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"Non devi preoccuparti di questo. Sono felice di essere qui l'ultimo giorno dell'anno"
'È  felice di stare qui? Vuol dire che è felice di essere qui con me?'
Una voce ovattata tentò di richiamarmi all'attenzione e una mano passò davanti alla mia faccia. Sbattei un attimo le palpebre e vidi il suo sorriso divertito.
"Come?"-sussurrai.
"Non mi rispondevi più, a che pensavi"-rise teneramente.
'A te ovviamente'
"Ehm, nulla. Sono felice tu sia qui"
Si avvicinò a me e mi baciò la guancia provocandomi un brivido piacevole lungo tutto il corpo.
Le sorrisi e i miei occhi caddero sulle sue labbra piene e invitanti.
Eravamo a pochi centimetri l'uno dall'altra e i nostri respiri già si mescolavano. Sorrise teneramente e mi diede un bacio sulla punta del naso.
"Dai"-esclamai strizzando gli occhi-"lo fa pure mia madre"- mi pulii il naso umido con il palmo della mano.
Lei rise divertita. In quel momento mi sentivo in uno di quei film romanici con una musica di sottofondo e la sua risata ripetuta all'infinito. La sua bellissima risata, impossibile non sorridere sentendola.
"Adoro la tua risata"-dissi a bassa voce con un sorriso dolce.
Mi guadó finendo di ridere-" ne sono felice"
Poi si avvicinò nuovamente a me e si appoggiò al mio petto. Istintivamente la mia mano si avvicinò al suo capo, esitai un attimo prima di accarezzarle i capelli.
Ero felice, lei era felice, tutto quello che era successo quando se n'era andata per l'Italia era scomparso, tutte le sere da ubriaco, la depressione continua, tutto volato via. Lei era con me, sul mio petto in silenzio. Ed era stupenda. Perfetta, semplicemente perfetta.
Ci mise poco ad addormentarsi, probabilmente era stanca per il viaggio, ma vederla dormire sul mio petto mi rese ancora più  felice. Entrarono dalla porta diversi infermieri chiedendomi sottovoce se stessi bene, io annuivo  e chiedevo di rimanere solo con lei. L'avevo guardata per tutto il pomeriggio.
Alle 6 di sera un infermiera entrò con il carrello per la cena. Avrei dovuto svegliarla purtroppo.
"EJ"- la scossi leggermente. Lei mugugnó qualcosa ma non si svegliò. Risi sottovoce e le accarezzai la guancia-"Emily, piccola, è ora di svegliarsi"
Aprì leggermente gli occhi-"perchè? Stai bene?"
"Magnificamente. È  ora di cena"
"Oh"-si alzò piano sfregandosi l' occhio con un pugno.
"Per quando ho dormito?"
"Non importa, sei stata qui con me. Mi basta questo"-sorrisi, voltandomi poi verso l'infermiera che posava il vassoio sul tavolino. La ringraziai, lei sorrise in risposta e lasciò una ciotola in più.
"Non mangio così tanto"-risi.
"Questo è per lei, non per te. L'orario di visite dovrebbe essere finito ma oggi abbiamo deciso di fare un eccezione per la tua ragazza"
"Em lei.."
"Grazie"-mi interruppe EJ sorridendo. L'infermiera uscì dalla stanza.
"Perché mi hai interrotto? Pensano che tu sia la mia ragazza, ma stai uscendo con O'Donnel"-ero confuso.
"L'ho scaricato. O'Donnel può andare a farsi fottere. E poi anche se loro credono che io sia la tua ragazza che c'è di male?"
'Che ci credo anche io'
"Tanto tra una settimana sarai fuori da qui e non vedrai più nessuna delle persone che lavorano qui"-sorrise prendendo il suo piatto e una forchetta, iniziando poi a mangiare.
"Mi farai impazzire lo sai?"-sorrisi. Ero tornato in quello stato di leggerezza e serenità.
Mangiammo, guardammo la tv, parlammo. A mezzanotte mi diede un bacio sulla guancia.
"Buon anno Liam"-mi sussurrò all'orecchio.
La guardai e mi avvicinai a lei, le nostre labbra erano a pochi centimetri.
"Buon anno EJ"-dissi spostandomi e dandole un dolce bacio sull'angolo della bocca.
I suoi occhi si chiusero e trattenne il fiato. Lo desiderava quanto me. Mi riposizionai a pochi centimetri dalle sue labbra schiuse, in attesa di quel momento.
Chiusi gli occhi avvicinandomi ancora di più, ci sarebbe voluto soltanto un altro secondo da soli per coronare il desiderio di entrambi, ma esattamente in quell'istante Niall, T,Lou e Harry entrarono urlando e ridendo.
EJ si spostò da quella posizione,aprii gli occhi e la vidi arrossire. Mise le mani sulla faccia cercando di nascondersi per l'imbarazzo. Sorrisi, ero arrabbiato per quella interruzione ma vederla così mi fece calmare.
"Buon anno, buon anno, buon anno"-urlò Harry tirando un paio di pacche sulla spalla a Niall, che rideva abbracciato a Tris. I due si diedero un dolce bacio mentre tutti li guardavamo. L'unica che non lo sapeva era Emily che spalancò la bocca.
"Scusami Beatris! Tu stai insieme a lui e non me lo hai detto?"
Risero tutti compresa la coppia.
"È successo"-disse l'amica sorridendo al biondo.
"Direi f.."-le afferrai il braccio e lei mi guardò confusa. Scossi la testa con un sorriso, capì e non finì la frase.
"E vuoi due allora?"
"Noi cosa?"-guardai il moretto che teneva sottobraccio l'amico ubriaco.
"Vi abbiamo visti, vi siete baciati"-sbiascicó l'altro.
EJ arrossí violentemente.
"Noi..noi non ci siamo baciati"-risi nervoso io.
"Perché  non lo fate ora?"-disse la mora abbracciando mio cugino. Lui le bisbiglió qualcosa e lei lo guardò perplessa.
Dopo qualche istante iniziarono a vociferare e il caos tornò a regnare.
"Ragazzi!"-urlai io per sovrastare tutte le voci. Mi fissarono in attesa che continuassi.
"Sono un po' stanco. Non voglio cacciarvi sia chiaro ma a meno che voi non abbiate una birra per me e lei, vi chiedo di lasciarmi riposare"-risi.
"Ci abbiamo provato a portarvene una ma non ci hanno fatto entrare"- rise il riccio sbiascicando.
"Io posso stare qui?"-mi guardò Emily.
"Riposa, sei stata qui tutto il giorno"-le sorrisi.
"Sto qui io, non mi rilasciano fino a domani"-intervenne Niall vedendo la faccia triste di EJ-"ti dirò  come sta ogni volta che vorrai"-sorrise.
Lei annuì un po' più serena e uscì con gli amici, voltandosi alla porta e salutandomi con un sorriso.
"Allora?"-disse mio cugino subito dopo che la porta si chiuse.
"Allora cosa?"
"Com'è stato?"
"Te l'ho detto prima non ci siamo baciati"-risi mettendo il braccio sugli occhi.
"Si certo e me lo dici con il sorriso sulla faccia?"
"Si, che c'è  di strano?"
"Che nelle ultime settimane eri perennemente ubriaco e un piagnucolone del cazzo"
"Sei davvero gentile cugino"- risi di nuovo
"Bha io non vi capisco"
"Non sei l'unico"-sospirai e lo guardai voltarsi verso il finestrone-"tu invece?"
"Io cosa?"
"Bhe tu e T state definitivamente insieme o no?"
"Si..si direi di si..Harold non sembra averla presa male dopo essersi scolato 15 birre"-rise preoccupato.
"Tranquillo. È  solo preoccupato per il suo rapporto con Colton. Mi ha detto che è  il suo migliore amico e hanno litigato dopo la rottura con T"
"Questo non mi rilassa"
"Ehy pensa al lato positivo"
"E quale sarebbe?"- chiese scettico
"Bhe sei amico del riccio, ora hai una ragazza stupenda per cui hai perso la testa e hai solo un braccio rotto"-risi nuovamente. Le costole facevano male ma era un dolore sopportabile.
"Sono felice che tu sia vivo e anche tu ti rimetterai, devi vincere un torneo"
"Già"-risi ripensando alla prima domanda che avevo fatto a Mickey.
Parlammo per parecchio tempo, crollando poi quasi contemporaneamente.
Qualche settimana dopo sarei uscito di lì e avrei affrontato l'ultimo incontro. Il mio avversario? Stecchetto.

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