12

220 16 3
                                    

Justin's POV.

Non sarei mai stato in grado di gettarmi in una giungla infestata di creature mostruose. Non sarei mai stato in grado di seguire le tracce degli penumatici della squadra di soccorso fino al cuore dell'isola. Non sarei mai stato in grado di mantenere il controllo di me stesso alla vista di decine di cadaveri fatti a pezzi davanti ai miei occhi.

Non ne sarei mai stato in grado, prima di quel giorno.

Perdere Taylor sarebbe stato qualcosa che non avrei mai sopportato, e questo mi diede la forza necessaria ad andare avanti nella mia ricerca.

Alla fine della scia di tracce lasciata dagli pneumatici, trovai la squadra di soccorso. O almeno, quello che ne restava. I loro corpi erano stati lacerati ed ora erano sparpagliati tra gli alberi, e supposi che il solo in grado a fare una cosa del genere fosse l'animale che ci aveva aggrediti nella girosfera. L'aria era impregnata dall'odore di sangue e, per quanto fossi ignorante in fatto di dinosauri, sapevo che questo avrebbe attirato molte bestie interessate al banchetto.

Ignorando la sensazione di vomito nella mia gola, scesi dalla moto e mi avvicinai ad uno dei cadaveri. L'odore del sangue e di carne semi-putrefatta mi costrinse a coprirmi il naso e la bocca con una mano. Presi dalle mani prive di vita dell'uomo ai miei piedi un fucile e tornai in sella, fingendo di non aver visto il sangue e la carne strappata dal corpo del povero uomo così da non finire per avere un vero e proprio attacco di panico. Notai, poco dopo essere ripartito, la jeep che io e Taylor avevamo recuperato per scappare, schiantata contro un albero. Per pochi metri la squadra di soccorso non era riuscita a raggiungerla.

I fari della moto illuminarono la parte frontale dell'auto, completamente accartocciata contro il legno solido. Gli sportelli erano saltati via, e la parte del passeggero era sporca di sangue, quello di Taylor, ma mi rifiutavo di credere che lei non ci fosse più. Anche io, in quell'incidente, mi ero ferito e avevo sanguinato, ma ora ero lì, in sella ad una moto rubata, in una foresta buia, un fucile coperto dal sangue del cadavere a cui l'avevo preso appeso alla spalla e la forte convinzione di riuscire a salvare me e la donna che amavo.

Con sangue freddo, seguii le tracce che qualche animale aveva lasciato intorno all'auto, illuminandomi la via con i fari della moto. Ad ogni metro che percorrevo non facevo che ripetermi che proprio alle mie spalle poteva trovarsi il mostro che aveva sterminato quelle persone, ma quello che mi spaventava davvero era il fatto che, da un momento all'altro, avrei potuto ritrovare Taylor. Morta. In quel caso non avrei esitato a consegnarmi alle fauci di qualche dinosauro.

Sorprendentemente, quelle tracce mi portarono ad un posto che conoscevo ormai bene: il vecchio parco.

Scesi dalla moto senza preoccuparmi di spegnerla, e quando sotto i miei piedi non ci fu più fango ma un pavimento, fu chiaro riconoscere le macchie di sangue. Strinsi tra le mani il fucile, anche se non avevo idea di come andasse usato, e presi un profondo respiro. Non ero pronto a quello che avrei trovato. Non ero pronto a vedere il mio mondo crollare.

- Taylor? -

Chiamai ad alta voce. Deglutii quando tutto ciò che tornò indietro fu il mio eco. Costrinsi me stesso a seguire le tracce di sangue senza strapparmi la carne a mani nude. Le mie ginocchia tremavano, e il mio dito indice era già premuto sul grilletto dell'arma.

- c'è nessuno? -

Chiamai di nuovo, più forte, mentre quelle tracce mi portavano alla porta socchiusa dell'ala ristorante. Rimasi a fissare quella porta, immobile. Sapevo, dentro di me, che lei era lì dietro. Non poteva essere da nessun'altra parte. Strinsi il mio labbro inferiore tra i denti così forte da farmi male, mentre il magone che avevo in gola non sembrava avere intenzione di andare giù.

jurassic world. ✩ jdb & tasWo Geschichten leben. Entdecke jetzt