Twenty-three.

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MAIA.

Dopo quasi due settimane mi ritrovo sola in questa villa.
Niente urla, niente schiamazzi, nessuna porta che sbatte, solo il silenzio.
Non mi era mancato, lo ammetto.
Quando i miei partono per i loro viaggi di lavoro mi capita di restare a casa da sola e al silenzio. Quando ero piccola avevo paura di esso, adesso ci ho fatto l'abitudine.

I ragazzi sono dovuti uscire a fare un'intervista per una radio.
Calum mi ha detto di sintonizzarmi sul canale, ed è quello che sto facendo in questo momento.
Non appena trovo la stazione, noto che l'intervista è già iniziata e adesso è Ashton che sta parlando.

«È bello essere in pausa, non ci sono dubbi, ma ci manca stare sul palco, sentire l'affetto delle nostre fans... Mi manca tutto questo»
«Ma stiamo comunque lavorando molto sul nuovo album. Siamo contenti del risultato che sta avendo e non vediamo l'ora di condividerlo con voi!» questa volta è Michael a parlare.
«Sto ricevendo molte domande su tua cugina, Luke. In questi giorni c'è stato un po' di scalpore dato che è stata tradita da Harry Styles, ma se non sbaglio ha avuto anche un flirt con te, Calum» dice l'intervistatore ed in questo momento sto inventando nuove imprecazioni. Ma come si permette? Perché non si fa i cazzi suoi?
«Mi dispiace, ma noi siamo venuti qui per parlare della nostra musica, non della nostra vita privata. La musica è la cosa importante, non queste cose.» asserisce Luke e lo ringrazio mentalmente. Il tizio non sa piú cosa dire.
«Beh... Allora ehm... Che ne dite di cantare una vostra canzone?» i ragazzi sono d'accordo e Calum annuncia il titolo della canzone: San Francisco.

Quando cominciano a cantare, riconosco subito la voce di Calum e sono senza fiato. È dolce, limpida, perfetta. Le parole sono bellissime e la musica è magnifica.

Sono orgogliosa di loro. Sono orgogliosa di Luke, il fatto che lui abbia realizzato il sogno di una vita mi riempie il cuore, anche se non gliel'ho mai detto.
Ha realizzato il suo sogno con i suoi amici di sempre. Hanno cominciato da zero e sono arrivati già così in alto, anche se penso che andranno ancora più in alto.

I ragazzi tornano finalmente a casa e mi chiedono se gli ho ascoltati.

«No, mi dispiace... Mi sono proprio dimenticata»

«Oh...» dicono in coro, dispiaciuti.

«Sto scherzando! Siete bravissimi, davvero. Non l'avrei mai pensato» ammetto.

«Ti sei ricreduta, eh?» ammicca Calum ed io alzo gli occhi al cielo.

«Non vi montate la testa adesso» ridacchio.

«Maia, mi dispiace per quella cosa che ha detto l'intervistatore...» ammette Luke abbassando lo sguardo.

«Va tutto bene, Luke. Grazie per avermi difesa» dico e lui apre le braccia per accogliermi in un abbraccio. Ma è proprio fissato!

«Noo!» esclamo ridendo quando lui si avvicina velocemente a me e mi avvolge tra le sue braccia. Mi sento una nana.  «Luke smettilaaa!» urlo di più quando comincia a farmi il solletico ma la smette quando gli altri si uniscono all'abbraccio.

«Ti vogliamo bene» dice Michael.

«Eeww non fate gli smielati adesso!» faccio una voce disgustata, ma in realtà mi fa solo piacere. Anche io voglio bene a questi ragazzi. Che cosa strana pensarlo.

Just sex ||Calum HoodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora