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La piccola figura di EJ si fermò a pochi centimetri da me. Il suo volto era basso,giocherellava con le sue dita e non osava alzare lo sguardo ,fisso sulle sue converse. Aveva paura.
"Ciao"-sussurrò a testa bassa.
"Che ci fai con lui..ha provato a farti male e tu ci esci di nuovo?"-il mio tono leggermente irritato.
"Liam mi ha chiesto di uscire all'inizio della settimana"
"Potevi dirgli di no"-soffiai.
"No..mi sono presa un impegno e.."
"Con uno che ti ha quasi stuprata"
Il suo viso si alzò di scatto verso il mio. I suoi occhi erano spalancati,fissi su di me. Avevo alzato la voce e non me ne ero accorto.
"Scusa, è che ho paura per te"-tentai di prenderle la mano ma si scostó allontanandosi di qualche passo.
L'avevo spaventata.
"Tu non sai quello che è successo"
"Io so che sei in pericolo"
"No. Se sono con te sono in pericolo. Ti ho visto picchiare Sean"
"EJ io ti stavo difendendo! Lui ti stava facendo del male! Sono corso da te per difenderti!"
"Lo hai quasi ucciso di pugni! Hai visto come lo hai conciato!"
"Lui non deve toccarti, non sei sua"- dissi a denti stretti, chiudendo le mani a pugno. Non capiva che O'Donnel era pericoloso.
"Ha provato a farlo una volta,chi ti dice che non ci riproverá"
"Io mi fido di lui"-i suoi occhi erano fissi sui miei. Credeva ad ogni parola che diceva. Distolsi lo sguardo e vidi la figura a braccia conserte che su stava avvicinando. Riabbassai lo sguardo su di lei.
"Sta arrivando il tuo fidanzato. Questa volta non chiamarmi. Voglio dimenticarti."
La superai, lasciandola a bocca aperta. Arrivai al furgoncino di Mikey e salii,chidendo la portiera con un tonfo. Michael mi guardò stupito. Una lacrima mi pizzicó la guancia. Me l'asciugai con il dorso della mano.
"Parti"-dissi guardando fisso davanti a me.
"Sei sicuro di quello che fai?"
"Parti cazzo"-picchiai un pugno contro il cruscotto.
Dal finestrino si sentivano le urla di Emily che mi chiedeva di fermarmi.
Mikey partì e si buttò in strada. Non sapevo dove si trovava questo pud ma sapevo che avrei dovuto bere parecchio per dimenticare tutto quanto.
Arrivammo qualche minuto dopo, il tragitto era stato silenzioso. Sapevo perfettamente cosa stava pensando il ragazzo al mio fianco. E forse era vero. Ero così sconvolto e ferito perché lei mi piaceva. Lei mi piaceva.
La mia mente vagó per qualche istante. La luce verde fluo della scritta Madness illuminava la strada scura e la porta blu. La figura alta del buttafuori era in controluce, la faccia buia.
Mic mi toccò con il gomito. Mi voltai fissandolo prima che lui iniziasse a parlare-" Andiamo..devi bere!"
Stava sorridendo. Si sarebbe unito a me.
"Ma la macchina? "
"Stai tranquillo. Solo sicuro che se mi ubriacheró non tornerò a casa in macchina"
Sorrisi aprendo la portiera e uscendo dal furgoncino,lui mi seguì a ruota.
Arrivammo davanti alla porta, nessuna fila, niente gente che usciva di corsa per rimettere l'anima. Era davvero sconosciuto.
"Documenti"- la voce roca del buttafuori mi ricordò la voce di qualcuno.
"Dom,amico, come te la passi?"
"Mic?"
"Proprio io"-rise il moro.
"Oddio Mic quanto tempo!"-lo abbracciò tirandogli qualche pacca sulla spalla.
"Dom questo è Liam, te lo ricordi? Era solo un bambino quando ha iniziato"-rise prendendomi in giro.
"Aspetta tu eri il pupillo della palestra...Dominik Doson"-lo indicai ricordando i vecchi tempi di quando ero un bambino e mia madre mi mandò a fare corsi per calmare la rabbia. A quei corsi avevo incontrato Michael,il figlio del proprietario, e sempre lì mi ricordavo la giovane figura di Dom che mandava al tappeto una persona dopo l'altra.
"Liam...Liam...ah si la piccola macchina da guerra! Come va? Ti sei calmato o tiri ancora pugni a destra e a manca?"-rise.
"È il nuovo pupillo della palestra"-disse lui prima di me. Io sorrisi beffardo.
Dom rise, quel suono metteva terrore tanto era profondo.
"Entrate ragazzi"-disse aprendo la pesante porta di ferro.
"Grazie amico!"-Mikey gli diede una pacca sulla spalla.
Seguii il moro nel locale. La musica assordante mi pervase appena la porta dietro di noi si chiuse con un tonfo.
La pista da ballo era gremita di gente. Il locale era enorme. Andammo al bancone e ci sedemmo sugli ultimi sgabelli rimasti.
"Tesoro,scusa. Ehy piccola come te la passi?"
"Non sono la tua ragazza e tu non sei un cliente abituale quindi non chiamarmi in quel modo"-disse la barista girata di spalle con tono duro.
Poi ci guardò e il suo viso si addolcí.
"Mikey ,tesoro, scusa con tutto questo chiasso non ho riconosciuto la tua voce"-si avvicinò  e afferrò  la maglietta di Mic e lo tirò  a sé.  Un fugace bacio venne scambiato tra loro.
"Due birre piccola, perfavore"-disse lui ancora vicino alle sue labbra.
Lei lo lasciò  con un sorriso dolce sulle labbra e prese due birre da sotto il banco.
"Non me la presenti?"-chiesi ridacchiando, mentre afferravo la bottiglia fredda.
"Lei è Grace Rose Kellet, la mia ragazza da più  o meno due mesi"-sorrise lui guardando la bionda con le punte colorate. Lei gli sorrise felice di rivederlo.
" È  la Gracy di cui ho sentito tanto  parlare?"-urlai  per sovrastare la musica. Le sue guance si tinsero di rosso. Io risi divertito da quella scena. Parlammo parecchio di come avevano iniziato a frequentarsi. Michael era arrivato a questo locale e Dom gli aveva presentato tutti quelli che ci lavoravano. Era stato come se cupido gli avesse colpito il cuore con una freccia. La cosa più  smielata del mondo. E lui era stato ancora più  smielato le sere seguenti. Gli portava una rosa ogni giorno e restava li tutta la notte fino alla chiusura. Iniziò  a portarla a casa. Dopo cento rose che gli aveva regalato,era arrivato senza nulla. Lei lo guardò e si intristí quando non vide la rosa. Lui le disse una delle frasi più  schidosamente dolci che si possano immaginare ovvero :"Stanotte ti regalo il mio cuore". Con quella frase la conquistò e si misero insieme.
Bevvi l'ultimo sorso dalla  terza bottiglia e ordinai la quarta.
"Ho li diabete dopo questa storia"-dissi ridendo. Non credevo Michael fosse così  sdolcinato.

Dopo un ora ero a un totale di 16 birre,3 wiskhy e un paio di super alcolici del locale.
"Andiamo a ballare amico"-gli tirai un pugnetto sulla spalla ridacchiando. Mi alzai dallo sgabello e mi diressi barcollando verso la pista. C'erano un sacco di ragazze sulla pista, molte vestite con top, gonne corte e tacchi alti. Quelle facili diciamo. Mi infilai tra i corpi sudati delle persone che si scuotevano a ritmo di musica.
Trovai una bionda di spalle e mi avvicinai afferrandole i fianchi e tirandola contro di me. Il suo fondoschiena si appoggiò  al mio bacino e le sue braccia si legarono al mio collo. La sua testa si appoggiò  alla mia spalla. Un sorriso beffardo comparí sul viso della ragazza quando mi riconobbe.
"Ciao tesoro"-la voce di Rosaly entro nei miei timpani per qualche istante. Subito un brivido scese lungo la mia schiena. Quella ragazza era una macchina del sesso. 'Ottima scelta Liam'

*SPAZIO JAMES *
HELLO GUYS!
Piccoli panda buonsalve!  Come ve la passate?
Altro nuovo capitolo super swash!!
OK basta non entriamo troppo nel trash. Allora nuovo capitolo, nuove scoperte, e un futuro capitolo pieno di divertimento e....Niente spoiler pregoo!!!
Vi ringrazio un sacco per i 650 che leggono la mia storia e spero che la consiglierete a gente che conoscete :)
Grazia grazia piccoli pandacorni arcobaleno e un bacione puccioso ♡
~James xx~

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