10 - Mad Hatter

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TW e CW: linguaggio esplicito, scene esplicite

Non si è mai troppo vecchi finché si desidera sedurre e, soprattutto, finché si desidera essere sedotti.

- Charles Pierre Baudelaire

Mad Hatter - Melanie Martinez

Khai

«Dove stiamo andando?» chiede, ormai immersa nel buio. Dietro di lei continuo a seguirla, e non riesco a distogliere lo sguardo dal suo culo sinuoso, reagendo a quella vista, anche al buio. Non mi era mai capitato.

«Khai devi rispondermi!» è la sua paura che parla, lo sento. 'Mhh, vuole uccidermi'. Sono stato un pazzo a portarla qui sotto. Non avrei dovuto. Ma da quando c'è lei non riesco a farne a meno. Non dovrei, ma cazzo non riesco.

«Non so dove andare» lamenta, con la voce che rimbomba e il freddo che si inizia a far sentire.
All'improvviso le afferro i fianchi, le mie mani che le avvolgono completamente la pelle, e le dita che affondano lentamente nella carne.

Sussulta dallo spavento. 'Dio se è sexy'. Mi avvicino, con il volto quasi attaccato al suo orecchio e sussurro «Vai a destra» con voce roca.

«Al buio?» chiede titubante.

«Mh-mh» annuisco «che c'è hai paura?» chiedo ancora aggrappato ai suoi fianchi. La sua pelle è così liscia, così invitante, che non riesco a staccarmi, anche se dovrei per sistemarmi la patta dei pantaloni, dal momento che sto soffrendo per come stringe il jeans sulla pelle ormai gonfia.

«Ti piacerebbe!» esclama, mentre si libera dalla mia presa e inizia a camminare alla cieca. Presto si accorgerà che i suoi occhi ormai si sono abituati al buio, e la caccia avrà inizio.
'Ma non mi sfuggi, honey, il tuo profumo lascia una scia inconfondibile'.

Cammino lungo il corridoio di pietra, con il solito odore sempre più stantio, man mano che ci si addentra nelle profondità, come l'odore che si sente in cantine vecchie secoli.

Si volta alle sue spalle solo per vedere dove sono, io cammino lento, come un predatore, verso di lei. Questa cosa devo ammettere mi sta eccitando più del dovuto.

'Cos'è che dovevamo fare oggi? Nemmeno me lo ricordo più, la caccia è decisamente più interessante'.

Affretta il passo per allontanarsi da me, e quando volta lo sguardo alle sue spalle, di nuovo, rimane sconvolta, e si ferma. Il suo respiro affannato, il petto che si alza e si abbassa in maniera irregolare. 'Quelle tette! Oh Mio Dio!'.

Volta la testa in più direzioni ma non mi trova. Ho preso il corridoio parallelo, composto da una pietra con numerose finestrelle che consentono di guardare nei rispettivi corridoi.

«Khai?» mi chiama. La preoccupazione tinge la sue voce in modo inconfondibile. «Khai?» chiama ancora. 'Honey se continui a chiamarmi così faremo ben altro'.

Salto fuori dal corridoio parallelo, cercando di essere silenzioso come una pantera. Si gira di scatto. Ancora non mi vede ma sono qui, sono proprio dietro di lei.

«Qui» quasi ruggisco. Sono proprio lì alle sue spalle.

Anziché scappare dalla paura indietreggia lentamente. Passo dopo passo. 'Allora sei una temeraria' sorrido 'Forse è adatta per il Surgery, forse mi sbagliavo'.
Quando si scontra con la mia schiena sussulta. Il silenzio è così vuoto che posso sentirla abbozzare un sorriso.

THE ANGELS - un amore proibitoWhere stories live. Discover now