24

2.1K 86 3
                                    

La sveglia suonó alle 6.30 e mi girai svogliato per spegnerla. L'incontro sarebbe stato alle 8. Era presto ma per arrivare ci avremmo messo un oretta io e Mic.
Mi alzai e andai in bagno. Pisciatina mattutina come tutti fanno. Mi sciacquai la faccia e mi asciugai. Entrai in cucina e mi misi su il caffè. Quando mi girai il volto di Niall era scuro, un po rabbioso.
"Chi cazzo ti ha detto di fotografarci"
"Ehi cugino calmati"-dissi alzando le mani in segno di resa.
"Io e lei non stiamo insieme. Lei sta con Colton cazzo."- una punta di delusione e di tristezza si intromisero nella sua voce.
" Niall stai calmo ok? Eravate carini e ora hai una sua foto con te. E se tu non lo vedi te lo dico io: lei è più innamorata di te di quanto non faccia vedere"
Una luce di speranza si innestó nei suoi occhi.
"Emm...davvero?"
Io sorrisi e annuii nella sua direzione. Vidi che fu felice di sapere quello che forse vedevano tutti.
Bevvi il caffè e mangiai i miei soliti biscotti e tornai in camera per prepararmi.
Mentre infilavo i jeans neri squilló il telefono. Lo schermo si illuminò.

- Buona fortuna. Rose xx-

Avrei preferito fosse un messaggio da Emily ad augurarmi buona fortuna poi riflettei di non averglielo detto, al contrario di quanto avevo fatto con Rosaly.
Bloccai il telefono senza rispondere e continuai a prepararmi quando il telefono suonò di nuovo. Quando partii Thinking of me di Olly Murs capii che era una telefonata. Senza guardare chi fosse avviai la chiamata e risposi un 'pronto' piuttosto seccato.
"Devi consegnare della roba"
"Non posso oggi Griffin. Ho un incontro e non vi sarò fino a tardo pomeriggio. Non rompermi le palle."
"Devi consegnarlo entro la settimana o ti mando qualcuno ad ammazzarti di botte"
" Non me ne fotte un cazzo"
Senza risposta gli chiusi il telefono in faccia e infilai una maglia bianca dell'adidas. Felpa gdigia e cappellino nero.
Ricontrollai il borsone per vedere se avevo messo tutto e infine chiamai Michael per vedere a che punto fosse. Ero leggermente terrorizzato dal fatto che dormisse ancora, ma il suo 'sto uscendo' mi tranquillizzó.
Qualche minuto dopo me lo ritrovai sotto al palazzo che suonava il clacson a caso per dirmi di scendere.

"Che cazzo fai coglione! Non ci abito solo io qui. I miei vicini si sono affacciati per vedere chi fosse l'idiota che scendeva dalle scale."- dissi appena entrai in macchina. Lui partì a razzo mentre mi allacciavo la cintura.
"Sono felice anche io di vederti Liamo"- rise-" agitato?"
"No..non molto.."-non era assolutamente vero e lui me lo lesse in faccia.
"Non c'è problema amico. Non ti prenderò per il culo perché ti stai comportando da checca terrorizzata"-rise di nuovo facendomi irritare. Fu allora che capii quello che stava facendo.
"Mi stai facendo arrabbiare apposta Mic? "
"Io? Nhaa"- scuotendo la testa in alto e in basso.
A quel gesto iniziai a ridere come un idiota e gli tirai quache pacca sulla spalla.
"Ehi mai disturbare il guidatore"- rise lui.

Il resto del viaggio fu più o meno simile. Confessa di essere parecchio agitato e dopo aver saputo di quanta gente ci fosse a vederci lo ero ancora di più. 3 milioni di biglietti venduti in una settimana. A quanto pareva il mio avversario era il campione dei nazionali da almeno due anni. Imbattuto da tutti i novellini che entravano a combattere per arrivare primi. Sapevo che era bravo ma non credevo tanto. Mi decisi che sarebbe stato battuto da un novellino e quel novellino ero io.

Quell' ora di strada sembrò infinita. Più ci avvicinavamo più mi esplodeva il cuore nel petto. Dovevo rimanere concentrato. Il mio obbiettivo era battere Dallas.
Arrivammo con mezz'ora di anticipo nel parcheggio. Un mare di macchine già parcheggiate ci aveva sconvolto. Non eravamo abituati a questo genere di cose. Io avevo sempre combattuto in piccolo, con molta meno gente che mi guardava e inoltre senza badare al fatto che io e Emily non ci parlavamo da un giorno. Non mi aveva nemmeno scritto un messaggio. Rose invece continuava a mandarmi messaggi che prontamente ignoravo. Anche molti altri sapevano dell'incontro e mi auguravano buona fortuna. Persino Greg si complimentó con me.
Entrammo nella palestra, un edificio enorme in cui ci si poteva tranquillamente perdere. Essendo uno dei due pugili entrai dal retro, vicino agli spogliatoi e notai che il mio avversario non era arrivato. Forse era da un altra parte.. con tutto lo spazio che c'era in quel posto si poteva fare una gara clandestina di auto.
Mi spogliai e misi dei pantaloncini un po' rovinati. In quel momento entrò Michele.
"Sapevo avresti portato qualcosa di orribile quindi credo non ti dispiaccia se ora ti regalo una cosa."
Mi porse dei pantaloncini da boxe neri con strisce bianche ai lati e la fascia elastica bianca.
"Pantaloncini professionali?"-I miei occhi si illuminarono.
"Sapevo che ti sarebbero piaciuti"
" E sono della Everlast. Dio grazie amico!"
"Ah emm mi sono anche permesso di chiedere una piccola modifica"- indicò il bordo dei pantaloncini.
Osservai quel punto. Aveva fatto scrivere in bianco 'Payno', il modo in cui mi chiamava quando mi allenava.
"Grazie bro"- dissi abbracciandolo.
Levai i miei pantaloncini e misi su il regalo di Mickey.
Mi passò l' accappatoio nero e uscimmo dalla stanza. Non pensate io vada a fare una doccia. L'accappatoio serve a noi pugili per non prendere freddo prima dell'incontro. Era strano definirsi pugile ma devo dire che mi piaceva.
Ci mettemmo davanti all' enorme porta aperta attendendo con pazienza che l'arbitro chiamasse il mio nome.
Avevo il cuore a mille. Credo che Mic lo notò perché mi diede una pacca sulla spalla e disse -" Calmati amico. Lo stenderai. Pensa di essere contro Greg in palestra."
'Facile per te Michael. Tu non devi salire sul ring con migliaia di persone che ti guardano.'
"All'angolo destro con un peso di 70 chili, un diciannovenne al suo primo incontro, dalla palestra di Forest Lake Orlando, Liam James Payne"
"Andiamo campione tocca a te!"
Io risposi al al sorriso del ragazzo alla mia destra e mi incamminai con il cappuccio in testa e il volto basso, rivolto al pavimento. Non mi stavo vergognano, anzi ero molto sicuro di me stesso davanti a tutta quella gente, mi piaceva avere attenzioni, ma non riuscii comunque ad alzare lo sguardo.
Battei i guantoni tra loro un paio di volte mentre camminavo e iniziai a saltellare prima di salire i gradini ed entrare nel ring. Levai l'accappatoio e alzai il braccio destro come per salutare il pubblico, che esultó più forte di prima. Mi guardai in giro e vidi uno striscione.
"Payno War Machine distruggili tutti"
Abbassai il braccio nella loro direzione e si formò un enorme boato.
Tornai al mio angolo e attesi la fine del discorso dell'arbitro.
"Il tre volte campione del torneo nazionale di boxe, Cameron Alexander Dallas". A quelle parole entrò uno in giacca e cravatta con gli occhiali scuri e dietro di lui il "campione indiscusso". Al contrario della mia entrata, lui faceva vedere il volto e alzava le braccia per salutare. Io saltellai sul posto. Il campione sarebbe stato schiacciato.

*SPAZIO JAMES *
Ciao pandacorni!
Finalmente sono tornata e ho finito sto piffero di capitolo. Allelujaaaa
* angeli che cantano* * applausi fintissimi*
Bando alle ciance e ciancio alle bande. Scusate per tutto questo tempo di assenza. Proverò a farmi perdonare e il prima possibile metterò un altro capitolo.
Uno belo bascio a todos y ce semtiamo ♡
~James~

BOXE |LIAM PAYNE|Where stories live. Discover now