Capitolo LXXII

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- Grazie mille per il suo acquisto! Spero che le nostre creazioni vi portino gioia! - sorrido consegnando al cliente il sacchetto col gioiello appena acquistato.

La gioielleria sta andando davvero alla grande.

Speravo di avere una clientela più giovane, ma va bene così.

Il festival culturale è iniziato ieri e come ogni anno viene aperto anche al pubblico.

È fantastico vedere gli studenti di Saga mischiati agli abitanti di Saron.

Detesto l'aura di superiorità che molti allievi emanano nei confronti della gente però non posso farci nulla.

Ci sta sempre gente con la puzza sotto il naso.

Fortunatamente una buona parte ha compreso il vero scopo del festival.

Amalgamarsi al popolo perché siamo tutte persone umane e capire che vuol dire lavorare.

Questo scopo non ha ben raggiunto la mia classe altrimenti non avremo scelto un'oreficeria.

Ciò comporta a non aver clienti comuni o comunque ben pochi.

Perché hanno dovuto scegliere loro i prezzi?

È fastidiosa questa cosa.

Mi consolo col resto della scuola.

Molti hanno aperto stand culinari a prezzi accettabili.

Altri bar con costumi, mostre di arte, noleggio costumi, anche una casa stregata.

C'è davvero vasta scelta.

- Cecy, tra mezz'ora finiamo il turno! Pronta per lo spettacolo? - mi si avvicina Josy.

Mi ghiaccio sul posto.

- Oh.. no, no! Non puoi agitarti ora! Non oggi! - mi afferra per le spalle scuotendomi.

Mi riprendo - Mm.. hai ragione! -

- Brava! Pensa ad Ariette! Non puoi cedere ora! Devi farcela! Hai lavorato fino allo stremo, conosci le battute alla perfezione e sei diventata molto più sciolta! -

- Tranquilla! Combatterò il mio panico da palcoscenico! -

- Cecily, ho sentito che verranno pure i tuoi genitori al festival oggi, è vero? - mi si avvicina Trina, una mia compagna.

Il ricordo della sera precedente, dove i due mi avvertivano che di certo sarebbero venuti a vedermi recitare, torna ad investirmi.

- Trina cavolo! Ero appena riuscita a calmarla! Si, verranno gli zii! - sbuffa Josy cercando di far andare via la ragazza.

- Scusi, vorrei acquistare questo.. - ci si avvicina una donna.

Accidenti.

Non ho il tempo materiale per andare in panico.

Ne ora, ne tanto meno quando sarà l'ora della recita.

Quando poi però arriva la fine del turno non ho nulla ad occupare la mia testa e l'ansia inizia a farsi strada.

- Cecy, perché invece di agitarti non vai a cercare Adam? Ripassate per l'ultima volta le battute prima di fare la prova finale dei costumi! -

Annuisco poco convinta.

Cecily, respira..

Andrà tutto bene.

Andando alla classe di Adam scopro che è uscito dieci minuti fa.

Mandandogli un messaggio mi avverte di essere in direzione del club.

Norman aveva bisogno d'aiuto per predisporre un paio di cose sul palco e ci metterà un pochino.

Il Mio Principe (Im)perfettoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora