Capitolo 2

1.1K 169 147
                                    

Vita.

Una parola che racchiude in sé mille emozioni.

La vita, però, non è sempre rose e fiori. No, ci sono anche i cosiddetti 'momenti bui'.

I 'momenti bui', sono quei tempi, dove tutto va storto, quando si è infelice, triste, giù di morale, e tutto intorno è grigio.

Flashback

Uno, due, tre squilli richiamarono l'attenzione della persona che era ancora intenta a dormire.

Il telefono continuò a squillare, così decise di rispondere. Afferrò il telefono e con voce ancora assonnata rispose.

"Pronto?"

"Pronto, Lei è la signorina Wright Serena?"

", sono io, con chi parlo scusi?"

"Io sono il commissario Wilson Aaron."

"In cosa posso esserle utile commissario?"

"Ecco, volevo chiederle se conosceva Davis Jack?"

"Si, è il mio fidanzato..."

Dall'altro capo del telefono, il commissario emise un sospiro.

"Il suo fidanzato è stato trovato morto nel parco abbandonato a tre isolati da casa sua." fermò. Aveva sempre odiato dare la notizia di una perdita alle persone più care della vittima.

"Come ben saprà il suo ragazzo non era in contatto con nessun famigliare. Che Lei sappia ha qualche parente nei dintorni?"

La reazione di quest'ultima era prevedibile: lasciò cadere il cellulare, mentre alcune lacrime le percorrevano il viso. Dopo aver assimilato tutto ciò che le era stato detto, riprese in mano il cellulare.

"Che io sappia non ha mai conosciuto nessun suo famigliare. Ma-ma cosa è successo? Mormorò piangendo.

Il commissario Wilson, dall'altra parte del telefono, sospirò.

"Non credo sia una questione di cui si possa parlare per telefono, la prego di raggiungermi in commissariato per alcuni accertamenti. La aspetto tra qualche ora qui... ah, non prenda impegni signorina, perché essendo l'unica persona rintracciabile della 'famiglia' di Davis Jack vorrei farle alcune domande. Arrivederci."

"Arrivederci commissario."

Le lacrime erano fiumi in piena, non volevano fermarsi, tutto il mondo le era crollato addosso in solo momento.

Fine Flashback

Il sole era alto in cielo, Serena si guardò intorno cercando di imprimere il tutto ancora una volta in testa.
Diede un ultimo sguardo complessivo alla sua dimora di Los Angeles.

"Ser! Sbrigati o perderemo il volo!"

Serena si risvegliò dal suo stato di trance e si sbrigò a uscire - per sempre - dalla sua casa. Entrò nel taxi dove la aspettava l'amica.

Il viaggio fu silenzioso, troppo silenzioso. Si sentiva solo il rumore del veicolo.

Arrivarono all'aeroporto fecero il check e si misero comodi sull'aereo. Serena tremava. Non era pronta e forse mai lo sarebbe stata.
***

The Return Of NightmareWhere stories live. Discover now