15. Pensieri e dubbi

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«Grazie dell'aiuto nella verifica.» sussurro al prof mentre camminiamo insieme al resto della classe verso l'aula computer.

«Non c'è di che. È il mio modo di ripagarti per il tuo bel lavoretto di bocca.» dice continuando a guardare davanti a se per poi fare un sorrisino malizioso.

«Mi sembra giusto.» cammino con i miei compagni dentro all'aula e tutti prendiamo posto davanti ad un computer.

Dopo essermi seduta Zayn ci dice di finire la ricerca di biologia.

Passiamo due ore a digitare e cliccare sui computer, sono abbastanza stanca.

La mia ricerca è quasi pronta, mi manca da sistemare qualche passaggio ma per il resto è okay.

La giornata scolastica finisce per felicità di tutti noi e io non vedo l'ora di tornare a casa per riposarmi e stare con Niall e Alessia.

Attraverso il parcheggio della scuola in modo da arrivare prima a casa. Vedo Zayn andare verso la sua macchina nuova di zecca. Anche lui mi nota ma mi fa un cenno, come se mi conoscesse appena.

Sono rimasta un po' delusa ma non ci faccio caso e vado spedita verso casa.

Ho dimenticato le cuffiette a casa, quindi mentre cammino per ingannare il tempo conto i giorni che mancano alle vacanze di Natale.

Mancano esattamente 8 giorni. Finalmente mi riposerò un po', le vacanze di Natale sono come manna dal cielo.

Però non vedrò Zayn per quasi 3 settimane. Già mi piange il cuore, anche se potremmo vederci in giro.

Arrivo a casa e sbatto a terra la mia borsa per vedere se Niall e Alessia sono in casa.

Niente, la casa è vuota.

Chiamo mio fratello che stranamente risponde subito.

«Niall, dove sei?»

«Sono in ospedale con Alessia, Louis e la signora Tomlinson. Se vuoi raggiungici, rimane ancora un esame di controllo, se ti sbrighi fai in tempo.»

«Corro. Aspettatemi.»

«Okay.»

«Niall, posso usare la tua moto?»

«Nicole, non hai la patente quante volte devo dirtelo ancora?»

«Daii, sono brava a guidarla e poi è un tragitto breve. Non arriverei mai in tempo a piedi.»

«Se ti spacchi le ossa non mi prendo la responsabilità e se ti prendi una multa la paghi tutta tu.»

«Grazie della fiducia. A dopo.» riattacco infastidita dalla sua ramanzina.

Non è certo mio padre.

Prendo la borsa, i soldi, le sigarette e il cellulare e sfreccio fuori casa.

Salgo sulla moto di Niall e sfreccio sicura verso l'ospedale. Per fortuna non c'è nessuno in giro, così arrivo prima del previsto.

Chiedo informazioni ad una infermiera riguardo al reparto delle visite ginecologiche e mi dà delle indicazioni.

Inizio a correre per i corridoi e sento delle urla di dottori ed infermiere che mi invitano a non correre. Non gli do retta e continuo per la mia via.

Imbocco un corridoio e vedo delle persone tra cui riconosco il mio fratello biondo.

«Ciao a tutti!»

«Niki!» Alessia mi abbraccia sorpresa. «Che ci fai qui?»

«Niall mi ha detto che eravate qui.» la stringo a me e faccio dei cenni a mio fratello, Louis e Johanna.

New Teacher ZMWhere stories live. Discover now