[Capitolo 30]

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Mara's pov

''Amore'' sento sussurrare per l'ennesima volta. 

Apro gli occhi lentamente e mugugno qualcosa di incomprensibile.

''Alzati,hai mezz'ora per prepararti'' dice David sorridendo prima di lasciarmi un bacio sulle labbra.

Sbuffo, e corro su in camera a scegliere qualcosa da mettermi. Opto per un paio di leggins comodi, simili ai jeans, e una felpa non molto pesante. 

Mi precipito in bagno e mi immergo sotto il getto d'acqua calda. Una sensazione piacevole si impossessa del mio corpo e non posso far altro che rilassarmi. 

Circa 15 minuti dopo sono pronta. 

Scendo in cucina e trovo David intento a fare colazione. Mi sorride dolcemente e ricambio. 

''Roby e Justin?'' chiedo.

''Sono già andati a scuola'' risponde tranquillamente. 

Annuisco e, porto la tazza di latte alle labbra. Dopo alcuni sorsi, afferro lo zaino poggiato sul divano e incito David a uscire di casa. Chiudo la porta alle mie spalle, e afferro la mano del mio ragazzo, che fa incrociare le nostre dita. 

(...)

''Finalmente domani si parte'' esclama una Roby fin troppo emozionata. 

Ridacchio scuotendo la testa.

''Cosa fai di bello questo pomeriggio?'' chiede subito dopo.

''Preparo le valigie,penso tu?''rispondo. 

''Idem'' dice ''dev'essere tutto perfetto'' continua.

Annuisco,e mi saluta con un abbraccio prima di sparire e urlare ''A domani''

Decido così,di incamminarmi verso casa. 

(...)

Sbuffo per quella che sarà l'ennesima volta nell'arco di un'ora.

La mia camera è un casino totale. Vestiti sparsi sul letto, mal ripiegati dentro l'armadio, sulla scrivania e due valigie aperte, poggiate a terra. 

Ne prendo una e la poggio sul mio letto. Comincio a scegliere dei vestiti per poi piegarli e metterli in valigia. Opto per tre paia di jeans a sigaretta, tra cui un paio con degli strappi sulle ginocchia, due paia di leggins neri e un paio di magliette e felpe miste. 

Chiudo la valigia e la poggio a terra,vicino alla porta, prima di prendere anche l'altra e fare la stessa cosa con la roba rimanente. 

Ci metto dentro l'intimo, le scarpe, i miei gioielli, qualche profumo e infine, i miei adorati trucchi. 

Finisco di preparare tutto e cerco di rimettere a posto la mia camera, che, con mio stupore, dopo 30 minuti è ritornata alla perfezione, come se io non ci avessi mai messo piede. 

(...)

Sono le 20.00 e sinceramente comincio ad avere fame. Decido di mettermi ai fornelli, e preparo una torta salata con la pasta sfoglia, ripiena di ricotta e prosciutto. La metto in forno, e imposto il timer a 20 minuti. 

Soddisfatta del mio lavoro, torno in salotto e mi sdraio sul divano. 

La paura si impossessa di me, non appena sento un rumore proveniente dalla serratura del portone principale. Nessuno ha la chiave di casa, a parte me, i miei genitori che sono in vacanza, e Mirko, che è in vacanza con la sua ragazza. 

La porta si apre di scatto e mi trattengo dall'urlare ''Aiuto'', in modo che qualcuno mi salvi di chiunque sia entrato da quella benedetta porta. 

''Mirko'' urlo correndo verso di lui. 

''Sorellina mia'' risponde prendendomi al volo. 

''Dio, mi hai fatto spaventare, potevi avvisare'' dico con il cuore che batte ad una velocità fuori dal normale. 

Lo sento ridere mentre mi mette giù.

''Non sarebbe stata una sorpresa poi'' dice sorridendo. 

Il click del forno, mi fa correre in cucina. Estraggo dal forno la mia torta,e la ripongo su un piatto prima di metterla sul tavolo.

Mirko entra in cucina, e si inumidisce le labbra prima di farmi i complimenti.

Rido e iniziamo a mangiare.

(...)

Sono sul letto, la serata è passata in fretta, e sono contenta che Mirko sia tornato,anche se  domani si parte. La Spagna mi attende. 

Le palpebre si fanno pesanti e subito dopo cado in un sonno profondo.




Il segreto che mi ha uccisa (In Revisione)Waar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu