4 - Numb

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TW e CW: utilizzo di droghe, linguaggio esplicito, scene mature


[Il medico] non può egli stesso guarire la propria ferita

-Il cavaliere dalla pelle di Leopardo

Linkin Park - Numb

Io e Nour ci ritroviamo nella caffetteria del campus, che a mio avviso fa il migliore milkshake di tutta Boston.

Ordino il mio solito. «Per me un Chocolate chips al caramello grazie» chiedo alla ragazza che sta dietro al bancone.

«Per me uno alla fragola, con sciroppo al lampone e panna» chiede invece Nour.

Attendiamo che la ragazza li prepari e ci andiamo a sedere ad un tavolino interno.

«Allora» rompe il silenzio «Com'è possibile che il professor Moore si comporti in quel modo con te?» con gli occhi guarda altrove, e con le sue labbra sugge il liquido dalla cannuccia. So bene cosa vuole chiedermi.

«No, Nour» riduco gli occhi a due fessure, un po' delusa della sua silenziosa allusione «Non ci sono andata a letto» specifico.

«Okay» annuisce piano piano, mentre manda giù qualche altro piccolo sorso di milkshake.

«Credimi, sai che è una mia regola» insisto «Non comprometterei la mia carriera solo per una scopata» specifico.

Arriccia il naso disgustata sentendo la mia parola.

«In più nessuna delle due era a conoscenza del fatto che quello fosse il nostro professore» le ricordo, girando il liquido con la cannuccia che tengo tra l'indice e il pollice.

«Come facevi a non saperlo? Insomma sei amica di Xander» insiste.

«Siamo amici, sì, ma non sono mai andata a casa sua, e di certo quando usciamo non parliamo del nostro albero genealogico» ridacchio, portando le mie labbra alla cannuccia.

«Come puoi definirlo allora un'amico?» continua.

«Hey, Sherlock, le indagini terminano qui, a cuccia» borbotto giocosa con un indice rivolto verso di lei.

Nour ridacchia, e continua a bere il suo liquido roseo.

«Pensi davvero che io possa piacergli?» mi chiede, guardandomi da sotto le sue folte ciglia, con una voce bassissima, quasi impercettibile.

«Se Xander ti ha guardata, gli piaci davvero. Differentemente da quanto si possa pensare non va a letto con tutte. O meglio...» mi affretto a correggermi «Non con la prima che capita, ma le tacche sono così tante che potrebbero riempire una parete» ghigno.

«Oh...» si limita a commentare. Ma c'è delusione nei suoi occhi. Lo percepisco.

«Senti Nour. Sicuramente non voglio venire a dirti come devi vivere la tua vita. Non l'ho mai fatto e mai lo farò» sospiro, protendendo il braccio sul tavolo per stringerle la mano «Ma io penso davvero che la fede vada vista in un certo modo. Non devi interpretarla in maniera così rigida» sorrido «So che sei una ragazza molto timida, lo sei sempre stata» espiro rumorosamente con il naso, cercando di trovare le parole giuste «Ma lascia che la fede ti guidi nel goderti la vita. Non lasciare che ti privi di determinati momenti chiave della tua vita, perché non torneranno più» spiego «E se vedo delusione nei tuoi occhi quando ti racconto di lui, è perché una piccola parte di te vorrebbe ribellarsi, e non vorrei che te ne pentissi un giorno, non molto lontano» concludo, accarezzandole con il polpastrello del pollice, il dorso della mano.

THE ANGELS - un amore proibitoWhere stories live. Discover now