18

5.4K 294 40
                                    

La cosa peggiore è che ho pure confessato tutto, per nulla!

Resto a rigirarmi nel letto tutto il pomeriggio, tra la rabbia e la tristezza.

Non posso andare avanti così.

Decido di uscire a fare due passi.

Con la musica nelle orecchie perdo la concezione del tempo e dello spazio.

Mi blocco di fronte ad una macchina bianca, percheggiata male accanto al marciapiede.

Mi blocco perché quella macchina la riconosco: è l'auto di Shane.

Mi guardo intorno e riconosco la sua casa sul vialetto di fronte.

Resto immobile qualche secondo e mi balena per la testa l'idea di bussare alla sua porta.

Ma poi cosa gli direi? Chi mi credo di essere.

Resto piazzato di fronte a quella casa per diversi minuti, nonostante abbia già deciso di non fare questa assurdità.

Però c'è qualcosa che mi tiene bloccato lì. Non riesco ad andarmene, nemmeno quando comincia a piovere e sento le scarpe inzupparsi d'acqua.

Dopo un po', però, la porta si apre.

Shane è lì. In piedi. Fermo. Rabbrividisce nella sua canottiera bianca.

Mi vede.

"Ehi! Cosa diavolo ci fai lì?!" urla.

Si guarda intorno, poi sbuffa.

"Dai, vieni. Entra!" dice poi, facendomi segno con la mano.

Infilo le mani in tasca e mi avvicino piuttosto titubante.

Lui si scosta ed io mi infilo in casa con uno scatto.

"Cosa facevi là fuori?" domanda aggrottando le sopracciglia.

"Avevo bisogno di parlarti" mi decido a dire. I capelli bagnati mi gocciolano sul viso.

Lui continua a guardarmi confuso, ma i suoi occhi confondono me.

Le parole che avevo in testa svaniscono di un colpo. Mi sento la gola secca e mi tremano le mani.

Mi guardo intorno agitato.
Non riesco a fare uscire nessun suono dalla mia bocca.

Chiudo gli occhi e inspiro profondamente, cercando tutto il coraggio che ho in corpo.

Quando li riapro i suoi occhi azzurri mi catturano come calamite.

Senza fermarmi troppo a pensare, o forse per nulla, mi sporgo in avanti afferrando il suo viso tra le mie mani fredde e lascio che le mie labbra si posino un'altra volta sulle sue.

Avevo bisogno di riprovare quella sensazione sulla pelle. Per capire. Per sentire di nuovo qualcosa.

In un primo momento Shane resta immobile, spiazzato.

Poi però le sue mani si posano sui miei fianchi e mi stringe verso di sé.

Le sue labbra, che sono morbide e fresche, si schiudono appena per concedere a entrambi un contatto ancora più profondo.

Mi sembra di perdere la concezione del mio corpo. Sono percorso da brividi e il mio stomaco è sempre più attorcigliato.

Mi ritiro bruscamente e lo spingo via con i palmi delle mani poggiate sul suo petto.

Lui mi guarda confuso.

Io continuo a respirare affannosamente. Mi sto pentendo amaramente di quello che ho appena fatto.

Ho provato cose che non avrei voluto. Gli ho dato segnali che non avrei dovuto. Adesso come faccio a tirarmi indietro?

Lo guardo con gli occhi che mi bruciano e indietreggio fino alla porta. La apro ed esco in fretta, ignorando la sua voce che mi chiama.

Cosa ho combinato?

If They Knew The Pain  [#wattys 2018]Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang