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Durante l'ora di letteratura inglese io e Mr. Swan,il prof, abbiamo avuto una "discussione" accesa e lui mi ha sbattuto fuori dalla classe.
Ero incazzato,molto incazzato.
Presi la sigaretta che avevo nella tasca e la accesi,aspirai la nicotina e la buttai fuori. Non avrei dovuto fumare ora che ero dentro gli incontri di boxe nazionali, ma l'unica cosa che mi calmava erano  le sigarette.
Mi riportai alle labbra la sigaretta e aspirai di nuovo.
"Ehy Liam!"- disse qualcuno in lontananza. Mi voltai e vidi Jack  che si avicinava salutando.
Ero appoggiato al muro di fianco alla porta di letteratura.
"Che ci fai qui?"-mi chiese mentre gli battevo il pugno.
"Swan mi ha caziato e io gli ho risposto. Si è  incazzato e mi ha sbattuto fuori"-gli dissi con la sigaretta tra le labbra.
"Da quando fumi?"-chiese dopo un po.
"Mi aiuta a rilassarmi"-soffiai una nuvoletta bianca.
Le lezioni finirono e tornai alla moto.
"Ehy Payne, brutto stronzo.."-mi voltai di scatto e la faccia di O'Donnel  mi si piazzó davanti.
"Non pensare di avere la meglio sulla mia ragazza"- faceva il minaccioso.
"Senti O'Donnel non rompermi il cazzo o.."-la voce mi mancò  quando vidi il dolce sorriso della rossa.
"O?"-disse il moro.
Non lo considerai e alzai il braccio per salutarla. Lei ripeté  il gesto e mi salutó. Il moro si voltò  e sul volto di Emily comparve un sorriso stupendo. Una sensazione nuova mi bruciò  il petto. Con me aveva sorriso così solo quando eravamo piccoli. Lo odio.
Si avvicinò con una corsetta.
"Ragazzi che bello vedervi"-disse con il fiatone. Appoggiò  la mano sul mio braccio. Il bruciore che sentivo nel petto scomparve al suo tocco.
"Che fai dopo Emy?"-disse O'Donnel.
"Devo studiare fino a tardi oggi mi spiace"-disse,mi guardò  e sorrise-"Ci vediamo ragazzi"-e se ne andò senza aggiungere altro.
La guardai allontanarsi pensando al motivo del suo sorriso.
Senza preavviso un pugno da parte di Sean mi fece barcollare. Mi girai verso il suo volto massaggiando la guancia. La sua espressione passò da incazzata a intimidita.
"Vattene O'Donnel"-ringhiai. Lui seguì  il mio consiglio è si allontanò.
Mi appoggiai alla moto e accesi la seconda sigaretta della giornata. Non fumavo due sigarette in una sola giornata da una vita.
Tornai a casa e mi preparai il borsone per poi andare in palestra.
C'era di nuovo il ragazzo secco della settimana prima.
Mickey mi afferrò  per un braccio.
"Hanno chiamato anche quello"-fece cenno al ragazzo incappucciato-"è  nella tua stessa categoria"-sussurrò.
Sorrisi divertito, quel tale sarebbe uscito al primo incontro.
"Ehy è  il mio turno secchetto! Ora te la vedi con me"-scivolai  sotto le corde e mi alzai saltellando.  Non vedevo la sua faccia,era coperta dal cappuccio tanto da non mostrare i suoi occhi.
Non proferí parola e si limitò  ad alzare i pugni.
Non si muoveva perciò  dovetti attaccare io.
Schivó il mio pugno,ma non rispose al mio attacco. Era veloce, ma lo avevo immaginato data la stazza fisica.
Tirai un altro pugno e schivó  pure questo.
"Stecchetto combatti!"-gli urlai contro. Mi stavo innervosendo. Non si mosse neanche al mio urlo.
"Hai paura? Sei una femminuccia!"-lo derisi scaraventandomi sopra di lui e tempestandolo di pugni nello stomaco; ma dopo il primo pugni che sferrai mi trovai addosso i suoi guantoni. Un pugno dopo l'altro mi allontanai  ansimando.
Un leggero dolore allo stomaco mi fece salire l'adrenalina necessaria per riprovare a metterlo al tappeto.
Al secondo pugno mugugnó  qualcosa e mise le braccia davanti per parare i miei colpi. Fu veloce a colpirmi  mentre tiravo un altro pugno verso il suo fianco. Un altro  arrivò  poco dopo sul mio basso ventre facendomi barcollare. Tornai velocemente  in guardia,ma fui colpito un'altra volta sulla mascella. Girai la testa e fissai Mikey  che ci stava guardando. Era preoccupato ma non per lui,per me.
Se avessi perso sarei stato umiliato a vita da un secchetto.
Tirai pugni a raffica contro  il suo ventre fin quando lui non disse qualcosa-"fermo!"-ansimó-"fermati per favore".
Mi fermai senza sapere il motivo. Avrei potuto farlo cadere per terra senza pensarci due volte, ma invece di ricominciare a colpirlo mi allontanai.
Lui alzò  le corde e scese dal ring.
Io rimasi lì, ansimante, incapace di capire cosa fosse appena successo.
Prese  il borsone e andò  verso la porta,la aprì  e uscì  senza voltarsi.
Lo guardai andarsene con la testa bassa. Non aveva paura era solo..spaventato? O dempralizzato? Non lo capivo,ma una cosa l'avevo capita:avevo esagerato.
Senza neanche accorgermene ero  sceso dal ring e lo stavo seguendo, ma qualcosa mi fermò come se fossi impigliato in un albero. Mi voltai  e vidi Greg che mi teneva il braccio.
"Se l'è  meritato"-disse. Gli occhi fissi su di me. Lo guardai con gli occhi spalancati. Schiusi leggermente la bocca per parlare, ma dalle mie labbra  non uscì un verso. Ero fermo, immobile, senza voce, freddo. Ero diventato un vegetale. Non mi capacitavo ancora di quello che avevo fatto. Molti mi avevano pregato di fermarmi e erano poche le volte in cui li avevo ascoltati, anzi non c'era una volta in cui io li avessi ascoltati, ma quel ragazzo. Dovevo scusarmi. Strappai  il braccio dalla sua presa e mi voltai correndo fuori dalla porta. Non c'era. Se ne era andato. Mi guardai attorno per parecchio ma lui non c'era. Rientrai con la testa bassa e andai verso gli spogliatoi.

L'acqua della doccia era calda. Avevi in mente ancora quel ragazzo di cui nessuno sapeva il nome. Lo avevo pestato per bene, ma non ne andavo fiero come succedeva di solito.
Fissai  per terra per tutto il tempo. Mi insaponavo i capelli quando entrò qualcuno.
"Payne! Payne!"-era Greg.
Non risposi, mi limiti a tossire per far capire che c'ero.
"Ti vuole Michael"- urlò. Prima di chiudere la porta disse-"bell'incontro". La porta si chiuse e una risata mi fece venire i brividi. Si stava divertendo lo stronzo, aveva visto il terrore nei miei occhi e ne gioiva.
La porta si aprì  di nuovo.
"Liam,amico sto per chiudere..oggi niente lezione, devi riposare".
Non risposi. Uscii dalla doccia con una salvietta alla vita e tornai nei camerini. Mi cambiai e uscii dalla palestra dopo aver salutato Mikey. Misi il cappuccio sulla testa e presi la moto. Non sarei tornato a casa. Volevo vedere Emily.
Arrivai presto alla sua stanza e bussai. T mi aprì  la porta e mi guardò  per qualche minuto.  Alzai un sopracciglio. Che stava aspettando?
"Un secondo"-disse. Chiuse la porta e poco dopo la riaprii. "Sta dormendo"-sussurrò.
"Posso vederla?"- lei mi guardò  e poi aprì  la porta. Il buoi di quella camera mi inglobó. Mi avvicinai al letto dove la figura buia di quella bellissima ragazza era disteso. Mi avvicinai e le baciai la guancia, respirando il suo dolce profumo. Non erano rose, ma era buonissimo.
"Buonanotte  piccola".
Tornai sulla porta e ringraziai T, portandomi a fatica alla moto. Accesi una sigaretta e aspirai. I dolori continui allo stomaco, dovuti ai pugni ricevuti e al senso di colpa, svanirono per qualche istante.
Tornai a casa e non trovai Niall. Un biglietto appeso sul frigo con una calamita diceva ' Sono andato alla festa del bar con Jack, non farò troppo tardi'.
Risi e aprii il frigo prendendo la birra che avevamo comprato qualche giorno prima.
Mi addormentai sul divano con la televisione accesa e la birra vuota in una mano.

*SPAZIO JAMES *
HELLO GUYS, come va?
Tra un paio di capitoli  non farò  più  questo spazio e non metterò  nemmeno più le foto. La mia storia diventerà  un piccolo libro da leggere quando non si ha niente da fare hahahaha

BOXE |LIAM PAYNE|Where stories live. Discover now