Twenty-two.

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{Sto ridendo da giorni per la foto}

MAIA.

Non ci credo.

Per una volta le cose sono andate per il verso giusto.

Come da programma, Harry e WannabeParisHilton hanno fatto la loro apparizione in pubblico e adesso giornali e social media sono letteralmente impazziti perché, a quanto pare, la bionda è già stata paparazzata in compagnia di altre celebrità, quindi ha reso più facile il mio passaggio nel dimenticatoio. Certo,  un paio di riviste mi hanno dato della cornuta (cosa alla quale sono abituata), ma ci posso passare sopra dato che le fans che prima mi insultavano adesso mi riempiono di messaggi di scuse e affetto.

«Sono così orgoglioso di me stesso» sospira Calum mentre fa il suo ingresso  nella mia camera.

«Ancora non hai imparato cosa significa bussare, vero?» sbuffo e chiudo il libro che stavo leggendo. Calum non mi ascolta e continua a parlare.

«Per la prima volta, ciò che pianifico và per il verso giusto» sospira nuovamente e si butta sul mio letto, facendomi sobbalzare sul posto.

«Sí okay, abbiamo capito che sei stato bravo. Adesso che vuoi?»

«Io? Niente!» mi guarda con gli occhi di chi non la racconta giusta. Ma sinceramente, Calum quando mai la racconta giusta?

«Quando fai quella faccia mi verrebbe da...» sto per dire 'prenderti a schiaffi' ma lui mi precede.

«Da baciarmi?» non faccio in tempo a parlare che le sue labbra sono sulle mie. Un brivido mi attraversa la schiena al contatto della sua lingua contro la mia. Le sue labbra si muovono esperte sulle mie e i miei denti mordono il suo labbro gonfio e morbido.
In un attimo mi trovo su di lui e prendo tra i denti la pelle liscia del suo collo, mordicchiando e succhiando finché non gli lascio il mio segno. Le sue mani stringono con forza i miei fianchi e i suoi gemiti mi mandano fuori di testa.
Ci togliamo entrambi le magliette, infilo una mano nei suoi boxer stretti e prendo in mano l'erezione pulsante, cominciando a fare dei lenti movimenti per l'intera lunghezza, soffermandomi di più sulla punta.

«Cazzo...» il gemito strozzato di Calum mi porta ad aumentare la velocità e dopo qualche istante viene sulla mia mano e sul suo addome. Mi chino quanto basta per cominciare a leccare e baciare il suo corpo nudo ed ansimante sotto di me. Mi piace comandare il gioco.

«Sei durato poco, caro Hood» lo stuzzico con un sorrisetto.

«Stà zitta» geme quando gli tocco nuovamente il membro.

«Hai osato zittirmi, Calum?» sbatto le ciglia con fare civettuolo.

«Ora ti faccio vedere io chi dura poco» ringhia per poi capovolgere la situazione.
Adesso è lui a sovrastarmi ed ho paura che le redini del gioco le abbia prese lui. Mi sento tremendamente indifesa sotto il suo sguardo penetrante.
Dopo essersi messo il preservativo, mi abbassa le mutandine e mi entra dentro con potenza, facendomi urlare di piacere.

«Guardami negli occhi» mi ordina ed io lo faccio. Apro gli occhi e guardo nei suoi, neri e profondi.
Comincia a muoversi con più decisione, e ad ogni spinta io gli vado incontro per sentirlo più in profondità.
Esce da me e mi gira in pancia in giù sul letto per poi scivolare nuovamente dentro di me. Mordo il cuscino per soffocare un grido e Calum comincia a lasciarmi dei baci umidi dietro la schiena. Lo sento indurirsi dentro di me ed io sto per arrivare all'apice.

«Vieni per me, Maia» mi ansima all'orecchio ed io vengo scossa dall'orgasmo più intenso della mia vita.
Dopo essere venuto, Calum entra dentro di me con un'ultima spinta e dopo sprofonda affianco a me.

«Cazzo» dice Calum cercando di far tornare il respiro normale.

«Già, cazzo...» vorrei fare qualche battuta sulla performance appena avuta, ma sono senza parole. Chiudo gli occhi e sento la mano di Hood sul mio sedere per poi risalire sulla mia schiena e fare dei cerchi immaginare su un pezzo di pelle che sento bruciare. «Mi hai fatto un succhiotto?» apro gli occhi per trafiggerlo con lo sguardo.

«Penso che anche tu lo abbia fatto a me» allude al succhiotto che gli ho fatto poco prima...
Oh cazzo.
Cosa ho fatto? Ero così tanto presa dal momento che non ho pensato al fatto che Luke potesse vederlo.
«Non ti preoccupare, penserà sia stata una ragazza qualsiasi» mi consola a modo suo.

«Dobbiamo stare più attenti»

«È difficile, dati gli urli che dai» ammicca ed io gli tiro un pugnetto sul braccio.

«Neanche tu scherzi» gli faccio notare ma lui continua a sorridere sornione.

«Buonanotte» mi scocca un bacio sulla guancia, raccoglie le sue cose e sgattaiola fuori dalla mia stanza.

Mi sveglio di soprassalto e mi ci vogliono alcuni minuti per capire dove mi trovo.
Ho sognato John. Che mi tradiva ancora e ancora. Penso che quello sia il mio inferno.

Scendo in cucina per prendere un bicchiere d'acqua e quando accendo la luce, grido quando vedo qualcuno girato di spalle davanti al frigo. Calum si gira e noto che si sta mangiando un pezzo di torta.

«Mi hai fatto venire un infarto!»

«Perchè tu no? Stavo quasi per strozzarmi» parla con la bocca piena e capisco a fatica ciò che dice.

«Si può sapere perché mangi come un goblin?» mi avvicino al frigo per prendere una bottiglietta d'acqua e Calum si decide finalmente ad alzarsi.

«Pensavo non mi vedesse nessuno... È che il mio personal trainer-» lo blocco.

«Hai un personal trainer!?» perché non l'ho mai visto?

«Sí...e lui non vuole che mangi dolci, perciò, ti prego, non dire niente a nessuno! Soprattutto a Luke altrimenti lui gli fa da spia, okay?» Riderei per il tono infantile che sta usando se non fossi ancora scossa dal sogno.
«Ehy... Ha la faccia di una che non sta bene» Calum si avvicina di più e mi accarezza il braccio nudo.

«Bè, grazie...» tiro su con il naso. Non devo piangere.

«Posso...posso abbracciarti?» chiede titubante ed io non me lo faccio ripetere due volte che mi butto tra le sue braccia.
Lui mi stringe a sè e appoggia la sua guancia sulla mia testa mentre la mia fronte è appoggiata sul suo petto.
Mi sento al sicuro qui con lui.
Riesco a disconnettermi dal mondo.

«Sai, Cal... Sto cominciando a volerti bene» ammetto con la voce attutita dal suo corpo.

«Io ho già cominciato»

HOLA GUYS!

A parte la scena smut, sono carini questi due.
E d'ora in poi le cose cambieranno un po' mhmh...

Volevo ringraziarvi per leggere, votare e commentare questa storia. Non potete capire quanto mi fa piacere che la leggiate anche se, diciamoci la verità, è molto disagiata.
Ma spero possa piacervi comunque ❤️

Anyway

Mycool Klifferd, signore e signori.

My poor ovaries

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My poor ovaries.

Just sex ||Calum HoodWhere stories live. Discover now