A volte ritornano- Dodicesima parte

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Alex:

La musica era a tutto volume, c'erano fiumi di alcool, le belle ragazze erano ovunque.

Mi avvicinai verso il divano e vidi Walter che si girava i pollici.
-"Hey!" Esclamai.
Lui mi vide e si alzò.
-"C-ciao Alex."
Lo abbracciai e gli diedi una pacca sulla schiena.
-"Come mai non balli?"
-"N-non mi v-va."
Gli diedi il bicchiere di Vodka che avevo in mano e dissi:
-"Bevi!"
-"N-no...N-non mi v-va."
-"Bevi amico, solo così potrai divertirti."
Walter mi guardò con i suoi occhi da cerbiatto a causa degli occhiali, poi fece un sorriso forzato e in un sorso bevve la vodka.
-"Bravo amico, così si fa...Aspetta un attimo."

Andai verso Haley, la mia ex cognata, (sorella di Anna). Si stava scatenando sulla pista da ballo, bussai sulla sua schiena e si voltò. Era molto bella, i suoi lunghi capelli neri scivolavano nel suo fondoschiena e la sua pelle olivastra la rendeva simile ad una ragazza italiana.
-"Haley!" Pronunciai.
-"Hey Alex...Grazie mille per la fantastica festa."
-"Sai che farei di tutto per te...Sei come una sorella. Ma adesso mi dispiace ma devi venire con me."

L' afferrai per la mano e la portai con me verso Walter.
-"Hey Walter!" Esclamò entusiasta lei.
-"H-hey Haley." Balbettò lui.
-"Io vi lascio soli." Enunciai dileguandomi tra la folla.

Li guardavo da lontano, lei si vedeva chiaramente che provasse qualcosa per Walter, mentre lui...Beh,lui...Il suo cuore apparteneva ancora a Courtney.

Mi avvicinai ad una ragazza con le treccine bionde ferma davanti alla porta del bagno.
-"Ma ciao bella ragazza." Pronunciai sorridendo.
Lei si voltò e mi guardò sorridendo.
-"Ciao..." rispose.
-"Piacere Alex..."
-"Piacere Jessica."
-"Jessica?" Chiesi. "Sai che hai un nome bellissimo?"
-"Lo so..."
-"Bene Jessica, che ne dici di spostarti dalla porta del bagno?"
-"Stronzo!" Esclamò gettandomi dell'alcool in faccia, allontanandosi da me.

Entrai in bagno e ricevetti un messaggio anonimo che recitava:
-"Proprio bella Jessica, ma non quanto lo era Anna e MARISSA."
-"Chi sei?" Chiesi.
-"Un amico con gusti differenti dai tuoi."
Chiusi il telefono senza rispondere all'ultimo messaggio e aprì il rubinetto per darmi una rinfrescata.
Squillò il telefono, era una chiamata anonima. Risposi e pronunciai:
-"Chi sei?"
-"Ciao mio vecchio amico." Enunciò una voce rauca di mia vecchia conoscenza.
-"N-no....No! Sei solo nella mia testa, sei solo nella mia testa, sei solo nella mia testa."
-"No, caro Alex...Sono reale."
-"Tu sei morta! Tu non sei reale...Tu non sei reale."
Staccai la chiamata, sapevo benissimo che era una delle mie allucinazioni...Si, perché da quando mi erano successe tutte queste cose, avevo iniziato a manifestare delle allucinazioni...Mi capitava di vedere anche Marissa. Ma marissa era morta.

Tornai in mezzo alla folla, cercai Walter ma non c'era, così in preda alla confusione mentale andai in macchina per tornare a casa.

Ricevetti un'altra chiamata, era di nuovo sconosciuto:
Ripetei di nuovo in mente che non era reale, ma poi in preda al panico risposi:
-"Basta!" Urlai.
-"Ti sei mai chiesto perché la tua dolce Marissa si era accanita con te?" Pronunciò la voce pronfonda.
-"Basta! Non sei reale."
-"Oh, si che lo sono...Controlla dietro di te."
Feci cadere il telefono a terra, mi girai cautamente e nei posti anteriori vidi una cosa che mi scioccò:
C'era la testa decapitata di Jessica

"Feci cadere il telefono a terra, mi girai cautamente e nei posti anteriori vidi una cosa che mi scioccò:C'era la testa decapitata di Jessica

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