You lied for 12 years

2.9K 166 33
                                    

[•rev]
ALEXANDRA

«Ciao, tesoro» Disse la donna.

«Mamma?!» Sussurrai incredula.

Ero senza parole.
Lei era morta. Come faceva ad essere qui? Non riuscivo nemmeno a capire cosa stessi provando in quel momento.
Rabbia, felicità, tristezza.. Ero in un totale stato di confusione.

«C-credo di aver bisogno di spiegazioni» Balbettai per poi girare il capo verso Justin che mi guardava. Poi mi voltai nuovamente verso quella che era mia mamma.

Ma lei non si chiamava Charlotte, come c'era scritto sulla targhetta poggiata sulla scrivania. Non era quello il suo nome.

«Hai ragione. Justin potresti lasciarci sole, per favore?» Chiese con tono autoritario.

Il ragazzo mormorò qualcosa tipo un "certo" e andò via.

La donna si avvicinò ad una poltrona e mi invitò con lo sguardo a sedermi lì vicino.

Con le braccia al petto andai a sedermi sul divano bianco in pelle e lei davanti a me su una poltroncina uguale al divano.

«Sei cresciuta davvero tanto» Mormorò guardandomi.

Annuii solamente, non sapendo cosa dire.

«Non so come spiegarti tutta la situazione, Lex. È difficile» Iniziò.

«Non voglio sapere cosa hai fatto in questi 12 anni, solo sapere perché hai inscenato la tua morte e sei andata via» Quasi sussurrai, distogliendo lo sguardo da lei.

«Io e tuo padre non andavamo più d'accordo, ormai eravamo due poli opposti. Lui era il male ed io ero il bene, Lex» Spiegò.

«Tuo padre andò su tutte le furie quando scoprì chi si celava davvero dietro quella che era sua moglie e la mamma di sua figlia. Certo, a quei tempi ero ancora agli inizi ma lui non ne volle sapere» Continuò.

«Tutto quello che faceva lui era troppo per me, da sopportare» Deglutì.

«e credi che per me sia stato facile?» Sbottai.

«No, Alexandra! Lui mi voleva fuori dal suo lavoro ma quello valeva a dire fuori dalla sua vita e così ho fatto: sono andata via» Rispose.

«Io volevo portarti con me ma lui non me lo permise, non voleva gli togliessi l'unica persona che capace di renderlo felice» Continuò.

A quelle parole un piccolo sorriso si fece spazio sul mio volto. Era vero.
Lui aveva solo me ed io avevo solo lui, fino a quel momento.

«Per non farti pesare la storia del divorzio allora abbiamo deciso di inscenare la mia morte»

«cosa che, invece, mi ha fatto soffrire solo il triplo» Quasi sputai.

«Lo so, tesoro. Ma io dovevo scomparire dalle vostre vite e credimi: non è stato facile» Disse mentre una lacrima le rigò il volto.

«perché salto fuori adesso? Dopo dodici anni» E fu lì che non seppi più resistere e le lacrime rigarono anche il mio, di volto.

«Te ne sei andata e mi hai lasciato da sola» Continuai. «Potevi cercarmi anche prima! Un messaggio, una chiamata, una lettera.. Mamma, andava bene qualsiasi cosa pur di farmi sapere che non ero davvero da sola» Dissi in un pianto strozzato.

«Mi dispiace Alex, ma dovevo. Quando sono andata via ero sicura che saresti stata comunque bene perché eri e sei la sua felicità. Lui non ti avrebbe mai fatto del male e ti avrebbe protetta, nonostante tutto, ma adesso le cose sono più complicate» Cercò di consolarmi, poggiando una mano sul mio braccio.

𝘾𝙄𝘼 - 𝘾𝙚𝙣𝙩𝙧𝙖𝙡 𝙄𝙣𝙩𝙚𝙡𝙡𝙞𝙜𝙚𝙣𝙘𝙚 𝘼𝙜𝙚𝙣𝙘𝙮 ➳ 𝙟𝙗Where stories live. Discover now