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Accompagnai EJ ai dormitori della Forest.
"Grazie del passaggio"-disse avvicinandosi e dandomi un dolce e innocente bacio sull'angolo della bocca.
"Mi farai morire"-mormorai al suo orecchio e dandole un bacio a mia volta.
"Perché?"-disse sorridendo.
"Lo capirai"-sospirai. Lei fece spallucce e mi salutò aprendo la porta.
"Amm senti.."-alzai il braccio grattandomi la testa-"ti andrebbe di andare a una festa domani?"
"Si, ne sarei felice"-rispose con un sorriso-"però non berrai"-rise.
"Devo promettertelo?"-risi a mia volta. Annuì mostrandomi le fossette.
"Va bene, te lo prometto"-stavo morendo dentro, ma per lei avrei fatto questo e altro.
Tornai a casa, avvisi Niall della festa e andai a farmi una doccia rilassante. In qualche modo la fortuna iniziava a girare a mio favore, lei era lì e sembrava avesse occhi solo per me. Aveva mollato O'Donnel e sembrava più felice di prima.
L'acqua mi stava tirando via tutte le tensioni, tutti i problemi che sembravano crearsi intorno a me erano solo semplici cazzate. Ero felice finalmente, per la prima volta in tutta la mia vita ero finalmente felice.

Il mattino seguente mi trovai una lettera davanti a casa. Il padre di EJ. Aveva saputo della festa e non sembrava contrariato, mi chiedeva di andare da lui. Dopo colazione mi preparai di fretta e uscii di casa salutando Niall. Appena accesa la moto partii per Palm Ave. Andai un po' più lentamente del solito per evitare qualsiasi tipo di problema, meglio stare attenti dopo le due settimane di ospedale pensai.
Parcheggiai e suonai il citofono. Il cancello di ferro si aprì con qualche lamento ed entrai nella palazzina.
"Ottimo l'ascensore è rotto, quattro piani a piedi"-dissi tra me e me iniziando a salire le scale. La gamba era un po dolorante in alcuni punti ma salii senza troppa fatica. Roger mi stava aspettando sulla soglia del suo appartamento.
"Buongiorno ragazzo"- disse con un sorriso invitandomi a entrare.
Quando varcai la soglia mi trovai davanti Jack e un altro ragazzo biondo, secco quanto JJ, ma decisamente più alto di lui. Alzai un sopracciglio cercando di capire chi fosse,non assomigliava né a Roger né ai due figli.
"Piacere Liam"- mi avvicinai al ragazzo con un sorriso e la mano tesa.
"Jamie"- strinse la mano accennando un sorriso, ma il suo volto era piuttosto acido.
Mi avvicinai a Jack Jack sempre con la mano tesa e con un sorriso, ma mi guardò come aveva fatto il ragazzo al suo fianco. Non sorrise ne parlò, si limitò a guardarmi male e a tenere le braccia incrociate.
"Amico che c'è?"- dissi iniziando a preoccuparmi. Sapevo perfettamente che fosse geloso di sua sorella e che volesse proteggerla, ma non lo avevo mai visto così arrabbiato.
"Liam per favore siediti qui"- mi chiamò la voce roca di Roger. Mi voltai e lo vidi indicare la poltrona accanto alla sua. Feci come mi aveva detto, non capivo cosa stesse succedendo.
"Ti ho chiamato qui ragazzo"-iniziò guardando più me che suo figlio-" per due questioni che riguardano entrambi".
Annui pensando a quali fossero queste questioni. Visto il volto di JJ ero quasi sicuro si trattasse di Emily.
Riguardo alla seconda non avevo alcuna idea di cosa Roger stesse parlando.
"Credo che ad almeno una delle due tu ci sia arrivato, visto che sei un ragazzo molto sveglio"- mi riportò alla realtà la voce cupa dell'uomo di fianco a me. Annuii con un sorriso appena accennato alla grande figura dell'uomo dai capelli rossi.
"Si tratta di EJ..cioè Emily"-dissi a bassa voce, stranamente preoccupato. L'uomo annuì guardando i due ragazzi di fronte a lui.
"I mie due figli non accettano molto questa cosa, vogliono bene alla piccola Emily e hanno paura tu possa farle del male, ma so per certo che non sarà così"-disse lui appoggiando una mano sulla mia per rassicurarmi.
"Scusi signore, ma io conosco solo Jack, Jamie è la prima volta che lo vedo e che lo sento nominare"-mi rivolsi verso il biondo-"senza offesa"
Fece un cenno con il capo. Suo padre fece per parlare ma il suo sguardo si posò su quest'ultimo.
"Faccio io papà, non ti preoccupare"-prese un respiro e si passò la mano tra i capelli dorati-"il mio nome come ti ho detto è Jamie, ma di cognome faccio Campbell Bower. Mia madre ha voluto il primo cognome in memoria di un mio zio o qualcosa del genere. I miei mi amavano molto ma sfortunatamente se ne sono andati quando ero ancora un bambino."-sospirò un attimo prima di riprendere a parlare con un sorriso-"Emily mi ha trovato, nonostante fossi più grande di lei ha avuto il coraggio di trascinarsi a casa con lei, qualche mese dopo è nato Jack e..bhe credo che la storia la sai. Mi hanno adottato legalmente e mi hanno aiutato a diventare ciò che sono"
'Storia piuttosto commovente' pensai, ma non dissi nulla, mi limitai ad annuire.
"Se le fai del male.."-iniziò, ma lo interruppi-"non lo farò, te lo prometto. Tua sorella è molto speciale, unica nel suo genere, non credo ne capitino tante così"
Continuavo a chiedermi perché Jack Jack mi guardava così e quale fosse il secondo argomento.
"Bhe...Jay, tu non dici nulla a Liam?"-lo esortó il biondo vicino a lui. Lessi un ti odio dal suo labiale e granai gli occhi.
"Dimmi che ti ho fatto e posso capirlo"-dissi con tono prepotente.
"Ha venduto della merda di cocaina a mio padre brutto figlio di puttana"-urlò alzandosi e venendo verso di me.
"Hai fatto drogare mio padre per soldi! Hai rovinato la sua fottuta salute brutto pezzo di merda!"-disse strattonandomi violentemente e passandomi oltre.
Ecco la seconda questione.
"Non sono stato io lo spacciatore a vendergliela. Ero il tramite, il fattorino. Credi che se lo avessi saputo sin da subito che era tuo padre gli avrei permesso di farlo?!"- mi alzai a mia volta urlandogli alle spalle.
"Calmi ragazzi, vi prego"-disse la voce profonda del rosso. La poltrona scricchioló quando si alzò e andò dal figlio più giovane.
"Lui non c'entra nulla in questo, io ho smesso, ho sbagliato ma è passato ormai"
"Come mai eri in quel giro"-mi chiese Jamie. La voce era molto simile a quella di Roger solo un po' più acuta.
"Ho menato la persona sbagliata, mi hanno costretto, quando mi sono tirato fuori mi hanno pestato per bene, vostro padre può dirvi come stavo"
"Quel giorno mi disse che Emily gli piaceva, che crede di esserne innamorato"-sorrise Roger-"fu allora che decisi di smettere"
Gli sorrisi a mia volta e abbassai lo sguardo sul pavimento. JJ non diceva nulla, Jamie sorrise un poco. Sembrava una persona molto dolce, piuttosto gentile.
"Questa storia non deve uscire con Emily, spero me lo promettiate"
"Vuoi tenerla all'oscuro di tutto?"- si girò di scatto Jack, arrabbiato ora anche con il padre.
"Credo che sia meglio così"-convenne Jamie alzandosi dal divano e andando ad abbracciare il padre, poi tese la mano dalla mia parte-"è stato un piacere, ci rivedremo presto Liam"
Strinsi la sua mano.
"Lo spero"-dissi con un sorriso.
Quando uscì dall'appartamento, mi girai verso JJ, era paonazzo, gli occhi rossi. Sarebbe potuto esplodere da un momento all'altro.
"Jack"-dissi piano, si voltò di scatto-"so che sei arrabbiato, che vorresti urlarci contro qualsiasi cosa. Capisco che tu non riesca a sopportare questo ma ora sia io che tuo padre siamo entrambi puliti"-mimai delle virgolette quando pronunciai l'ultima parola.
"Puliti o no Emily dovrebbe saperlo"-ringhió a denti stretti.
"Pensaci"-mi alzai e andai verso di lui lentamente. Sembravo un ammaestratore con una tigre che non mangiava da mesi, sapevo mi sarebbe saltato addosso. Suo padre guardava la scena dalla poltrona.
"Mi hai detto che non vuoi vedere EJ soffrire, ma questo la farebbe stare male. So che è una tipa forte e sono felice che lei abbia una famiglia così protettiva. Probabilmente finirei nuovamente all'ospedale se le succedesse qualcosa di brutto, ma ti prometto che non sarà così".
Ero a qualche centimetro da lui. La sua mano si mosse velocemente afferrando la mia maglia.
"Non un solo graffio o giuro che per te è finita"
"Non le farò nulla, ma tu non devi dirle nulla"
Annuì e mi lasciò uscendo senza salutare.

*SPAZIO JAMES *

Salve gente.
Come avevo promesso entro questa settimana vi avrei portato un nuovo capitolo.
Per farmi perdonare l'ho fatto un po' più lungo degli altri. Spero vi piaccia.
Ciao ciao
-James

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