Capitolo 12

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"Odio scrivervi così, con tutte queste lettere presi da diversi giornali ma non sono qui per lamentarmi di ciò anche se come avrete capito mi piacciono di più i messaggi anonimi, ma alla fine a ciò ci si abitua.
Bene fatta questa premessa, vi avverto: siete molto precise, ma una cosa vi è sfuggita, non sarò io a dirvelo ma state attente. Ora vi chiederete il perché di questa lettera / indizio. Vi dirò solo che questo è un gioco, un gioco pericoloso; non né uscirete intatti io vi avverto, state attenti."

"Ciao." Appena Ros e Ser finirono di leggere la lettera Luke fece il suo ingresso salutandole. Quando vide quella lettera nelle mani della mora, gliela strappò letteralmente dalle mani e lesse velocemente.

"Che indizio? Non può scrivere la lettera solo per avvertenze." Sbottò il rosso.

"Non lo so neanche io, questa lettera non ha senso, mi ha fatto salire solo l'ansia." Rispose la mora mettendosi le mani tra i capelli mentre Rosaline se ne stava zitta.

"Io, giuro, non ci capisco più niente; forse sto diventando pazzo e-e se divento pazzo non posso scoprire più niente, mi rinchiuderete in uno di quei malsani posti vero? Non voi non potete, no, non potete io..." Luke farfugliava cose incomprensibili. Per un momento Serena, pensò davvero che il suo amico stesse diventando pazzo ma si ricredette quasi subito. Quelle di Luke era solo puro stress dovuto a questa storia. Serena ebbe un tuffo al cuore!
Era tutta colpa sua, lei li aveva cacciati in quella situazione e adesso erano fin troppo dentro per uscirne.

"Hey, hey, hey; calmati tu non sei pazzo, sei solo stressato per tutta questa storia...." Cercò di calmarlo Serena con miseri risultati.

"FERMI TUTTI!" Urlò ad un certo punto la Black "Ho trovato!" Disse in seguito stupendosi da sola.
Luke si fermò di botto: forse avevano un indizio, una parte da dove cominciare. Si sentiva altamente ridicolo: era stato abbastanza tempo in quella banda ma se ci pensava bene era stato sempre escluso. Era solo un pedina. Una pedina in mano ad un pazzo che però sapeva giocare e anche bene, benissimo. Una cosa che aveva imparato era quello di non fidarsi di nessuno e così aveva fatto ed ora era sano e salvo con due ragazze nella sua stessa situazione. Lui era scappato. Scappato dai problemi, dalla morte, da un brutto giro ma a pagarne le conseguenze era stata cugina Kate.
Certe volte pensava che i mafiosi fossero dei codardi: colpivano sempre altre persone per far male a qualcuno che l'avevano tradito.

"Luke, al momento del ritrovamento del corpo è stato preso qualcosa dagli sbirri? Non so un anello, un bracciale o che so io?!" Domandò Ros.

"No, non credo però non è stato ritrovato un oggetto personale molto importante."

"Il diario." Esclamarono insieme le ragazze mentre Luke le guardava shoccato e incuriosito allo stesso tempo.

"Sì, il diario non è stato più ritrovato, voi ne sapete qualcosa?" Domandó speransoso.
Serena si alzò in piedi dato che si era seduta sul divano e parlò "No, cioè si, cioè qualcosa la sappiamo; vedi quel giorno Kate si è avvicinata a noi e ci ha fatto una rivelazione abbastanza strana."

Flashback

Camminavano velocemente in cerca della classe di psicologia dove si sarebbe tenuta la loro prima ora di lezione. Ovviamente erano in ritardo per colpa della chiacchierata del preside al quale non potevano dare di certo la colpa. Svoltarono a destra, poi a sinistra e ancora a sinistra trovandosi davanti a una porta dove c'era scritto 'Aula di Psicologia'.
Serena bussò e dopo l'avanti della professoressa entrò seguita da Rosaline mentre molti alunni le guardavano con interesse.
Dopo varie scuse da parte delle ragazze alla prof, iniziò la lezione.

***
La prima campana era suonata e adesso le due ragazze si trovavano nei corridoi a cercare, di nuovo, un'aula; questa volta quella di algebra.

"Hey, ciao! Voi siete Serena e Rosaline." Chiese una ragazza dall'aria simpatica.

"Sì. Tu sei?" Risposero all'unisono.

"Oh, che sbadata! Non mi sono ancora presentata: sono Kate Brown, piacere."
Le tre iniziarono a parlare dei loro hobby, shopping e cose da ragazze; fin quando Kate non se ne uscì con una strana 'rivelazione' se così si poteva chiamare.

"Sapete, ultimamente mi rifugio nel mio posto segreto, in poche parole è il parchetto dietro la scuola, con il mio diario per scrivere i resoconti della mia giornata e anche i segreti più oscuri. Il diario lo lascio nel busto di un albero, lo dico a voi perché ormai vi considero mie amiche." Parlò con un tono piatto quasi da mettere paura "okay? Non lo dite a nessuno mi raccomando!"

Le due ragazze non fecero altro che annuire.

"Bene, ci vediamo dopo ragazze." Quelle furono le sue ultime parole scambiate con Ros e Ser.

Fine Flashback

Dopo questo racconto Serena, Rosaline e Luke decisero che il giorno successivo, dopo l'università, sarebbero andati a controllare il parchetto dietro la scuola.

Serena si tormentò con domande che la mantennero sveglia tutta la notte. Una di queste domande era: cosa troverò domani in quel posto?

Spazio Autrice

Ciao a tutti/e,
Tutto bene? Spero di sì, lo spero davvero perché dire che sono felice sarebbe poco.

Come vi sembra il capitolo?
-Cosa troveranno il nostro trio?
-vi piace?
-lasciate voti e SOPRATTUTTO commenti;
-scusate gli errori grammaticali e vi dico che questo capitolo non è niente di che è neanche a me piace tanto ma dovevi metterlo per forza per far collegare tutti i fili.
Scoprirete tutto su questo parchetto promesso!!❤

Alla prossima

-lucy387❤

The Return Of NightmareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora