5. Provocazioni

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🔻NICOLE🔻
Sbuffo mentre mi spoglio. Il prof ha deciso di farci fare un'altra ora di motoria domani e no, non mi entusiasma per niente la notizia.

Tolgo con svogliatezza canotta e pantaloncini e li sbatto nella mia sacca insieme alle scarpe. Mi guardo in intimo davanti allo specchio e ripenso a lui.

Perché il mio corpo reagisce così a lui? È solo attrazione fisica?

Okay Nicole stai sfasando. È il tuo professore!

Inizio ad imprecare sottovoce mentre mi do una rinfrescata per poi vestirmi.

Mi sistemo il trucco e lascio lo spogliatoio ormai vuoto.

All'uscita come previsto mi trovo Louis di fronte.

«Lou, muoviamoci! Sono già andati in classe gli altri!» Dico fingendomi carina per evitare di urlargli dietro.

«Aspetta...prima questo!» Mi prende per i fianchi e mi bacia. È un bacio a stampo ma io do subito l'accesso alla sua lingua, così entra nella mia bocca e incontra la mia lingua. Le sue mani intanto raggiungono il mio sedere e accarezzandolo mi solleva. Incrocio le gambe attorno a lui e Louis inizia a spingere la sua eccitazione ormai evidente contro la mia intimità.

Vuole farmi cedere ma non lo faccio anche se il piacere è tanto.

Mi stacco da lui.

«Lou, non ora.»

«Voglio scoparti. Ho bisogno di te.»

Quelle parole dirette mi fanno avvampare.

«Andiamo in classe dai.» Mi scappa un piccolo ghigno. Lui mi lascia giù e insieme scoppiamo a ridere per la sua delicatezza.

«Oh cazzo, la lezione!» Appena mi viene in mente iniziamo a correre fino alla classe.

🔻ZAYN🔻
La lezione è iniziata e sto per consegnare le verifiche di matematica.

Ma dov'è Nicole? Non c'è. E, cazzo, non c'è neanche Louis.

Mi prende il panico ma poi la porta si apre.

«Scusi prof.» Entrano insieme e si siedono ai posti di fronte alla mia cattedra.

Lei tiene lo sguardo basso.

E lui ha le labbra sporche di...rossetto. Guardo le labbra di Nicole e noto altro rossetto un po' sbavato.

Perfetto, si sono baciati.

Inizio a distribuire le verifiche. Man mano che chiamo i nomi in ordine alfabetico si avvicina la H.

«Horan.» Scandisco bene il suo nome e le lancio un'occhiataccia, in segno di niente di buono.

Lei mi guarda terrorizzata e ingoia la saliva dopo essersi alzata.

Inizia a camminare verso di me e questa sua paura mi fa venire da ridere ma non lo do a vedere.

«4½ Horan. Non ci siamo.»

Guardo subito la sua espressione. È sconvolta. Con il magone torna al suo posto fissando il suo foglio che ho riempito di correzioni in rosso.

Mi viene un nodo alla gola nel vederla così e mi si spezza il cuore.

-

«Tomlinson...»

Quel bastardo è davvero bravissimo.

« 7½ »

Gli si illumina il viso e inizia ad esultare a bassa voce mentre raggiunge il suo posto.

New Teacher ZMDove le storie prendono vita. Scoprilo ora