epilogo

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due mesi dopo.

Justin's POV.

Busso con cautela alla porta di legno davanti a me, e appena sento un "avanti" in risposta, entro nella stanza.

- Jay! -

Taylor è seduta sulla sedia rotante della sua cameretta, un paio di occhiali da vista posati sul naso, e appena mi vede il suo viso si illumina. Sorrido anche io, automaticamente, come se non la vedessi da secoli. In realtà, siamo stati insieme anche ieri.

- ciao, piccola. -

Vado immediatamente a stampare un bacio sulle sue labbra. Sì, ci siamo visti anche ieri, e l'altro ieri, e ogni giorno da quando ci conosciamo.. Ma mi era mancata.

- chi ti ha fatto entrare? -

- tuo padre, era di sotto sul vialetto. -

Per questo non ho avuto bisogno di suonare il campanello. Lei non deve essersi accorta di niente.

- che stai facendo? -

Le chiedo curioso, vedendo il suo pc acceso sulla scrivania e una miriade di fotografie sparse in giro.

- sai quella spedizione a Jurassic World? Hanno recuperato gli oggetti che i turisti avevano lasciato in hotel, c'era anche la mia macchina fotografica. Sto stampando le foto che abbiamo scattato. -

Già. Jurassic World. Un gruppo di militari, recentemente, è tornato ad Isla Nublar per recuperare tutto ciò che poteva essere salvato e che, nella fuga, era stato lasciato lì.

Sento la gola seccarsi solo a pensare a quel posto e a quello che ci ha fatto, al dolore che ci ha portato, alla gente che non ora c'è più.

Posso percepire lo sguardo crucciato di Taylor addosso, che mi guarda dal basso. E' stato difficile per entrambi.

Mi prende una mano e la porta sulla sua bocca per baciarla, e si sforza di sorridermi. Almeno ho lei adesso.

- ci sono un sacco di foto carine, guarda. -

Dice lei, e so che sta cercando di distrarmi. Mi siedo sul suo letto, proprio di fianco a lei, e prendo in mano le fotografie sparse sul suo tavolo. Ha ragione, ce ne sono tante carine. Da quando siamo partiti ed eravamo sul traghetto, abbracciati e a fare gli idioti, a quando eravamo già al parco. Ridacchio tra me e me, mentre continuo a sfogliarle. Dopotutto, è stata una bella vacanza, prima che.. Ugh.

C'è una foto di me e lei al giardino dei piccoli giganti buoni. Impallidisco solo a vederla. Mi ricordo quel momento. L'ho scattata io questa foto, sorridiamo e siamo vicini, e sullo sfondo si vedono i piccoli di dinosauro, ma dentro, in quel momento, facevamo tutto meno che sorridere. La notte prima avevamo litigato, ed io l'avevo trattata così male. Avevo bevuto, e l'avevo quasi..

- Justin.. -

Rialzo gli occhi su di lei. Sa perfettamente a cosa sto pensando, lo sa sempre. Prende le fotografie dalle mie mani e le mette via, ma il mio sguardo rimane cupo. So che mi ha perdonato e che adesso sta bene, ma.. Ma le ho fatto del male. Non credo che sarò mai in grado di perdonare me stesso, anche se lei lo ha già fatto.

- vieni qui. -

Sussurro, indicando il letto su cui sono seduto. La aiuto ad alzarsi dalla sedia e la porto a cavallo delle mie gambe. Non perde neanche un secondo per incollare le sue labbra sulle mie, mentre avvolge le braccia intorno al mio collo. Indossa solo un vestitino, e in questa posizione una gran parte del suo corpo è ben esposta ai miei occhi.

jurassic world. ✩ jdb & tasWhere stories live. Discover now