Capitolo 20

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Leggete lo spazio autrice. Grazie e buona lettura.

Il capannone che era stato menzionato da Kate nel diario era lo stesso un cui lei e i suoi cugini, Luke e Mark, andavano a giocare da piccoli.
Il loro posto segreto fino a quando non erano cresciuti.

Dalla casa, che ormai era sotto il nome di Serena, il capannone distava pochi minuti.

Andarono a piedi, con le mani nelle tasche dei piumini e la faccia nelle sciarpe.

Ai piedi le ragazze avevano delle Converse, Luke invece delle comode Nike. Ros e Ser indossavano rispettivamente dei jeans scuri. Sembravano sorelle.

Luke constatò che Serena ancora non sapeva niente e di certo lui non avrebbe mai fatto il primo passo. L'avrebbe fatto Rosaline.

Le villette, dopo due minuti circa, iniziarono a diradarsi, lasciando spazio alla prima periferia, lontana dal centro ma lontana anche dalla vera e propria periferia e dalle baraccopoli.

C'era uno spazio verde abbastanza grande con in mezzo una casetta in legno. Serena si chiese come mai Luke, Mark e Kate veniva a giocare lì se abitavano nello spazio più importante di Londra.

"Ci piaceva questo posto, semplice." Se ne uscì Luke. Serena, assorta nei suoi pensieri, non si era, minimamente accorta di aver espresso una domanda.

"E i tuoi, che dicevano? Non penso vi facessero venire qua..." Serena sentì uno strano brivido lungo la schiena. Che fosse ancora il suo sesto senso?
Odiava quelle sensazioni ma allo stesso tempo le amava. Una cosa molto contraddittoria, vero.

Luke rise al suono di quelle parole.

"Mio padre non sapeva niente, non ci avrebbe mai fatto venire: era molto protettivo..." prese un respiro e nel farlo si creò, nell'aria, una nuvoletta bianca che dopo pochi secondi si dissolse. "Se volete dopo, vi racconto una delle nostre scappatelle pomeridiane."  Le ragazze annuirono curiose.
Luke chiuse un attimo gli occhi.

Quando li riaprì si ritrovò davanti, quella casetta in legno che per anni era stata il loro rifugio.

Serena, intanto, avvertiva ancora quella sensazione. La stessa sensazione di quando Ros era stata rapita, e questo non le piaceva per niente.

Rosaline, invece, era tranquilla ed entusiasta. Anche se quell'occasione non era il massimo era particolarmente felice...

Luke, aiutato da Serena, apri la porta di quella casetta. Dentro era spoglia tranne per due mobiletti vecchi. Risalivano a un'epoca non molto lontana. Aveva solo una stanza piena di polvere, un vero problema per Serena che soffriva di allergia.

Appena ella fece un passo sentì un altro brivido, strinse i denti ma non disse niente evitando lo sguardo degli amici.

"Bene..." Luke si sfregò le mani poi continuò " Serena controllerà  nel mobiletto a destra, invece, Rosaline in quello di sinistra." Finì soddisfatto.

Rosaline sorrise divertita e a tono rispose.

"E tu?"

"Beh..." si mise una dietro la nuca col fare l'imbarazzato " Io cercherò di notare se ci sono anomalie in questa stanzetta." Disse con il suo sorriso mozzafiato. Rosaline non poté resistere e sorrise di rimando.
Serena accorgendosene fece una finta tosse e tornò al lavoro così come il rosso e la nera.

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La macchina correva veloce, le strade erano, come sempre, affollate in quell'ora e come sempre lui correva come un matto. Molti gli suonavano addosso i clacson, ma a D. non importava. Doveva fare semplicemente in fretta. In quel momento gli sembrava di essere il coniglietto di Alice nel Paese Delle Meraviglie. Lo rispecchiava molto. Solo che D. era il cattivo non il buono.

The Return Of NightmareTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang