendoli entrambi <Mettersi a litigare non serve a nulla. Noi siamo qui per cacciare il mostro nella foresta e per proteggere le persone di questa città. Ed è quello che farò. Con o senza di voi>
Sia Nepto che il sindaco mi guardano stupiti. Il primo a riprendersi è il sindaco <Se vuoi davvero proteggere la città non sarò io ad impedirtelo. Ma se farai anche una sola persona sarà ferita a causa tua, sappi che pagherai per ogni goccia di sangue.>
A queste parole Nepto, sempre con gli occhi che brillavano come fiamme, si mette a ridere <Da quale pulpito osa lanciare queste minacce.> dice piegandosi per le risate <AHAHAH, era da tanto che non ridevo così tanto. Quali assurde e splendide follie! Ho fatto bene a lasciare la biblioteca dell’Occhio> Splendide… follie? Di cosa sta parlando? Ora non c’è tempo per indagare però. Mi giro verso la sentinella, ancora in stato di shock e mi inginocchio accanto a lei <Faccia un bel respiro, inspiri fino a riempire i polmoni e poi espirai. Così, bravo. Senza fretta. Inspiri ed espiri. Adesso, per favore, ci dica tutto quello che hai visto. Ogni singolo dettaglio che si ricorda, va bene tutto>
<Ehm...> dice riprendendosi un po <stavo… stavo controllando il confine tra la radura e il bosco quando ho notato un arbusto che si muoveva>
<Di che dimensioni era l’arbusto?> chiede Nepto
<Era… normale. Alto tipo un metro o poco più>
<E poi cos’è successo?> lo incalzo io
<Poi l’arbusto si è aperto e due occhi gialli sono comparsi. Non hanno osservato i dintorni, quando sono comparsi erano già fissi su di me. Come se quella creatura sapesse esattamente dove guardare>
Nepto si alza, gli occhi tornati acquosi <Ne sei assolutamente sicuro?> chiede
<Sì, completamente> risponde la sentinella < non credo che dimenticherò mai quegli occhi affamati>
<Poi cos’è successo?> continua Nepto.
<Poi… si è guardato attorno, mi ha guardato un ultima volta ed è sparito. Solo quando è sparito sono riuscito di nuovo a muovermi e ho potuto dare l’allarme>
Che la creatura possa paralizzare con lo sguardo? Non mi sembra che ne esitano tante, potrebbe aiutarci a capire cos’è.

Occhi notturniWhere stories live. Discover now