Shrooms- diciassettesima parte

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Walter:

Ero legato ad una sedia, insieme a me c'era Hope e naturalmente non poteva mancare l'assassino.
L' assassino si abbassò verso di me, eravamo faccia a faccia. Sentivo il suo respiro.
-"C-cosa vuoi?" Chiesi rivolto alla sua maschera bianca
-"Voglio fare un gioco con voi!" Esclamò con voce rauca e metallica.
-"Sei malato." Pronunciò Hope in lacrime.
-"Si…Forse." Rispose ridendo.
-"C-che gioco vuoi f-fare?" Domandai.
-"Le regole sono semplici." Enunciò l'assassino. "Hope farà delle domande su ciò che vuole sapere su di me, ma ad ogni risposta, torturerò te."
-"No!" Esclamò Hope. -"Walter no."
-"Ma come? Prima piangi perchè ti chiama puttana e poi non vuoi che gli faccia del male? No, cara Hope…Mi dispiace ma devi fare un minimo di 3 domande."
-"S-sei stato tu…" Enunciai "Tu mi s-stai facendo i-impazzire. Proprio c-come h-hai fatto con M-Marissa. H-ho ucciso un cucciolo di c-cane…Ho insultaro H-Hope… Non s-sono più i-io. I-io amo gli a-animali e n-non ho mai i-insultato nessuno f-fino ad o-oggi."
-"Lo so caro Walter. Il mio piano infatti è farti impazzire e farti odiare da tutti. Tutti ti isoleranno ed è li che troverai la pazzia come unica amica, e sarà li che vorrai uccidere chiunque...Ma adesso passiamo al gioco."
-"Dio…No, ti prego…Non farmi fare le domande. Ti prego!" Disse Hope piangendo impaurita.
-"H-hope…Me lo m-merito." Pronunciai prendendo la mano di Hope e stringendola alla mia.

Mi ero pentito di tutto, avevo capito che l'assassino stava facendo lo stesso gioco che aveva fatto con Marissa, lui voleva qualcuno che uccidesse al suo posto e ci stavo cadendo.

-"Se non farai le tre domande obbligatorie Walter morirà davanti ai tuoi occhi. Verrà sgozzato." Enunciò L' assassino. "Sei proprio sicura di non voler  giocare? E poi chiarirai i dubbi che assalgono Walter da un anno."
Guardai negli occhi Hope, scoppiai in lacrime, avevo veramente paura…la stessa paura provata quando vidi Courtney legata alla ruota paroramica.
-"tortura me…" propose Hope "Ti prego.…Walter è fragile, ha avuto solo un momento di smarrimento."
-"Ho detto no!" Urlò istericamente l'assassino. "Fai queste tre fottute domande, inizio a perdere la calma."
Degludì a fatica, guardai nuovamente Hope dittro negli occhi e gli diede il consenso di iniziare a fare le domande.
-"Come hai fatto impazzire Marissa?" Domandò Hope.
-"Semplice… ho ucciso i suoi genitori. Tutti credevano che fossero morti per un incidente in auto. Ma secondo voi chi ha tagliato i freni? Ebbene si, proprio io. Poi mentre era distrutta dal dolore della perdita dei suoi genitori, ho ucciso la sua migliore amica Anna e poi come se non bastasse ho iniziato a tormentarla di messaggi e chiamate di minacce rivolte verso la sorella Ejma. Ma il colmo l'ha raggiunto quando ho iniziato a mettere sostanze allucinogene nel suo cibo, ed è stato subito un boom, non si è più fermata di uccidere, ha iniziato con sua sorella ed ha finito con Courtney."
-"B-bastardo!" Esclamai. "T-trovi divertende f-far impazzire le p-persone? Quando ho u-ucciso quel c-cane e perché a-avevi messo q-qualcosa di a-allucinogeno nel m-mio cibo, v-vero?"
-"È Hope a far domande, non tu. Comunque, adesso mi divertirò con te. Inizia a stringere i denti."
Andò in cucina e tornò con un marchingegno visto nei film… Era usato per fare l'elettroshock.
-"Nooooo!" Urlò Hope. "Nooo, Lascialo stare."
Mi bagnò le vene temporali e posizionò la corona fredda di acciaio sulla mia testa.
-"Mordi questo se non vuoi decapitarti la lingua!" Disse l'assassino passandomi una pezza.

La misi in bocca, la strinsi, ed ecco che vidi la mano con il guanto in lattice del killer girare la ruota di regolazione del marchingegno.

Urlai, urlai fortissimo. Mi sentivo una scarica di non so quanti volt entrarmi dentro il corpo, poi spense la macchina e rise…Rise fortissimo.
-"Walter…Miodio…Stai bene?" Domandò piangendo Hope.
Non risposi…Non avevo la forza di rispondere. Ero esausto.
-"Vai con l'altra domanda." Disse il killer.
Feci un gesto con la mano per dare il consenso di continuare.
-"Chi sei?" Chiese Hope.
L' assassino si mise a ridere e pronunciò:
-"Io sono il killer!"
Poi senza neanche accorgermene, azionò di nuovo la scarica.
Sentì Hope gridare, era tutto ovattato. Non sarei sopravvissuto ad un'altra scarica.

Staccò il marchingegno e disse:
-"Vai con l'ultima domanda…Te ne sei giocata una facendone una stupida."
-"Dio…" rispose disperata Hope guardandomi com'ero ridotto. "Basta…Ti prego!"
-"Vai!" Urlò.
-"Va bene…Va bene… Perché hai iniziato ad uccidere?"
-"Bella domanda…Vuoi sapere perché? Perché nessuno mi vuole realmente bene. Ho iniziato con la famiglia di Marissa. Per loro ero di famiglia, mi avevano accudito, per poi cosa? Pugnalarmi alle spalle. Così un giorno ho deciso di tagliare i freni dell'auto e finalmente sono morti e mai nessuno ha sospettato di me. Inizialmente uccidevo per rabbia, adesso uccido per piacere. Nulla di personale... comunque adesso tocca a te Walter. Sarò gentile, non userò la scossa, oggi mi sento in vena di non uccidere nessuno, quindi faremo una cosa ancora più bella."
L'assassino si avvicinò a me, mi slegò dalla sedia e mi getto con la  faccia rivolta verso il pavimento. Sentì abbassarmi i pantaloni. Hope urlava, aveva già capito tutto, io invece no…Ero ignaro di ciò che mi stava per accadere.
Ad un certo punto sentì la lama del coltello entrarmi dentro il sedere…Si…Mi stava serviziando. Non ebbi la forza di urlare, piansi e basta aspettando che questo brutto incubo finisse.

L' assassino dopo alcuni minuti, si alzò da terra e se ne andò senza dire nulla, lasciando me in un lago di sangue e Hope legata ad una sedia in preda alla disperazione.

L' assassino dopo alcuni minuti, si alzò da terra e se ne andò senza dire nulla, lasciando me in un lago di sangue e Hope legata ad una sedia in preda alla disperazione

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