Capitolo 27

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Una serie di forti colpi provenienti dall'esterno della villetta arrivarono alle loro orecchie.
Mark era uscito già da un pò e i colpi non si erano, neanche per sbaglio, fermati.
Che fine aveva fatto? Nessuno lo poteva dire ma verificarlo. Però il punto era quello: verificare. Nessuno si azzardava a uscire fuori mentre quell'esplosioni spaccavano i timpani. Erano tutti organizzati, dicevano, ma adesso erano tutti terrorizzati.
Presa da una scarica che conosceva ormai troppo bene, Serena si catapultò fuori, nella mischia.

Quello che vide la lasciò di stucco. Il fumo si innalzava al cielo notturno mentre alcuni petardi continuavano a esplodere creando caos e panico.
'Cos'è successo? Uno sciopero? Ma non può essere: è notte!' Serena si chiedeva cosa poteva essere successo. Avanzava tra il fumo tenendosi il bordo della maglia per respirare più aria che anidride carbonica prodotta dalla combustione. Tossiva comunque. Vide Mark in lontananza e fece per raggiungerlo ma qualcosa la congelò sul posto. Vicino a lei, sul marciapiede, c'era qualcosa: una scritta fatta da una bomboletta spray rossa.
Serena lesse ad alta voce tanto per darsi coraggio e convizione che in quel momento non aveva.

'-5, abbandonate le indagini potreste farvi male prima di questi giorni. -D."

"Serena! Serena!" Urlò Mark dietro le sue spalle. Si avvicinò ancora un pò e sussurrò qualcosa nell'orecchio di Serena." Tranquilla, non si è fatto male nessuno, ora torniamo dentro è tutto finito, non preoccuparti."

Forse Mark pensava che Serena era rimasta traumatizzata e forse non si era accorto neanche di quella scritta. Ma Serena sì, aveva notato e non avrebbe mai dimenticato la consapevolezza e la paura di quel momento. Mai.
Entrarono in casa e si incamminarsi verso il salotto, dove avevano lasciato i due fidanzati.
Luke appena vide Serena con quegli occhi spalancati subito si avvicinò a Mark con l'intenzione di picchiarlo.
Mark ebbe un pò paura, non aveva mai visto il fratello così arrabbiato con lui. Di solito, quando erano ancora due piccole pesti, quella rabbia la sprigionava con quelli che volevano farli male. Non aveva mai provato un pugno dal fratello e di certo questa non sarebbe stata la prima volta. Da piccoli, il rosso era sempre stato quello che difendeva Mark poi piano piano i rapporti si erano raffreddati fin quando quell'allontanamento era fintito per tramutarsi in rabbia e odio reciproco. Non c'era mai stato un nesso logico per quello che era successo. Molte persone supponevano che tutto fosse successo dall'arrivo di Kate, dato che i tempi coincidevano, ma i due avevano sempre negato pur non riuscendo a trovare altre spiegazione. Forse era accaduto tutto casualmente e senza farlo apposta si erano lasciati alla spalle tutto: i ricordi, le sfide, gli abbracci, e gli aiuti reciproci.
Forse era successo perché Luke era entrato a far parte di un gruppo che non piaceva a Mark, gliel'aveva sempre ripetuto al fratello ma lui ,da testa dura com'era, non lo aveva voluto ascoltare offendendolo davanti ai suoi 'nuovi amici'.
Eppure neanche quella sembrava una buona scusante per i due fratelli. Rimaneva il fatto che Luke faceva davvero male quando picchiava e Mark non voleva provare, neanche per sbaglio, così alzò le mani al cielo come per dire che non aveva fatto niente.

"Hey, hey calmati fratello! Non le ho fatto niente, ricordati che sono pur sempre un poliziotto." Disse mentre si rendeva conto solo dopo di ciò che aveva detto e si maledisse in tutte le lingue possibili.
Una cosa che Luke odiava era quella che il fratello doveva rinfacciargli, minuto per minuto, cos'era e dove aveva avuto successo mentre lui, solo per metà, aveva fallito. Una delle tanti liti che avevano fatto in passato era proprio su questo punto molto delicato per Luke.
Quest'ultimo, adesso, aveva alzato un pugno pronto a colpire in faccia il fratello minore di qualche mese. Poi sentì qualcosa, un sentimento: malinconia. Malinconia per tutti quei momenti passati insieme. 'Ma dove siamo andati a finire?' Si chiese. Non poteva colpirlo, in fin dei conti era suo fratello. Lo lasciò di colpo.

The Return Of NightmareWhere stories live. Discover now