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Lo fissai sentendo il sangue colarmi sul viso. Mi misi a ridere e notai la sua espressione stranita. Stavo giocando la carta dell'amico sbronzo. Mi avvicinai tendendogli la mano in segno di pace. La rabbia non era passata ma lo avevo conciato male, almeno si sarebbe ricordato della serata.
"Ti offro da bere amico"-dissi ancora con la mano tesa.
Fissò  prima me e poi la mano e con timore l'afferró. Gli diedi una pacca amichevole sulla spalla e ci dirigemmo al bancone. Niall mi guardava con un espressione confusa sul volto. Gli feci cenno con la testa di seguirmi.
"Rose puoi darci una birra?"
Si girò verso di me annuendo, ma quando vide il volto di O'Donnel si pietrificó.
"Che cazzo hai fatto?"
Sean sorrise e fece un gesto noncurante con la mano.
La mora guardò prima me e poi lui.
Scosse la testa e prese le birre piazzandocele davanti poco dopo.
Subito O'Donnel ne bevve un sorso, si vedeva che aveva paura che facessi qualcosa di avventato.
Sorrisi nella sua direzione e ricambió intimidito. Niall mi toccò  il braccio.
"Che c'è? "-sorrisi.
" Sei strano"-mi bisbiglió all'orecchio.
"Tranquillo sono sempre io"-dissi facendogli l'occhiolino.
Annuì e bevve la sua birra.
Io mi girai con la bottiglia in mano, fissando la pista da ballo.
A metà bottiglia si girò anche il moro che era seduto al mio fianco. La rabbia era ancora presente ma la birra aiutava a tenermi a freno.
"Alcune sono molto belle vero?"-feci fissandolo.
"Già"-sorrise malizioso lui.
'Che pezzo di merda'
Mi avvicinai al suo orecchio-" sei uno stronzo"
Mi guardò confuso a balbettó un perché.
Il sangue mi ribollí nelle vene e mi dovetti trattenere per non tirargli un altro pugno in piena faccia.
"Stai uscendo con Emily"-ringhiai a bassa voce.
"Lei è molto sexy, ma non voglio impegnarmi"-disse lui con noncuranza.
Finii la birra e la posai sul bancone con un tonfo. Niall, che era perso nei suoi pensieri, si girò di scatto spaventato. Anche Rose mi guardò male.
"Hai intenzione di ficcartela e basta?"
"Si.."-sussurrò con un lieve movimento del capo.
"Sapevo che eri sbagliato per lei, glielo ho detto ma lei non mi ha voluto ascoltare"-mi alzai dallo sgabello e mi piazzai davanti a lui.
Tirai un pugno, subito seguito da un altro e da un altro ancora.
Lui cadde a terra  e si coprí la faccia. Prima che potessi tirare un calcio qualcuno mi bloccò  le braccia dietro la schiena e mi alzò  da terra, spostandomi di  qualche metro.
"Trovati una troia brutto figlio di puttana! Lascia stare Emily! La stai solo illudendo"-gli urlai mentre ero ancora bloccato.
"Payne piantala Cristo santo! Non voglio essere costretto a buttarti fuori"- riconobbi la voce di Dom. Smisi di dimenarmi e annuii. A quel punto mi rimise a terra e cercai di stare calmo. Dom si inginocchió e tirò su il ragazzo rannicchiato di fianco allo sgabello.
"Dio. Lo hai menato per bene"-si rivolse verso di me con un sorriso accennato.
"Non pensare che chiederó scusa, quello è  solo un coglione"-ringhiai in direzione di Sean.
Niall si alzò  dallo sgabello, prese le due bottiglie di birra e venne verso di me-" Andiamo, direi che hai bevuto abbastanza"
"Allora perché due bottiglie?"
"Queste sono mie. Ho già pagato Rose e l'ho già salutata"
"Due non sono troppe?"-risi divertito e leggermente preoccupato. Niall reggeva bene l'alcool ma ne aveva bevuto parecchio.
"Hai un sopracciglio spaccato"- ignoró la mia domanda e fini una bottiglia in meno di due minuti.
Uscimmo dal locale e l'aria fredda della notte, ormai inoltrata, ci investì.
Niall buttò a terra la prima bottiglia, fracassandola, e iniziò  la seconda senza lamentarsi troppo. In qualche minuto arrivammo alla macchina e salimmo. Il biondo bevve l'ultimo sorso e mise a terra la bottiglia, chiuse la porta e si allacció la cintura. Mise in moto la macchina, dopo aver cercato le chiavi per un paio di minuti, e uscì  dal parcheggio. Non c'era molto traffico, probabilmente perché erano le 3 del mattino dell'ultimo giorno dell'anno. La macchina era silenziosa, non volevo parlare di quello che era successo poco prima e Niall stava cercando di concentrarsi sulla strada.
Mi appoggiai al finestrino e rimase immobile aspettando di arrivare all'appartamento. Durante il tragitto chiusi gli occhi per qualche istante. Quando li riaprii una macchina ci stava per venire addosso.
"Niall!"-dissi voltandomi e notando che aveva gli occhi chiusi. Presi il volante e girai bruscamente per evitare di schiantarci. Non arrivavo al freno e il piede del biondo era premuto sull'acceleratore. Imprecai mentalmente e slacciai la cintura. Con una mano scossi il corpo di fianco a me mentre l'altra teneva il volante. Stavamo andando troppo veloci.
"Perché  cazzo dovevi bere così tanto brutto idiota!"-gli urlai contro. In quel preciso istante il piede di mio cugino si rilassó lasciando l'accelleratore. Ci fermammo una decina di metri più avanti, ma non mi accorsi di essere nel bel mezzo di un incrocio.
Aprii la portiera e feci il giro della macchina per tirare fuori mio cugino. Prima che riuscissi ad arrivare alla sua portiera una macchina travolse la Mustang facendola capottare. Non ricordo cosa successe poi, ricordo solo che il cofano della Mustang che mi colpí.

Mi svegliai in una stanza bianca, avevo persone attorno e un dolore atroce alla testa.
"Grazie a Dio"- esclamò qualcuno.
Sbattei qualche volta le palpebre per la luce accecante. Provai ad alzarmi ma in quel momento una fitta alla spalla mi fece gemere di dolore, riportandomi alla posizione di prima.
Notai un viso familiare.
"Michael?"-sussurrai.
"Ehy amico. Come ti senti"-disse lui avvicinandosi.
"Ma che è successo?"
"Tu e Niall avete fatto un incidente. Mi meraviglio che entrambi siate ancora vivi e soprattutto entrambi svegli."
"Lui sta bene?"
"Si, meglio di te di sicuro. Gli hairbag gli hanno salvato la vita ed evitato la paralisi"
Annuii sospirando e rilassandomi sul materasso.
Chiusi gli occhi e quando una domanda mi balzò nella mente  li riaprii di scatto.
"Mickey..."-sospirai sentemdomi ridicolo-"..potrò ancora fare boxe?"
Un sorriso rassicurante e divertito si stampó sulla faccia del mio amico-"sei un coglione"- annuì ridendo. Sospirai nuovamente. Mi sentivo la testa vuota, non c'era nessun pensiero, nessun problema, niente di niente.
"Sai.."-ruppe il silenzio il ragazzo in piedi di fianco a me-"...ci sarà  una sorpresa dopo, o almeno così  hanno detto"
"Che sorpresa?"
"Se te lo dico non è  più  una sorpresa non trovi?"-rise di nuovo.
Annuii.
"Ti lascio riposare, ne hai bisogno"-mi toccò la spalla temendo di farmi male. Non ho idea di cosa mi fossi rotto oltre al braccio e alla gamba, probabilmente avevo rischiato la morte durante la mia incoscenza.
Misi la testa sul cuscino e sospirai pesantemente, fissando il mio amico che usciva dalla stanza.
Qualche minuto più  tardi entrò  qualcun'altro.

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