20. Famiglia

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Sono passati tre mesi ma con il prof non sono riuscita ad approcciare più come prima.
Niall è riuscito ad affrontarlo e Zayn se n'è uscito con un occhio nero.
Gli è andata bene, Niall l'ha risparmiato.

A causa del pugno ricevuto da mio fratello, Zayn mi tratta sempre più male e mi ha fatto sospendere per 2 giorni.
E in tutto ciò il mio anno scolastico è in pericolo, e perciò lo è anche il mio diploma, una mia ipotetica laurea e un mio ipotetico futuro.
Bene dai.

Ma non ci sono solo cose negative.
La pancia di Alessia cresce bene e sono così contenta per lei.
Inoltre io e Niall abbiamo saputo che i nostri genitori sono ricoverati in un ospedale a qualche decina di chilometri da casa e stanno facendo un percorso di rinserimento nella società.
Oggi dobbiamo andare a trovarli per la prima volta e penso di non essere mai stata più agitata in vita mia.

Insomma, vedremo i nostri genitori dopo mesi e soprattutto dopo averli sbattuti fuori di casa come barboni.
Niall continua a ripetermi che è stato giusto così ma ho sempre un piccolo rimorso dentro di me.

«Per oggi può bastare, ricordatevi la ricerca di geografia per lunedì e di portare i fogli per la gita compilati.» dice il prof con voce leggermente rauca.

Non è possibile che io sia così dannatamente innamorata di lui.

Svogliata, mi alzo insieme a tutti e inizio a fare la cartella per tornare finalmente a casa.

«Hai già iniziato a fare la valigia?» mi chiede Alessia mentre mette i quaderni nella borsa.

Io scuoto la testa. «Ale, non so se vengo. Niall non mi lascerebbe mai andare in gita per tre giorni lontano da casa. Protettivo com'è.» mento. In realtà non mi manderebbe sapendo che nei paraggi c'è Zayn.

«Dai, gli parlo io! Lo convincerò! E poi è Roma, come puoi perderti una gita così?» esclama entusiasta.

Sto per rispondere quando il prof sbatte la mano sulla cattedra per attirare la nostra attenzione.

«E ricordatevi di portare i bollettini pagati e i certificati di salute. Signorina Tomlinson, lei mi deve portare il consenso del suo ginecologo.» dice alla mia amica incrociando per un millisecondo il mio sguardo.

Un mormorio si accende alle nostre spalle e la mia amica annuisce per poi accarezzarsi la sua piccola pancetta in cui accudisce quello scricciolo di mio nipote.
Io e Alessia usciamo dalla classe scortate da Louis che ci segue come una guardia del corpo.

«Sono proprio dei vermi.» commenta il moro occhi azzurri ad un certo punto.

«Chi?» chiedo distraendomi dai miei pensieri.

«I fessi dei banchi in fondo. Tutti a fare commenti sulla pancia di Ale e su Niall. Li avrei uccisi tutti ma non voglio problemi e quindi ho fatto finta di non sentire.» commenta Louis e segue un buon quarto d'ora di silenzio.

Quando arriviamo davanti a casa mia, saluto entrambi ed entro.
Niall sta aggiustando qualcosa sul tavolo in cucina.
«Scusa se non sono venuto a prenderti... devo aggiustare questo telecomando e...»

«Niall... tranquillo. Sono venuta con i Tomlinson.» dico sedendomi sulla sedia accanto a lui.

«Perché Alessia non è passata a salutarmi?» chiede interrompendo ciò che stava facendo.

«Diciamo che è stata una giornata pesante per lei... la pancia inizia a vedersi e le voci girano.»

Niall sbatte il pugno sul tavolo facendomi sobbalzare.
«Che schifo la gente! Chi è il lurido che parla male di lei?» dice a denti stretti.

New Teacher ZMWhere stories live. Discover now