Il giorno dei morti viventi- Ottava parte

483 72 63
                                    

Alex:

Ero in casa quando suonò il campanello, mi diressi verso la porta e l'aprì.
Era un collega di mia madre...Kyle.
-"Buonasera agente." Dissi con voce strozzata dalla paura.
-"Buonasera." Rispose.
-"Posso esserle d'aiuto?"
-"Si, cercavo sua madre. Ha 4 giorni che non si presenta a lavoro."
-"C-cosa?" Balbettai. "Non gliel'hanno detto?"
-"Detto cosa?"
-"Mia madre è partita in italia...Anzi, più che partita diciamo che è scappata."
-"E perché mai sua madre doveva scappare?"
-"Ha lasciato una lettera...Dice che era stanca di questa vita. C'era scritto anche che si era innamorato di un italiano...Vuole leggerla?"
-"Non c'è bisogno. Cercherò di chiamarla."
-"Beh, non è più rintracciabile. Ha cambiato scheda."
-"Non è strano che una donna come lei da un giorno all'altro decide di scappare?"
Non risposi, l'uomo mi tirò un'occhiata e si diresse verso la macchina...Ad un certo punto si bloccò e pronunciò:
-"Ho l'impressione che ci rivedremo molto presto."
Feci un sorriso nervoso ed entrai dentro casa.

Andai in cucina ed osservai dalla finestra l'agente dentro la macchina. Ad un tratto qualcuno mi chiamò. Era il killer...
-"Cosa vuoi?" Domandai.
-"Sarà una spina nel fianco quell'agente."
-"Come lo sai?"
-"Io sono Dio."
-"Lascialo andare..."
-"Come ora non ne ancora diventato un problema, ma ti consiglio di non affezionarti troppo." Enunciò ridendo con voce rauca. "Alex, non ti sei mai chiesto chi fossi io?"
-"So già chi sei...Sei un bastardo."
-"Io sono un tuo amico, se non lo fossi ti avrei già squartato."
-"Vaffanculo!" Esclamai.
-"Oh, non farmi arrabbiare Alex... Come ho già detto sono un tuo amico ma posso diventare anche un tuo nemico."
Non risposi, inghiottì a fatica la saliva.
-"Alex, posso darti un consiglio d'amico?" Chiese.
-"Dimmi..."
-"Prima di seppellire le persone assicurati che siano morti."
Appena finì quella frase, mi diressi di corsa verso il giardino dove avevo seppellito Eric, presi una pala conficcata nella terra e iniziai a scavare frettolosamente... Dopo alcuni minuti trovai ciò che cercavo... Il sacco nero dove avevo messo il corpo. Lo aprì e scoprì con mio orrore che c'erano solo pietre al suo interno.
-"Hey, sei ancora in linea?" Domandai scioccato.
-"Certo che lo sono. Hai trovato Eric?"
-"Dio mio...Dov'è il suo corpo?"
-"il giorno dei morti viventi"
-"Smettila. Smettila." Urlai.
-"ok...la smetto." Pronunciò pacato. "Sai che è molto bella la ragazza con i capelli rossi che come ora è nel bagno di Courtney...Come si chiama...Marissa?"
-"Lasciala stare, Non farle del male!" Esclamai.
-"Mmh. Mi sto eccitando al pensiero di lei sbudellata. Ohh, si."
-"T-tu...T-tu sei malato."
-"mmhh...oh si...Le sue budella su di me."
Feci cadere la linea e corsi verso la macchina, dovevo ricambiare il favore. Non potevo restare ad aspettare che l'assassino uccidesse anche Marissa.

Arrivai a casa di Courtney, scesi dalla macchina e mi misi a bussare nervosamente.
Courtney aprì ed uscì solo la testa.
-"Fammi entrare!" Esclamai.
-"N-non posso." Disse nervosamente.
Chiusi gli occhi e feci un respiro profondo. Appena aprì gli occhi presi la rincorsa e spinsi Courtney a terra ed entrai diretto verso il bagno. Stavo per arrivare finché una scena non distolse l'attenzione su tutto. Frieda era in cucina, su una sedia con il cervello scoperchiato.

 Frieda era in cucina, su una sedia con il cervello scoperchiato

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

Ps: fate teorie su chi è l'assassino...La teoria più bella e razionale vincerà e verrà citato nel prossimo capitolo.
Si continua a 22 stelline

ScreamWhere stories live. Discover now