V: hug me and shut up

4.1K 285 36
                                    

Lisanna mi guidò, ridendo e scherzando, verso delle scale che portavano al piano desiderato. Quella scuola era piena di corridoi, porte, scale e quant'altro.

Quel labirinto mi fece realizzare che, senza Lisanna, mi sarei di sicuro persa. Fui grata a quell'albina che, elegante, stava camminando davanti a me.

Fissai la sua piccola schiena ed i suoi capelli albini ondeggiare sotto i suoi movimenti, mentre, un leggero dubbio, che decisi di chiarire, infestava la mia mente:

<<Lisanna, scusa la domanda, ma sei per imparentata con Mirajane?>> chiesi, seguendola su per la scalinata.

La mia nuova amica, con una mano che accarezzava il corrimano delle scale, si girò leggermente verso di me, sorridendomi.

<<sì, è mia sorella maggiore>> confessò.

Fu in quel momento che notai la grande somiglianza tra le due, ed il mio dubbio venne chiarito seduta stante. Avevano gli stessi occhi, lo stesso colore di capelli, e pure la fisionomia era molto simile. Mi sentii quasi stupida per aver fatto la domanda.

L'unica differenza tra le due era che Lisanna teneva i capelli corti, mentre Mira molto lunghi, ma sembravano seriamente due gocce d'acqua.

Sorrisi leggermente, imbarazzata.

<<la conosci?>> mi chiese  poi, finendo di percorrere le scale e guidandomi, sicura, verso destra, imboccando un corridoio deserto, segno che tutti gli alunni erano già nelle classi.

<<sì, siamo amiche, faccio parte da poco del suo stesso gruppo>> confessai, timidamente, continuando a guardarmi attorno, curiosa.

Lisanna annuì, capendo la situazione.

<<capisco! Sono tutte delle brave ragazze, e anche simpatiche>> disse, sorridendo sincera.

Le diedi ragione, seguendola fino ad arrivare davanti ad una porta socchiusa.

<<ecco, questa è la tua classe>> mi disse, sorridendo soddisfatta ed indicando l'aula alla nostra destra.

<<grazie mille, davvero, non so come avrei fatto senza di te>> dissi, grata a quella ragazza che, tra centinaia di studenti, si era offerta di aiutarmi.

<<ma figurati, è stato un piacere! Ora io devo scappare, mi aspettano in classe...ci rivedremo di sicuro, anche perché conosci mia sorella. Se hai bisogno di qualcosa la mia classe è la quarta al terzo piano, non esitare a cercarmi!>> disse, gentile, sorridendomi apertamente.

Le sorrisi con gratitudine. Forse la gentilezza era una qualità della famiglia Strauss.

<<grazie ancora!>> dissi, mentre lei mi salutava con la mano e si allontanava da me, facendomi l'occhiolino.

La fissai scomparire dietro ad un angolo, prima di prendere un profondo respiro e fissare l'uscio della mia nuova classe. Ero in ritardo, il primo giorno, e non avevo la più pallida idea di chi fossero i miei compagni, o i miei professori.

Chiusi gli occhi, cercando di farmi forza, e ripetendomi mentalmente di entrare in quella maledetta classe, quando, all'improvviso, la porta non si spalancò del tutto, ed un uomo dai lunghi capelli rossi e barba del medesimo colore, non mi comparì davanti.

Sgranai gli occhi, sobbalzando e fissando, confusa, gli occhi azzurri di quell'uomo misterioso, che, curioso, mi stava fissando da capo a piedi, mettendomi in soggezione.

Rimasi con il fiato sospeso ed il cuore che mi martellava nel petto, fino a quando lui, dopo essersi sistemato la cravatta blu che portava sopra ad una camicia a righe, non mi sorrise apertamente.

|nalu| HurricaneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora