Capitolo 18

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Aveva le mani ghiacciate dal freddo. L'autunno si stava facendo sentire.

Serena si stava riscaldando le proprie mani sfregandole tra di loro.
Il tempo era cambiato radicalmente: dell'ondata di caldo non se ne sentiva più parlare neanche per sbaglio. Come se avessero dimenticato quella stagione, buttandola nel dimenticatoio, e forse era meglio così, quel stagione, per Serena era diventato il suo più grande tormento.
Il vento era freddo, sferzava la pelle, faceva venire i brividi alla gente come fosse qualcosa di spaventoso, terribile, eppure era solo vento. Un vento strano certo, ma pur sempre vento.
I cappottini leggeri avevano lasciato il posto ai piumini colorati. Sembrava di essere in inverno.

I raggi del sole facevano fatica a illuminare le strade: le nuvole erano dense, non si dissolvevano.
La gente però, pareva non farci caso a quel cambiamento climatico, troppo indaffarati a svolgere compiti giornalieri. Troppo indaffarati per volgere lo sguardo al cielo e a tutto ciò che li circonda, persone che perdevano movimenti così naturali che avevano un certo fascino nella loro semplicità.
Il tramonto sul mare, la rugiada del mattino, un paesaggio nel verde erano tutte cose che erano date per scontate.
Serena però le amava. Era una delle tante. Una delle tante che in fin dei conti erano poche a confronto i sette miliardi e mezzo della popolazione umana.
Poche ragazze infatti, dava importanza a ciò; la maggior parte delle ragazze, invece, adesso pensavano alla manicure, ai vestiti firmati accompagnati dalle scarpe anch'esse firmate. Tutte cose alla moda.
I ragazzi non erano da meno, il loro pensiero fisso erano i muscoli, le ragazze e il calcio.
Tutte cose futili.
Futili perché tutti davano tutto per scontato.

Quel giorno Serena era uscita prima ed era tornata a casa senza perdere tempo.
Il libro che avevano trovato il giorno prima, nella casa della Brown, si trovava nella sua camera.
La sera prima lo aveva iniziato a leggere e non aveva notato niente di strano.
Frasi sottolineate con una matita, scritte e appunti. Una cosa che però la sera precedente che non aveva notato, però, era quello di alcuni fogli gialli simili nella grandezza a post-it, con l'unica differenza di avere due buchi nella parte laterale.

Davano una forma molto particolare a quel libro, che per altro era molto antico. Sulle prime pagine giaceva un fiore morto forse usato, in precedenza, come un segnalibro. Il fiore era una semplice margherita, con i petali bianchi.
Serena, si accorse poi, che accanto al 'segnalibro', sulla pagina c'era uno schema di colori e accanto a ognuno era scritta una piccola didascalia.
Il titolo di quello schema era 'Il significato dei colori'.

"Serena! Dove sei?" A riscuoterla dai suoi pensieri e dalle parole di quello schema furono altre parole. Quelle di Rosaline.

"Sono qui!" Urlò per farsi sentire. Intanto riportò la sua attenzione sul libro.
La trama era abbastanza intrigante; parlava di una ragazza che trovata una lettera, iniziò a fare indagini, dopo che il padre gli raccontò frammenti del proprio passato. Persone scomparse misteriosamente, ma nessuno sapeva come. Le indagini andarono avanti e la protagonista sospettò, alla fine, che sotto tutto questo c'è Dracula.

"Oh, ecco dov'eri! Che fai di bello?" Rosaline si affacciò sullo stipite. Dietro di lei c'era il rosso.

"Oh, eh?" Chiese Serena non avendo capito la domanda.

"Ho detto che fai qui, tutta sola soletta?" Ripete l'amica.

"Ah, niente stavo cercando di capire quale segreto possa contenere questo libro. Luke, tua cugina amava la psicologia dei colori?" Chiese la ragazza abbastanza curiosa.

Luke si raddrizzò in un millisecondo mentre migliaia di brividi percorsero il suo povero corpo.
La cugina aveva sempre amato quell'argomento, diceva sempre 'ognuno di noi può essere collegato ad un colore, a secondo del suo carattere.'
Ricordava bene quelle parole, negli ultimi tempi gliele ripeteva spesso, come se avesse saputo quello che Luke faceva.

"Sì, era quasi un'ossessione. Amava parlare dei colori, diceva che ognuno aveva un colore a secondo il proprio carattere. La rendeva felice, aveva in debole anche per l'arte astratta." Lo disse con malinconia: ricordava bene quei momenti passato con la cugina.

Serena ascoltava assorta così come Rosaline.

Subito quel maledetto silenzio si abbattè sui tre, come il mare in tempesta batteva sugli scogli.

Uno squillo proruppe nella stanza cancellando di nuovo quel silenzio. Serena lo ringraziò e lo maledì nello stesso mentre. Un messaggio sconosciuto.

Da sconosciuto:

Godetevi la pacchia miei cari, perché sta per finire.

D.

Serena rimase interdetta: a differenza degli altri messaggi, questo era firmato da un certo D.
Serena era diventata visibilmente più pallida. Guardò negli occhi i suoi due amici, poi si alzò forse per paura e adrenalina. Un miscuglio assai strano, ma dava una carica in più alla mora: i brividi, le lacrime, tutto la faceva andare avanti in qualche modo. Perché non è detto che si può andare avanti solo con le cose felici, e Serena l'aveva visto.

Aveva fatto della sua tristezza la sua arma migliore.

Di slancio abbracciò i due ragazzi. Questa era la seconda volta, in un mese, che accadeva, un evento unico.
Però questa volta Serena non se ne meravigliò. Era stato naturale.
Forse anche i più forti, qualche volta, avevano bisogno di un abbraccio.

Serena ormai ne era sicura. Ed era sicura che le cose, anche se succedono più di una volta saranno sempre diverse tra loro.

Con questa certezza, Serena si convive che, questa volta avrebbe vinto lei e chi aveva ucciso Jack e Kate sarebbe finito dietro le sbarre. Per sempre.

Spazio Autrice.

QUESTI CAPITOLI SONO INSODDISFACENTI, VERO? VERO?!

Non so però a me non piacciono, forse perché non c'è azione, ma sono ben sicura che riuscirò, dal prossimo capitolo a farli più misteriosi. Se così non sarà, non so forse mi impegnerò di più, ma non sospenderò la storia anche perché mi sta a cuore: è la mia prima storia. Mi sento male solo al pensiero.

Passiamo alle cose importanti! Allors D. Si è fatto sentire finalmente! Mi era mancato anche a me.
Scusate il ritardo di alcune ore, ma oggi sono stata inpegnatissima: la scuola mi uccide soprattutto se poi oggi dovevo fare i compiti anche di venerdì ( che poi non ho neanche finito) ma dettagli !

Ah ecco! Sopra nell'immagine di sopra abbiamo Lo schema dei colori, si sono fissata con stesso cose: le amo *-*.

Bene ragazze/ i come va a voi? Tutto okay? Spero di sì. Oggi ho preso uno spavento quindi mi auguro che almeno per voi sia stato migliore del mio. Lu, tu sai a cosa mi riferisco _-_.

Grazie ancora di tutto, non so se avete notato sulla mia bacheca qualche sera fa ma siamo al 26ESIMO POSTO NELLA CATEGORIA MISTERO/THRILLER !!!!
Si vi amo davvero, ancora non ci credo! Grazie davvero! Abbiamo raggiunto il TRAGUARDO INSIEME, MANO NELLA MANO❤

Aww*_* solo a pensarci piango di felicità ❤ Grazie di tutto!
Mi scuso per gli errori e come sempre lasciate la stellina se il capitolo vi è piaciuto e COMMENTATE.

A PRESTO
-lucy387❤

The Return Of NightmareWhere stories live. Discover now