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Nel giro di pochi minuti ci ritroviamo in metro, bagnati come cani, solo noi due..nessun'altro, nient'altro..
Perché non importa se intorno c'è il mondo, io voglio lui..

«Dove stiamo andando?» domando.
«Sh, chiudi gli occhi» dopo essere scesi alla fermata mi copre il volto con le mani e mi guida per qualche metro.
«Eccoci» esclama e scosta le mani dai miei occhi, poggiandole sulle mie spalle.
Di fronte a me si trova il vagone abbandonato, in cui avevo portato Shane il giorno della nostra prima volta..
Sorrido, sognante.
«Il tuo posto, sono sicuro che qui tu ti senta meglio che dentro quelle quattro mura» sussurra.
Solo lui l'ha capito.
Solo lui ha capito che dentro quell'ospedale sto solo peggio.
Solo lui ha capito di cos'ho bisogno per essere di nuovo felice.
Solo lui ha capito che voglio solo lui..
«Il nostro posto» lo correggo.
Mi prende per mano e ci rifugiano nel vagone, sfilandoci immediatamente i vestiti bagnati, e cercando delle coperte.
Vederlo di nuovo in mutande dopo tanto tempo, mi lascia un po' incantato di primo impatto.
Lo guardo, senza staccargli gli occhi di dosso, mentre rovista tra gli scatoloni.
Ha una grazia ammaliante, e poter avere il piacere di guardarlo è un privilegio non da poco.
«Oh, c'è una felpa!» esclama. «Tieni» me la porge, e non posso fare a meno di acconsentire a quella dolcezza.
Lui si avvolge in una coperta e ne lancia un'altra sul letto, dove si stende successivamente.
Mi sdraio accanto a lui e mi accocolo contro il suo petto.
Lui mi stringe, ed è una delle sensazioni più belle del mondo.
Giocherello seguendo i contorni del tatuaggio che porta appena sotto le costole, con la punta delle dita, mentre le sue scorrono sulla mia schiena.
«Che cosa significa?» domando.
Lui sorride «È un ideogramma. Il concetto base è la volontà dell'uomo di essere se stesso, e di vivere la vita senza freni, ed in libertà»
Sorrido e appoggio la testa sul suo petto, stampandoci un bacio sopra, e chiudo gli occhi.
«Shane» lo chiamo.
«Mh?»
«Voglio fare l'amore con te»

Un attimo di silenzio attraversa il vagone.
Vorrei sapere cosa passa per la sua testa in questo momento. Forse non se l'aspettava..o forse non ha voglia..non con me..
Ma la mia mente si rifiuta di ascoltare quest'ultimo pensiero, e mi spinge a stringerlo e a baciargli il collo più volte.
Vorrei chiedergli scusa, fermarmi, ed alzarmi, ma non ci riesco.
Mi ritrovo a cavalcioni su di lui, a riempirlo di baci, ma lui non si muove.
Non ne capisco il motivo e vengo sopraffatto da emozioni confuse tra di loro.
Prendimi, Shane..ti prego
«Ethan, no» mi afferra i polsi e si mette seduto.
I miei occhi si inumidiscono subito, come se con quelle parole avesse fatto scattare un interruttore.
Non capisco..
Faccio così schifo?
Lo so che mi sono distrutto nelle ultime settimane è che sono più brutto che mai ma..
«È perché stai uscendo con quel tipo, lui ti scopa meglio, vero?»
Porto lo sguardo alle mie braccia e riprendo a piangere.
«Non piangere. Non c'entra niente. Quel tipo non singnifica nulla. Ma credo sia meglio evitare..è uno dei tuoi modi di evadere, e io non voglio che ora sia così..non voglio vederti crollare a piangere mentre ti accarezzo perchè nella tua testa stai pensando a tutt'altro»
Molla la presa e guarda altrove.
Me la sono presa tanto, ma sono stato egoista. Non ho messo in conto che forse poteva stare male anche lui, che forse anche lui si sentiva trascurato qualche volta.
«Shane, non me ne frega niente di evadere. Io voglio stare con te, voglio legarmi a te in ogni modo possibile, e per tutto il tempo possibile. Tu sei l'unica cosa importante..» poso le mani sul suo volto. «Ti amo, Shane» le lacrime rigano i volti di entrambi ora, mentre le nostre labbra si scontrano ed i nostri corpi si stringono l'uno all'altro.
«Ti amo da matti» sorrido e gli asciugo le lacrime, riprendendo a baciarlo.
Vederlo piangere è una scena che capita davvero occasionalmente.
Afferra l'orlo della mia felpa trascinandolo in alto, con l'intento di sfilarmela. I miei occhi si illuminano.
Ho freddo, ma è l'ultima cosa di cui mi importa.
Lui afferra un mio braccio, fissandolo, ed in un primo momento mi vergogno tantissimo..e mi da parecchio fastidio il fatto che lo stia fissando come si guarda qualcuno per strada senza una gamba o in sedia a rotelle..ma rimango piacevolmente colpito quando ci posa le labbra sopra, baciando ogni ferita.
Poso una mano tra i suoi capelli e lo tiro verso di me, facendogli posare il volto sulla mia spalla. Lo stringo, e lui a sua volta.
Ho l'impressione che stia piangendo e me lo confermano le lacrime calde che scivolano lungo la mia schiena..
«Non andartene. ti prego..»

If They Knew The Pain  [#wattys 2018]Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon