14. Prime volte

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«Niall, hai ancora il labbro gonfio, al lavoro non ci vai, chiaro?» urlo a mio fratello che si sta vestendo.

«Oh sì che ci vado! Mi faccio due ore, poi vado alla visita di Alessia e dopo torno al lavoro.» insiste lui.

«Niall ti prego.» mi fa così pena.

«Nicole, ascoltami. Sono l'uomo di casa, devo prendermi cura di te che sei la mia sorellina, poi adesso che avrò un figlio ho bisogno di lavorare ancora di più. Non posso permettermi di stare a casa solo per il labbro. Ce la posso fare, credimi.»

Scoppio a piangere. «Ti ammiro così tanto. Va bene, mi fido di te.» dico e vado a fare colazione.

Ieri sera alla fine Alessia e Louis sono tornati a casa loro perché la signora Tomlinson era preoccupata per la figlia incinta.

Oggi ho la verifica di recupero di matematica, a Zayn conviene fare il bravo.

Dopo aver salutato Niall, esco di casa e vado verso la scuola.

Mi ripeto a mente tutti i procedimenti da fare per il test mentre cammino.

In poco tempo arrivo davanti a scuola, mi metto seduta su un gradino della scalinata e ripasso ancora dal libro.

Ci sono già un po' di studenti ma non vedo nessuno della mia classe.

Ad un certo punto una macchina nera lucida nuova di zecca parcheggia. Riconosco alla guida il prof.

Mica aveva la moto? Bo.

Mi avvicino all'auto e appena lui scende e mi vede mi sorride.

«Buongiorno! Che gran bel pezzo di macchina.» dico sfiorando la superficie dell'auto.

«L'ho comprata ieri. Non vedo l'ora di inaugurarla.» dice soddisfatto.

«Non l'hai già inaugurata guidando fino a qui?» dico alzando le spalle.

«Non in quel senso. Ora andiamo.»

Lo seguo senza dire niente.

«Pronta per la verifica?» mi chiede lui con un tono provocante.

«Si!» dico convinta.

«Brava. Ti sei fatta qualcosa sulla mia foto di ieri?» mi chiede come se nulla fosse.

«Ma Zayn!!» lo rimprovero arrossendo.

«Shh ora vieni con me.» mi dice e io lo seguo dentro alla scuola.

Mi porta in bagno. Oddio, non è quello che sto pensando io, vero?

Siamo dentro e vedo Zayn lavarsi le mani.

«Cosa facciamo qui?» chiedo fingendomi tranquilla.

Lui mi guarda sorridente. «Niente, dovevo solo lavarmi le mani.»

Sorrido. «Ah, e c'era bisogno di portarmi?»

«Ti voglio sempre con me.» dice il ragazzo mentre si asciuga le mani con l'apparecchio che emette aria calda.

Faccio qualche passo indietro e chiudo a chiave la porta che dà accesso al bagno. Guardo Zayn con uno sguardo malizioso, lui dopo avermi guardato stranito capisce e si avvicina a me.

New Teacher ZMWhere stories live. Discover now