Capitolo III

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- Allora?? Cecy non ci racconti nulla? - si agita mia madre sporgendosi sul tavolo da pranzo.

- Raccontare cosa? - chiedo confusa.

Sto ancora assimilando tutte le informazioni della giornata perciò non riesco a recepire subito cosa mi sta chiedendo.

- Com'è andato il primo giorno? -

- Oh.. questo! Direi bene! -

- Che sintetica! Nessun dettaglio? -

- Probabilmente è ancora in confusione per il meraviglioso discorso d'apertura anno di Tigre! - ride Lu.

- Adam ha fatto un bel discorso? - sorride papà.

- Ha ottenuto dei risultati stratosferici da quando è entrato alle superiori! - esclama sorpresa mamma.

- È stato un discorso.. animato! - commenta a denti stretti Eli.

- Su Eli! Non voleva farti un dispetto andando a cuore invece di leggere il tuo discorso! -

Quindi l'aveva scritto davvero Elise.

- Era una cerimonia ufficiale, non un'uscita di gruppo! Doveva attenersi al copione! -

- Non era nemmeno una recita! - ribatto infastidita.

Non credevo potesse mai accadere, ma sono d'accordo con ciò che ha detto Adam.

- Urca! Stai forse difendendo Adam?! -

- Lu, sono solo irritata che Elise voglia rendere una farsa la scuola che mamma e papà hanno costruito per farci essere ragazzi normali! -

- Non voglio renderla una farsa, ma non è stato.. -

- Cosa? Consono? Sei troppo quadrata Eli! Sciogliti un poco! - sbuffo.

- Forse Cecily non ti è ancora molto chiara la nostra posizione! Siamo i diretti eredi della corona! -

- Tesoro, ti ho mai dato idea di doverti preoccupare di questo? - chiede con ansia mamma.

- Abbiamo delle responsabilità mamma! -

- Elise.. ciò non toglie che siete ragazzi! Voglio, per quanto possibile, che viviate normalmente! -

Elise si alza dal tavolo e per la prima volta dopo chissà quanto la sua compostezza si rompe.

- Non sono d'accordo, abbiamo comunque un'etichetta da seguire! Se voi volete fare gli spiriti liberi sono affari vostri! Con permesso.. me ne vado nella mia camera! -

E senza lasciar dire qualcosa a qualcuno se ne va dalla stanza.

La mano di papà si poggia rassicurante sulla spalla di mamma.

- Tesoro tranquilla! Dopotutto non possiamo imporle le nostre idee! -

- Ma.. ho paura che così non si divertirà come deve.. è così giovane.. -

- Non tutte sono scapestrate come eri tu! -

- Chris.. non è il momento.. - sospira mamma chiudendo il tentativo di papà per smorzare il malumore.

Dopo pranzo mi avvio alla mia camera sospirando.

Forse ho esagerato.

Però non mi pento di aver detto ciò che penso.

È sempre stato così.

Il mio essere troppo diretta è sempre stato il mio repellente umano.

Alle medie ormai tutti mi evitavano o comunque sopportavano falsamente per questa mia caratteristica.

Il Mio Principe (Im)perfettoWhere stories live. Discover now