CAPITOLO 16

14 2 0
                                    

I raggi del sole quel giorno erano terribilmente caldi, arrostivano la pelle penetrando sino nell'anima; i vestiti di Hinata erano fradici di sudore mentre correva nel prato assolato insieme a Kageyama, rischiando un'insolazione. Ad un certo punto fu però costretto ad arrestare la sua corsa, perché venne assalito da una raffica di starnuti. Si portò un braccio davanti alla faccia per evitare di spargere ovunque i suoi germi, ma nonostante questo gesto una sottile striscia di mucosa colò giù dal suo naso.

"Che schifo" commentò il suo compagno, mentre si tamponava la fronte sudaticcia con un fazzoletto.

"Invece di fare lo schizzinoso dammi un fazzoletto per pulirmi no?"

Un ghigno che non prometteva nulla di positivo si allargò sul volto di Kageyama, il quale infilò una mano in tasca per prendere il pacchetto di fazzoletti, ma invece di porgerlo all'altro allungò il braccio verso l'alto mettendolo fuori dalla sua portata.

"Prendilo se ci riesci tappetto."

Hinata incassò la provocazione e non riuscì a trattenersi, così iniziò a saltare per cercare di raggiungere l'oggetto, inseguendo Kageyama quando riprese a correre, il tutto accompagnato da imprecazioni, insulti e moccico al naso.
Alla fine dovettero fermare il loro inseguimento, poiché si ritrovarono in mezzo a dei bassi edifici in pietra abbastanza trasandati, però l'alzatore della Karasuno non accennava a voler abbassare il braccio, per tanto Hinata senza pensarci lo caricò e andarono a schiantarsi contro una porta, che a causa del colpo si spalancò e così i due ruzzolarono giù per una scalinata, ma fortunatamente non si fecero troppo male.
Una volta che si furono rimessi in piedi si guardarono intorno; l'ambiente era buio e freddo, colmo di botti di vino e cianfrusaglie, grosse ragnatele pendevano dal soffitto dando un ulteriore senso di trascuratezza a quel luogo polveroso. Si trovavano decisamente in una cantina.
L'avevano trovata, dunque ora avrebbero dovuto avvisare gli altri, per cui si spolverarono i vestiti e poi fecero a gara a chi sarebbe arrivato prima ai dormitori per dare la notizia.

Kenma sobbalzò quando sentì i due irrompere nella sala comune come cavalli imbizzarriti e urlanti.

"ABBIAMO TROVATO LA CANTINA" tuonarono all'unisono.

Lo dissero talmente forte che in men che non si dica tutti i ragazzi si riversarono lì, puntando su di loro occhi avidi di sapere. Oikawa fu il primo a parlare:

"Dunque? Diteci dov'è."

"Dove le case in pietra vecchie" risposero.

"Direi che è il caso di elaborare un piano e riprenderci ciò che ci appartiene" asserì Daichi.

Programmarono una spedizione in cantina per quella sera, si procurarono zainetti con all'interno boccette di spray al peperoncino e torce frontali per ogni evenienza, d'altronde la soluzione a cui erano arrivati avrebbe potuto essere una trappola.
Si sarebbero trovati alle nove in giardino e poi si sarebbero diretti verso la cantina per rivendicare i propri averi, anche se l'ansia di imbattersi nel ladro era non poca.

"Kuro hai per caso un frontalino in più da prestarmi?" chiese Kenma infiltrandosi nella camera del suo ragazzo.

"No, però i miei compagni di stanza sono andati a prenderne altri, se ti serve dopo te lo faranno avere" lo informò mentre finiva di riempire lo zaino con il necessario "tu invece hai già finito di preparare il tuo kit per la missione?"

"Si è offerto Suga di prepararmelo e chi sono io per rifiutare tale gentilezza?" ironizzò sfarfallando le ciglia e avvicinandosi all'altro con passo felpato, quasi sembrasse un gatto che faceva le fusa.

"Dunque sei venuto ad importunarmi?" lo stuzzicò lasciandosi cadere seduto sul letto, con i palmi delle mani che affondavano nel materasso dietro la sua schiena, per spostare il peso su di essi, in modo da poter rivolgere uno sguardo affilato a Kenma da un'angolazione migliore.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 20 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

chimica del misteroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora