Ten.

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CALUM.

Maia deve seriamente smetterla di chiamarmi 'stupratore', è la prima volta in vita mia, che mi succede di sentirmi in colpa per aver fatto sesso.

Lei era ubriaca, e allora? Tutti sanno che gli ubriachi dicono la verità e sono sicuro che se venisse una seconda volta a letto con me, si ricrederebbe. Insomma, ci sono migliaia di fan che verrebbero a letto con me e lei se la prende. Non la capiró mai, ma devo fare qualcosa per riacquistare la sua fiducia.

«Ashton. Dov'è Maia? Oh, grazie al cielo! Okay, a tra poco» Luke chiude la chiamata e mi guarda.

«Che c'é?» domando.

«Maia è al McDonald con Ash e Mike» sospira di sollievo.

«Okay, vado a prenderla» propongo. Non la lascio di certo con quei due.

«No, tu non ci vai. Vado io» Luke mi punta il dito contro ed io sbuffo. Per quanto ce l'avrà con me?

«Lukey, ma noi dobbiamo andare a fare shopping! Me lo avevi promesso» piagnucola Nicole.

«É vero tesoro.... Scusami ma me ne ero dimenticato» il biondo si passa una mano tra i capelli e poi punta gli occhi su di me «Okay, puoi andare. Ma toccala, e puoi dire addio ai gioielli di famiglia» mi minaccia. Che melodrammatico.

Salto sulla mia Yamaha R1 blu e sfreccio sulle vie di LA. Amo la sensazione che provo quando monto in sella di questo gioiellino. Mi sento libero e potrei dire che è una sensazione che il sesso non ti da.

Quando arrivo al fastfood, l'odore di fritto mi invade le narici e vedo Maia, Michael ed Ashton ridere. È la prima volta che la vedo ridere e sinceramente la preferisco così a quell'espressione perennemente arrabbiata. È come se ce l'avesse col mondo intero.

«Venite qui e neanche mi invitate, che amici di merda» dico quando sono vicino al tavolo e in cambio ricevo un grugnito da parte di Michael che si è messo l'intero cheesburger in bocca, un 'ciao' tra le risate da parte di Ashton e un'occhiataccia da parte di Maia.

«Oh mio Dio! I 5SOS!» Gridano delle voci dietro di me, e quando mi giro, vedo cinque ragazzine che stanno correndo nella nostra direzione. Dopo pochi istanti io e i ragazzi siamo travolti dagli abbracci e dalle foto.

«Tu sei la loro groupie?» chiede una biondina a Maia e lei spalanca la bocca.

«Ma no! Lei è la ragazza di Cal» dice un'altra.

«Ragazze, loro sono solo amici!» un'altra ancora.

«Sentite, io non sono né una groupie, né la ragazza , tantomeno amica, okay?» Maia si alza dal tavolo e punta un dito contro le ragazze. Non ci sa proprio fare.

«Calmati, sorella» esclama nuovamente la bionda e Maia sta per rispondere quando Ashton interviene.

«Ragazze, noi dobbiamo andare. Ci si vede» le saluta il ricciolino e loro emettono un urletto di gioia.

Quando usciamo dal McDonald, Maia sbuffa.

«Ecco, adesso tutte si pensano che io sia la ragazza di questo stupratore» mi indica.

«A questo punto pensano anche che tu sia la nostra groupie» ammicca Ashton e lei gli da una gomitata nello stomaco.

«Vabbé, adesso dobbiamo andare» faccio cenno col capo e lei alza le sopracciglia.

«Mi accompagnano loro, non mi va di fare tre isolati a piedi»

«Veramente andiamo in moto» la correggo ed indico il mio gioiello. Lei sgrana gli occhi quando la vede.

«É-é tua?» balbetta, avvicinandosi ad essa.

«Solo mia» dico orgoglioso.

«Oh mio Dio! Hai una Yamaha R1 e non me lo dici?» urla. Se ne intende di moto? Scrollo le spalle e lei la accarezza. Eh no, sono geloso. «Posso guidarla?» chiede con un sorrisone. NO.

«Negativo» scuoto la testa.

«Smetto di chiamarti stupratore se me la fai guidare» fa un sorrisetto furmo e si porta una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

«Davvero?» chiedo con un sorriso. Smette di chiamarmi stupratore e sicuramente ho una seconda possibilità di scoparmela. Affare fatto.

«Lo giuro!» esclama tutta felice ed io le faccio cenno di salire sulla moto. Scusa piccola mia.

«Vai piano!» dice Ashton per poi salutarci ed andare via insieme a Michael. Sale sulla moto in un modo talmente sensuale che posso sentire il mio amico muoversi nei jeans.

«Ti prego, non uccidermi» supplico non appena mette a moto.

«Tieniti forte!» esclama e parte a razzo sulla strada. Sono costretto a stringermi a lei per non cadere all'indietro. È pazza! È seriamente pazza e la trovo così sexy... Insomma, ha un amore per le moto e le sa anche guidare!
Stare qui, dietro di lei, è meglio di come pensassi. Libertà ed eccitazione allo stato puro.

«Dove vai?» domando, quando vedo che non prende la strada di casa.

«Vicino al mare!» urla lei per poi accellerare.

«Dove hai imparato a guidare così?» chiedo non appena scendo dalla Yamaha.

«Ho una Ducati a casa» scrolla le spalle. Ecco, adesso è diventata ancora più scopabile.

«Sappi che nessuno ha mai guidato il mio gioiellino, oltre al sottoscritto» la informo e lei fa finta di essere sorpresa.

«E come mai mi hai concesso un tale onore?» ci sediamo sulla sabbia e il fruscio del mare mi rilassa subito.

«Hai promesso di non chiamarmi più stupratore»

«Ti piacerebbe»

«Cosa!? Mi hai preso in giro?» le ho fatto guidare il mio amore per niente.

«Sto scherzando, non sono poi così stronza» ridacchia. Appunto del giorno: anche Maia ride.

«Non ne sarei così sicuro» scuoto la testa e lei mi spinge con una spallata.
«Comunque...mi... Mi dispiace per quello che è successo» arrossisco. Sto seriamente chiedendo scusa per aver fatto sesso.

«Mi stai chiedendo scusa o è un'allucinazione? Con questo caldo non si sa mai»

Just sex ||Calum HoodWhere stories live. Discover now