18 - Please

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TW & CW: linguaggio esplicito, scene esplicite, linguaggio volgare, argomenti espliciti, scene erotiche esplicite, descrizioni dettagliate


Se te lo porge la persona giusta, c'è più erotismo in un cucchiaio di marmellata che in una giarrettiera.

- MHeathcliff

Please - Omido, Ex Habit

Khai

Se ci fossero delle parole per descrivere l'espressione di sorpresa di una persona, non sarebbero sufficienti a rendere l'idea di ciò che vedo sul volto di Cameron.

Si sta sforzando in tutti i modi di non aprire la bocca a formare una 'o', lo vedo dai muscoli tesi del suo volto  - 'E quanto mi piacrebbe infilarmici dentro' - anche se i suoi occhi la tradiscono. Sono sgranati, ma posso vedere quel lampo di curiosità e di emozione che li illumina.

«Dove siamo?» mi chiede, dopo aver deglutito un paio di volte in evidente disagio.

«Al Surgery» mormoro.

Di fronte a noi ci sono vari divanetti di pelle nera, e il soffitto è cosparso di luci a led puntiformi disposte a riprodurre le costellazioni.

Qui le persone si conoscono, parlano, e si esplorano. Ci sono anche varie postazioni bar, con barman e bar girls, coperti solo da intricati elementi d'abbigliamento di cuoio BDSM.

Indossano tutti una spilla argentata con la 'S' del Surgery per non confondersi con gli altri, mentre coloro che sono iscritti indossano un braccialetto elettronico, per tutta la durata della serata.

Cameron è così presa dalla sua curiosità che si addentra senza neanche rendersene conto. Sta camminando in mezzo agli altri con il desiderio di scoprire, di giocare, di conoscere.

Tutti la osservano come una preda e mi piace sapere che nessuno può toccarla, perché lei è mia, solo e soltanto mia. Specialmente quel culo sodo e tondo che ondeggia di fronte a me, sparendo lentamente tra le luci rosse e blu del locale.

Le sto dietro come uno dei migliori predatori, crogiolandomi nella consapevolezza dell'effetto che le fa sapere che la sto guardando, che sono proprio dietro di lei, e che da un momento all'altro potrebbe ritrovarsi china sulle mie gambe mentre le assesto due schiaffi sul culo per aver disobbedito alla regola fondamentale detta poco fa.

Ma non potrà andare molto lontano, presto si troverà all'ingresso del labirinto di stanze e avrà bisogno di me, a meno che non voglia ritrovare Aiden con Becka rinchiusi nella stanza Medusa, a fare chissà che cosa.

Come previsto si ferma di fronte alla porta di legno massiccio sopra alla quale c'è un'iscrizione che recita "Lasciate ogne speranza, voi ch'intrate".

Osservo Cameron con il battito accelerato, la gola secca e gli occhi fissi sull'iscrizione.

«Questo posto è...» non trova le parole.

Mi mordo una guancia per non ridere anche se è inevitabile il ghigno compiaciuto che mi si dipinge in volto.

«Questo è un dungeon, che accoglie le perversioni di tutti rendendole sicure» le spiego avvicinandomi a lei.

Si irrigidisce «Perché mi hai portato qui?»

«Perché sono convinto che questo sia il tuo posto proprio come lo è per me» faccio spallucce.

«Come puoi pensarlo?» chiede con cipiglio.

«Perché nei tuoi occhi non c'è disgusto, ma c'è curiosità. Questo posto non ti ha spaventata, questo posto ti eccita. E sono sicuro che se mettessi una mano tra le tue cosce ne troverei la conferma» mordo il labbro inferiore.

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