Non si basa sul film, quindi anche se non avete mai visto il film potrete benissimo leggerlo.
Trama:
Un gruppo di ragazzi si trova a fare i conti con un assassino mascherato.
Chi è? Cosa vuole?
Lo scoprirete solo leggendo.
#Wattys2016 #wattysit
Stavo guardando the ring quando ad un certo punto il telefono di casa squillò. Andai a passi lenti verso il telefono in cucina, avevo vistro troppi film horror per non preoccuparmi. Con le mani tremolanti, presi il telefono e dissi a voce bassa e insicura: -"Pronto?" -"Hey Frieda" rispose Courtney. -"Vaffanculo Courtney, mi hai fatto prendere uno spavento." -"Perché questo spavento? Chi credessi che fossi? Un assassino?" -"Ma no, che stupida…Stavo guardando the ring e pensavo che fosse la chiamata dei 7 giorni." Feci un sospiro di sollievo e mi misi a ridere. -"Allora, come mai hai chiamata?" Domandai. -"Chiamavo per dirti se puoi venire a casa mia." -"Cosa? Ma non sei in ospedale?" -"No, mi hanno dimesso ieri." -"Ah, che cosa bella…Certo che vengo. Arrivo subito." -"Va bene, ti aspetto!" Esclamò Courtney con voce cupa. Staccammo la chiamata, salì a cambiarmi e poi subito mi precipitai in macchina per andare da Courtney... finalmente dopo giorni e giorni qualche mia amica mi stava considerando. Ero stanca di stare da sola a vedere film horror.
Arrivai davanti alla sua villa. Somigliava vagamente alla casa bianca dei poveri. Percorsi il vialetto, mi posizionai davanti al portone della villa e suonai il campanello in attesa che qualcuno mi aprisse.
Aprì Marissa, c'era anche lei...Che bello, tutte le ragazze riunite. I suoi occhi erano pieni di occhiaie, sembravano gli occhi di chi non dormisse da giorni…D'altronde era comprensibile visto tutte le cose che le erano successe. -"Ciao Marissa." -"Ciao…" pronunciò lei freddamente. Mi faceva troppo tenerezza vederla in quello stato, così mi avvicinai e l'abbracciai, ma lei non ricambiò. -"Entra!" Esclamò. Senza farmelo ripetere nuovamente, entrai, osservai i quadri che decoravano la casa di Courtney, e mentre mi dirigevo verso la cucina, qualcuno da dietro mi mise un sacchetto in testa e mi trascinò all'indietro. Mi misi ad urlare, cercai di liberarmi dalla presa, ma era più molto più forte di me. Mi stritolò da destra a sinistra per poi farmi cadere a terra. Sentì solo una voce prima di perdere i sensi. Era quella di Marissa che diceva: -"Mi dispiace, mi dispiace…"
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Ps: se questo capitolo raggiungerà "10 stelline" entrò le 22:00, posto un'altro capitolo (settima parte)