Hospital

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ALEXANDRA

«comunque la bambola Jenny me l'ha regalata mio papà prima di andare via» mormorò Hazel, mentre mi porgeva una scimmietta in peluche con cui giocare.

«è davvero bella» mi complimentai.

«e tu ce l'hai un papà?» chiese la piccola.
Nei suoi occhi si leggeva l'innocenza e mi sembrava così surreale come una bambina di soli sei anni avesse potuto soffrire così tanto.

«sì»

«e com'é?» chiese ancora.

«lui è..» ci pensai qualche secondo. Un criminale? «simpatico»

«io mio papà non lo ricordo più» disse con tono triste.

«tuo papà vive nel tuo cuore, Hazel» sussurrai come per rassicurarla.

«se tu ce l'hai un papà, perché sei qui?» chiese ancora. Ridacchiai per la sua curiosità e ricordai quanto lo fossi io alla sua età, e ancora adesso.

«diciamo che non ha fatto il bravo» mormorai.

«e cosa ha fatto?» domandò ancora alzando il viso dalla sua bambolina.

«Alex» mi sentii chiamare e mi voltai all'istante, Jake era all'entrata a pochi passi da me.

Mi alzai lasciando la scimmietta ad Hazel e lo raggiunsi con un sorriso. Lo abbracciai non appena arrivai da lui.

«Dio, ero tremendamente spaventata» mormorai staccandomi. «allora? Com'è andata?» chiesi premurosa.

Lui non rispose e abbassò il viso sulle sue mani. Alzai un sopracciglio e seguii il suo movimento. Le sue mani erano sporche e non ci misi molto a capire che quello fosse sangue.

«dov'è Justin?»

Lui deglutì in risposta guardandomi e solo allora notai la paura nei suoi occhi.

«Glasgow gli ha sparato» sussurrò.

Improvvisamente sentii le gambe tremare e il mondo cadermi addosso.

«lo hanno portato in ospedale e tua mamma è con lui, andiamo» disse.

Annuii e afferrai la mia giacca. Mi avvicinai a Mary, intenta a far compagnia ad altri bambini.

«Mary devo andare, hanno sparato a Justin» dissi tutto d'un fiato e correndo via, ma all'uscita qualcosa mi bloccò.
Abbassai il viso e notai Hazel abbracciare la mia gamba.

«devi già andar via? Non puoi restare a giocare con me?» chiese.
Mi abbassai al suo livello e le accarezzai il viso. «mi dispiace piccola, ma non posso. Ti prometto che tornerò presto» mormorai.

«Hazel vieni qui» disse autoritaria Mary, prendendo dalle spalle Hazel e tirandola verso di sé. Gli occhi della piccola tornarono tristi come quando andai da lei a parlarle, mi dispiaceva così tanto lasciarla ma dovevo proprio andare.

Uscii da quell'edificio e seguii Jake alla sua macchina. Quando salimmo, lui non aspettò un secondo prima di partire.

«cos'é successo?» chiesi nel panico totale.

𝘾𝙄𝘼 - 𝘾𝙚𝙣𝙩𝙧𝙖𝙡 𝙄𝙣𝙩𝙚𝙡𝙡𝙞𝙜𝙚𝙣𝙘𝙚 𝘼𝙜𝙚𝙣𝙘𝙮 ➳ 𝙟𝙗Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora