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Verso la fine di ottobre, alla Forest Lake, c'era la festa delle confraternite. Io avevo fatto parte della Δκ. Per chi non sapesse cosa significa Δκ, sono due lettere greche che si pronunciano in questo modo : Δ è delta mentre κ è Kappa; semplice no?
Comunque dicevo che avevo fatto parte della Δκ ma, grazie al poco autocontrollo, avevo dovuto lasciare.
Dicevano che ero troppo fiero di me stesso e non potevano accettarlo; cazzate, erano solo invidiosi della mia bravura. Ero stato buttato fuori, ma essendo stato Campione del Campo per un anno, ero invitato alla festa.
La solita festa con le solite stronze, la solita birra e le solite sostanze illegali.
A ogni festa sempre la stessa storia ; qualche ubriaco mi insultava e a me giravano le palle e così iniziava la rissa.
A quella festa toccò a un certo Jack Johnson, un biondino bravo con le parole ma uno schifo in quanto boxe. Dopo qualche pugno una folla si riunì intorno a noi. Eravamo nella casa della Ητ (eta tau), un palazzo più che una casa. Il ragazzo aveva una buona volontà e ad ogni pugno che prendeva barcollava ma rimaneva in piedi.
" Hai tutta la mia stima"- gli urlai per sovrastare il caos della folla.
" No mi serve la tua stima stronzo! Sei solo una testa di cazzo"-ridacchió lui.
Due pugni dopo era steso a terra, respirava piano e aveva un rivolo di sangue che gli usciva dal naso. Io abbassai le braccia.
Di solito non aiutavo i miei "rivali", ma questo Jack mi piaceva, così mi abbassai e lo feci alzare,misi il suo braccio attorno al mio collo e lo sostenevo col mio braccio, appoggiato alle sue costole. Era davvero magro; avrei potuto portarlo in braccio ma sapevo che lo avrei umiliato e quindi non lo feci.
" Non ho bisogno del tuo aiuto.." - sussurrò.
"Lo so amico"- sorrisi divertito.
Lo portai in cucina e gli diedi un panno bagnato per rinfrescarsi. Poco dopo arrivò una ragazza allarmata che gli chiese cosa fosse successo.
"Il mio amico qui"- rispose lui ridendo-" mi ha dato una bella lezione".
Io ero girato di spalle a prendere un boccale di birra.
"Che cazzo fai Jack!"-gli urlò contro,poi si rivolse a me-"e tu brutto stronzo? Sei solo un idiota!"
Avevo già sentito la sua voce. Mi gira e mi ritrovai davanti a degli occhi verdi, quegli occhi verdi. Rimasi imbambolato.
"Hey ma io ti conosco.."-disse lei.
"Em..Em..Emily"- balbettai.
"Liam?"- mi guardò stranita.
Era lì davanti a me, non la vedevo da anni, il mio primo bacio. Emily Johnson.
"Quanto tempo caccoletta"-risi. Usavo quel soprannome per lei da bambini e ogni volta lei mi tirava un pugno. Lo fece anche quella volta, ma ora era molto più forte.
"Andiamo Jack Jack"- guardò suo fratello alzarsi e si voltò, dandomi le spalle. Jack la seguì barcollando e uscirono dalla stanza, dalla porta, dalla mia visuale e lei ,forse, dalla mia vita.
Rimasi lì, il bicchiere di birra in mano, a massaggiarmi la spalla che mi aveva colpito. Perché era qui? Nella periferia di Orlando? Che ci faceva una come lei in un posto come questo? In una festa come questa? Quante domande mi affollarono la mente in quel momento. Quante domande senza risposta. Dovevo scoprire perché era qui.

La festa finí a mezzanotte inoltrata e io mi portai a casa una mia "fan" e me la spassai per la restante nottata. La mandai via appena finí la magia, se si può chiamare così, e andai a dormire. Il mattino dopo mi sveglie, andai in cucina e mi preparai la colazione: tazza di caffè e un paio di biscotti. Quando mi girai mi ritrovai una tipa con la maglia dei Celtic di Niall. Nessun imbarazzo per me, che indossavo solo boxer, ma lei sembrò vergognarsi e arrossí leggermente.
'Una ragazza di Niall che arrossisce?' pensai stupito,poi alzai la tazza.
"Buongiorno bellissima"
Lei abbassò lo sguardo:"Ciao"- disse timidamente.
Poco dopo arrivò Niall e le cinese la vita con le braccia.
"Giorno Leeum"- sorrise- "buongiorno Tris"-sussurrò a lei.
'Okay ora ti ricordi pure il nome di quelle che ti porti a letto? WTF Niall!?' ero un po' spaventato.
Lei disse qualcosa a bassa voce e lui annuì. Prima di lasciarla andare le alzò il viso e la baciò. Lei fece una piccola corsa in camera di Niall e chiuse la porta.
"Cugino ti ricordi il suo nome!?"
"Sembri sorpreso"- disse lui preparandosi il caffè.
"Perché lo sono! Che ti è successo stanotte? Deve essere brava sotto le coperte se ti ricordi il suo nome"-risi.
"Non abbiamo scopato stanotte"- abbassò lo sguardo serio.
Era deluso, ma anche felice e spaventato. Davvero strano.
"Oh..io pensavo"
"Pensavi male!"- disse leggermente irritato.
"Hey calma amico. Perché non te la sei portata a letto? Che avete fatto tutta notte?"
"All'inizio volevo ma poi abbiamo iniziato a parlare. Lei si è addormentata e io pure...ci siamo ritrovati accoccolati a cucchiaio stamattina".
Per chi non lo sapesse, il cucchiaio è un modo di dormire di coppia, SOLO E UNICAMENTE di coppia. Questo per lui era strano, si vedeva, ma non era disperato di non aver fatto del sano sesso con quella ragazza.
"State insieme ora?"
"Che? Eh.."
Non lo sapeva, la mia domanda lo aveva colto alla sprovvista. Non si era mai impegnato in una storia seria.
Lei uscì piano dalla camera e mi guardò, le feci cenno con la testa e con la mano per fare piano. Niall mi rispose.
"Non so cosa succederà con lei..però.."-mi guardò come per cercare la mia approvazione-" però vorrei provarci".
Il volto di lei si illuminò:"Sono così felice!"
Niall sobbalzó e si girò verso la voce della ragazza, che gli corse incontro.
"Ragazzi contenetevi!"- scherzai.
Mi preparai e mi misi sulla mia R6. Direzione: scuola.

*SPAZIO JAMES*
HELLO GUYS, come ve la passate?
Ecco qui il secondo capitolo. Spero vivamente che vo piaccia.
Mi scuso per le lettere in greco che il mio bellissimo telefono non ha e quindi sono un po sbagliate ma vabbe hahahahah
Commentate in tanti e votate plss almeno la mia storia si farà conoscere e sarà merito vostro :)

BOXE |LIAM PAYNE|Where stories live. Discover now