Threats, rescues & kisses

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[•rev]
ALEXANDRA

Tornammo a casa che eravamo quasi morte. È stato difficile portar via Kenny, in quanto non era molto sobria. Quella ragazza non si può lasciare un attimo da sola, quando si tratta di far festa va sempre fuori di testa.

Kenny era in camera mia che dormiva mentre io ero sul divano, non avevo molto sonno. Erano le 2 di notte e non riuscivo a smettere di pensare. Odiavo pensare così tanto.

«Lex, che ci fai ancora sveglia?» Mugolò Kenny.

Urlai. «Ma che cazzo!» Imprecai portando una mano al petto e respirando a fatica.

La ragazza sorrise flebile, mettendosi una mano tra i capelli. «Dovresti vederti» Disse ridendo.

«Oh, fanculo Ken» Alzando gli occhi al cielo.

«Perché non dormi?» Chiese, sedendosi sul divano accanto a me.

«Non ho sonno» Sussurrai.

«È da quando siamo andate via che sei strana. Ero mezza sbronza ma l'ho comunque capito» sussurrò, appoggiandosi alla mia spalla.

Sospirai prima di annuirle e buttare la testa all'indietro. «Sei sicura vada tutto bene?» Mormorò.

«Se dubitassi di una o più persone che stanno a cuore a te e magari a qualcun altro, a questo qualcun altro lo diresti? Racconteresti i tuoi dubbi?» Bofonchiai.

«Non so, dipende da che tipo di dubbi» Mormorò mordendosi il labbro. «Che cosa è successo?» Continuò sbadigliando.

«N-no nulla. Si tratta di una cosa di famiglia, niente di grave» La rassicurai forzando un sorriso.

«Dormiamo Lex, su» Sospirò, tirando a sé la coperta.

«Puoi tornare a letto, se vuoi» bofonchiai, sdraiandomi dall'altro lato del divano.

«Non ho nessuna voglia di salire le scale. Notte, Lex» mormorò, chiudendo gli occhi.

Detto così, provai a dormire anche io.

***
Erano appena le 9 quando mi svegliai. Il divano era vuoto, segno che Kenny era già sveglia.

Mi alzai, anche se controvoglia, ed andai in cucina.

«Buongiorno» Sussurrai.

«Hey!» Squittì la mora, prendendo la bottiglia di latte dal frigo.

Alzai gli occhi al cielo. «Come fai ad essere così felice di prima mattina?» chiesi scocciata.

«Non lo so, così. Resterò a pranzo, oggi pomeriggio tornano i miei così vado a casa. D'accordo?» Sorrise.

«Certo. Sai che puoi stare quanto vuoi» Sorrisi lievemente.

«Tutto bene? Sei strana» Mormorò, versando il liquido in due tazze.

«Ho dormito male e ho un mal di testa allucinante» Ammisi.

«Oh, capito. Senti, se vuoi posso rimanere a farti compagnia fino a quando non torna tuo padre» Suggerì.

«No tranquilla, va pure. Se ho bisogno ti chiamo» Sorrisi.

«Cosa vuoi mangiare per pranzo? Ti va cibo messicano?» Chiese.

«Sì, va bene. Il ristorante messicano è chiuso oggi ma posso andare a comprare gli ingredienti al supermercato qui vicino» Dissi.

«Perfetto!» Annunciò.

«Vado a fare una doccia veloce e poi esco, scrivi in un bigliettino cosa devo prendere» Sorrisi.

𝘾𝙄𝘼 - 𝘾𝙚𝙣𝙩𝙧𝙖𝙡 𝙄𝙣𝙩𝙚𝙡𝙡𝙞𝙜𝙚𝙣𝙘𝙚 𝘼𝙜𝙚𝙣𝙘𝙮 ➳ 𝙟𝙗Where stories live. Discover now