Tutto porta a te

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Attendere Finn con Jamie Callighan in casa mi rese irrequieta.
Una fragranza sconosciuta si era insinuata nell'ambiente al suo sfuggente arrivo.
Avevo percepito una nota astiosa nella voce quando si era rivolto a me. Non che desiderassi un benvenuto caloroso, in realtà non sapevo neppure vivesse lì. Ma meno aspettato di tutto il resto era stato constatare il modo pretenzioso con cui era cresciuto.
Mi ero immaginata un semplice ragazzo con le spalle esili e l'espressione docile.

Non avevo previsto un corpo che pareva essersi modellato perfettamente alla natura del posto. Niente di meno semplice avrebbe potuto mostrarsi ai miei occhi.
Una certa inquietudine mi aveva attraversato osservando i tratti del viso, assomigliavano ai pendii delle montagne di Jackson Hole, a momenti morbidi e in altri impervi trasmettevano un innato fascino. E la pelle incredibilmente bianca, quasi vitrea allo sguardo, ricordava la superficie diamantata di un lago ghiacciato.

Un sentimento contorto mi si era annidato nella pancia quando gli occhi, freddi e attenti, mi avevano puntata senza alcuna esitazione.
Avevo ricordi vaporosi di Jamie.
Un paio di ginocchia impolverate per le milioni di corse che gli avevo visto fare lungo le rive dello Snake.
Le sopracciglia allungate che facevano risaltare l'azzurro cristallino delle iridi.
Le scapole ossute che si intravedevano tra gli schizzi d'acqua quando si tuffava nel lago nei pomeriggi più caldi.
Più di tutto mi erano rimasti addosso i frammenti scomposti dei suoi silenzi, oltre ai sorrisi sommessi, l'inclinazione sempre in ombra del volto e la sua tendenza a osservarmi a distanza.

«Troveremo un metro di neve fuori dalla porta se continuerà a nevicare in questo modo.» Finn entrò trafelato.
Non feci in tempo a rispondere che Jamie scese le scale con un andatura lenta e sicura.
«Oh sei qui!» Finn strofinò le mani in cerca di tepore. «Non credo ci sia bisogno di presentazioni, voi due vi conoscete già.» Ci osservò compiaciuto. Sembrava felice di averci lì entrambi.
Jamie si fermò sull'ultimo scalino.
I capelli scuri gli sfioravano le guance come sottili fili d'oro nero e le labbra piene di un rosso scarlatto si tesero appena quando inclinò il capo di lato per guardarmi.

Fissò il largo maglione rosso che avevo indosso, poi il ciuffo di capelli ramati che mi ricadeva di lato sulle spalle. C'era un che di selvaggio in lui, ostentava un distacco programmato che gli permetteva di catalogarmi come un'intrusa.
Il sospetto non avesse accettato di buon grado il mio arrivo tanto da desiderare di defilarsi si concretizzò quando qualcuno bussò.
«Siamo in ritardo!» Sentii dire d'improvviso. Una nuova folata gelida mi investì appena la porta si aprì.
«E' ora di cena...» Finn guardò Jamie contrariato. «E temo non smetterà di nevicare presto.» Si sporse appena per guardare oltre i vetri della finestra.
«Lo riporto a casa sano e salvo, Finn» disse il ragazzo sulla soglia.

Un cappello di lana gli copriva la fronte spaziosa e le mani erano fasciate da guanti impolverati di neve.
«Ehi!» disse. Poi fece un passo avanti. "Tu devi essere Bride. Io sono Mike, ci incontreremo spesso ora che verrai alla High School."
Aveva la pelle lievemente ambrata e due occhi nocciola che spiccavano sul volto infreddolito.
Allungai la mano per stringere la sua.
Non avevo ancora meditato sul mio trasferimento. Dover conoscere nuove persone in un ambiente totalmente nuovo mi rendeva nervosa.
Avevo trascorso gli ultimi mesi a casa di Zia Mel e a Kinsale frequentavo una piccola scuola, niente in confronto a una cittadina come Jackson Hole.
«Allora cerca di fare in modo si trovi a suo agio, Mike» lo esortò Finn. «E anche tu...» aggiunse, voltandosi verso Jamie. «Non tornare tardi, accompagnerai Bride al suo primo giorno di lezioni domani mattina. Dovrò uscire presto per delle commissioni.»
«Certo Finn» Jamie scese l'ultimo scalino con un'affabile espressione sul volto.
«Non è necessario, posso raggiungere la scuola a piedi.» Mi intromisi. Ma lui indossò il giaccone, calò il cappuccio sulla fronte e i suoi occhi mi trafissero come lame di ghiaccio quando mi rivolse un'ultimo lapidario sguardo chiudendosi la porta alle spalle.

The Untouchable LoveWhere stories live. Discover now