Scream

Nightmare- Prima parte

Anna:

Ero in cucina, stavo cucinando dei popcorn mentre allestivo tutto per un film horror... ad un certo punto il telefono squillò.
-"Pronto?"
-"Hey, ciao..." rispose una voce di un giovane ragazzo.
-"Chi sei?"
-"Scusa, forse ho sbagliato numero."
Riattaccai il telefono senza nemmeno salutarlo e me ne tornai in cucina ad osservare i popcorn scoppiettanti. Ecco che il telefono risquillò...
-"Pronto" pronunciai
-"Hey..."
Era di nuovo la stessa voce.
-"Hai sbagliato di nuovo numero?" Chiesi sorridendo.
-"Forse..."
-"Come mai mi hai richiamato? Per caso vuoi chiedermi un appuntamento? O cos'altro?"
-"Bell'idea..." disse sghignazzando l'uomo dietro il telefono. "Sei fidanzata?"
-"Mmh no... Puoi chiedermi tranquillamente un'uscita."
-"Ah, perfetto, lo terrò in considerazione... Per caso ami i film horror?"
-"Si, ne stavo per guardare uno proprio adesso."
-"Oh, ma dai... Davvero?" Chiese eccitato.
-"Uhm, uhm..."
-"Quale guardi?"
-"Mmh... Hai presente il film dove c'è un uomo con degli artigli al posto delle unghia? Quello che uccide nel sonno?"
-"Nightmare?"
-"Si, esatto... Proprio quello."
-"Ottimi gusti... Freddy kruger è davvero inquetante." Pronunciò ridendo.
-"Esatto!"
-"Cosa stai facendo in questo momento?"
-"Ma nulla, osservo come i semini si aprono e si trasformano in Popcorn."
-"Lo sapevo già." Rispose assumendo un tono più serio.
-"Come hai detto?"
-"Lo sapevo già...Ti sto osservando."
-"Non è divertente..."
Mi diressi verso la porta e la chiusi a chiave.
-"Heyy, ci sei ancora?" Domandò l'uomo.
-"Si..."
-"Sai ragazza, dovresti chiederti se mi hai chiuso dentro o fuori da casa tua."
-"Come fai a saperlo? Come fai a sapere che ho chiuso la porta?"
-"Ti vedo..."
-"No,no, no!"
Staccai la chiamata, ma subito dopo ritelefonò.
-"C-Cosa vuoi?" Domandai Balbettando.
-"Bionda, capelli lunghi, occhi azzurri, maglietta nera...Sei davvero bella."
-"Brutto bastardo, ti conviene andartene, sta per arrivare il mio ragazzo, lui è un giocatore di football..."
-"Non mi avevi detto che eri single?
-"M-Mentivo..." Risposi tremando.
-"Sai che conosco il tuo ragazzo? Per caso lui si chiama... Aaron?"
-"Basta, ti sei divertito abbastanza a mettermi paura, adesso smettila o chiamo..."
-"Chiami chi?" Mi interruppe. "La polizia? Non arriveranno mai in tempo."
Scoppiai in lacrime, non capivo se ero uno scherzo di cattivo gusto o ero al telefono con un vero pazzo criminale.
-"Annaa, ci sei? Non piangere, io non voglio questo." Pronunciò con voce ironica.
-"Che cosa vuoi? Soldi? gioielli? Bene, prendili... Ma lasciami stare."
-"E che me ne faccio di Aaron?"
-"Cosa? L-lui è con te?" Dissi.
-"Giudica tu stessa... Vai alla finestra che si affaccia sul giardinetto."
Iniziai a correre verso la camera con la finestra sul giardino, accesi le luci e vidi Aaron legato ad una sedia con l'assassino coperto da una maschera bianca e una tunica nera, dietro che le puntava un coltello alla gola.
Iniziai ad urlare disperata e in preda al panico.
-"Anna!" Esclamò l'uomo. "Facciamo un gioco... Rispondi a queste serie di domande. Se indovini Aaron sopravvive, se sbagli Aaron morirà. Semplice, no?"
-"No... Ti prego! No! No! No!"
-"Daai, è divertente."
-"Ti prego, lasciaci in pace..."
-"Dai, inizio con la domanda... Parliamo di horror, quelli che piacciono a te, ricordi?"
-"TI PREGOO!" urlai disperata in lacrime.
-"Chi è l'assassino della famosa saga di halloween?"
-"Non ricordo... Ti prego!"
-"Sta scadendo il tempo... tin, tin, tin..."
-"Michael...Michael, Michael, Michael."
-"Brava!" Rispose l'uomo... "Vedi che hai capito il gioco? Adesso passiamo alla vera domanda."
-"No, cazzo... era quella la domanda. Non puoi farmi questo, ti pregooo!" Esclamai piangendo come una fontana.
-"Si che posso... Rispondi a questa domanda...Chi era l'assassino di venerdì 13 del 1980?"
-"Jason... si, si è lui. Jason."
-"Risposta errata mi dispiace, Aaron è Out..."
-"No! No! È Jason... La risposa è esatta."
-"No mia cara Anna, La risposta è errata... Jason era l'assassino solo nel remake, nella versione del 1980 era la madre di Jason, Pamela Voorhees."
-"O mio dio... O mio dio..."
Vidi il coltello affondare nella gola di Aaron. Il sangue schizzò sul vetro. Come se non bastasse infilò la mano nella gola squarciata di Aaron ed estrasse la lingua, per poi sventolarla come un trofeo.
A quella scena urlai il più forte possibile... Non potevo crederci che fosse morto davanti ai miei occhi... Restai paralizzata di fronte alla vetrata piena di sangue, il killer al telefono continuava a parlare, ma non avevo le forze per rispondere.
-"Anna, sei ancora in linea? Anna rispondi dai... Non è ancora finito il gioco... Anna? Non fare la timida... RISPONDI LURIDA PUTTANA!"
-"C-cosa vuoi? Lasciami andare... ti prego! TI PREGO!"
-"Prima rispondi a questa domanda... Spero che ti andrà bene. Cara anna, dove sono nascosto? Opzione A: dietro il divano bianco...Opzione B: in cucina... Opzione C: dietro di te."
Appena concluse la frase mi girai ma non vidi nessuno, per fortuna non era lì.
-"Ti sei girata vero? Funziona sempre. Adesso sai benissimo che non sono dietro di te. Ma non ti preoccupare era una domanda a trabocchetto... vuoi sapere dove sono realmente adesso? Sto per tornare a casa... si perché anche un killer ha bisogno di dormire. Ah, volevo avvertirti che i Popcorn si sono bruciati, ah e un ultimissima cosa... Mai lasciare il gas aperto quando i tuoi genitori sono di ritorno... Non sai mai cosa potrà succedere."
Mi cadde il telefono dalle mani tremolanti, capì che non aveva deciso di risparmiarmi, ma aveva trovato un'altro modo per eliminarmi. Corsi verso la cucina, presi una pezza e mi coprì la bocca, cercai di chiudere il gas ma non ci riuscivo, era bloccato. Ad un tratto sentì la porta principale... Erano già qui.
Andai più veloce che potevo verso di loro, ma era troppo tardi...avevano gia il dito sull'interruttore della luce. Vidi il loro volto per l'ultima volta e poi:
"KAAABOOOOM"