Capitolo 4: Ease my mind

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Aiden's POV

" Ragazzi datevi una mossa, mi dovete aiutare a preparare la cena" sentii gridare il padre di Hayley dalla cucina e il suono della sua voce sembrò riportare sia me che la mia ragazza alla realtà.

Mi allontanai dalle labbra di Hayley e restai qualche secondo ad osservare i suoi occhi, l'espressione del viso della ragazza mi suggerì che lei fosse infastidita tanto quanto me di quell'interruzione e ciò mi portò a sorridere divertito.

" Io ho quasi finito, arrivo tra poco" gridai, sforzando la voce più che potevo per far sì che Robert mi potesse udire.

A dire la verità, in quel momento, non avrei voluto lasciare il box doccia in cui mi trovavo per nessun motivo al mondo; tuttavia, ero perfettamente consapevole che non sarei potuto rimanere nella doccia con Hayley quanto avrei voluto.

" Anche io papà" aggiunse Hayley, la sua voce leggermente roca.

Riuscivo ancora a sentire la passione bruciarmi dentro e il fatto che la ragazza che avevo dinanzi indossasse solo la biancheria intima che, tra l'altro, era completamente inzuppata d'acqua, non aiutava a placare i miei ormoni.

" Angelo forse è meglio se ti metti qualcosa addosso perché non credo di riuscire a lasciarti uscire da questa maledetta doccia se rimani così" dissi, indicando ciò che indossava e chiudendo l'acqua.

Hayley arrossii leggermente, per poi chinarsi ed afferrare il suo vestito azzurro e poggiarselo sul corpo in modo da coprirlo almeno in parte, eppure, nonostante ciò, la tentazione di ignorare suo padre e di strapparle di dosso la poca stoffa che indossava non si dissipò.

" Hey, non dare la colpa a me se non riesci a controllare i tuoi istinti" mi bisbigliò all'orecchio, il suo respiro caldo mi accarezzò la pelle facendomi venire i brividi.

Dopo aver pronunciato quelle parole e avendo peggiorato la mia condizione, Hayley uscii dal box doccia e io la osservai camminare verso la porta per tutto il tempo. Il vestito azzurro che teneva poggiato sul corpo lasciava completamente scoperta la sua schiena e il suo sedere, permettendomi così di averne una visione completa.
I capelli scuri della ragazza erano completamente fradici e le piccole gocce d'acqua che si accumulavano sulle punte ricadevano sulla sua pelle. La figura della ragazza che avevo dinanzi era circondata dal vapore che avvolgeva il bagno, dandomi l'impressione di trovarmi in un sogno.
Osservai le natiche di Hayley muoversi mentre lei si dirigeva verso la porta del bagno e sentii di non possedere abbastanza forza di volontà per non seguirla.

Dio, quel sedere mi fa impazzire.
Su questo siamo d'accordo idiota, se non la segui io dò le dimissioni. Giuro.

Una volta raggiunta la porta, Hayley abbassò la maniglia e voltò il capo per guardarmi, il suo sguardo seducente come non lo avevo mai visto. Era quasi come se lei mi stesse sfidando a non seguirla.
Non appena Hayley si voltò nuovamente, io mi diressi verso di lei a passo spedito e una volta raggiunta la condussi verso il muro. La ragazza fu colta di sorpresa e lasciò cadere il suo vestito ai nostri piedi, per poi guardarmi fisso negli occhi e ridere leggermente.

" Angelo se fai così non mi faciliti le cose, mi fai diventare pazzo" dissi, poggiando le mani sui suoi fianchi.

" Io? Non mi sembra di star facendo nulla di male" replicò con fare innocente, prima di mordersi il labbro inferiore mantenendo il suo sguardo incatenato al mio.

Sorrisi divertito e mi avvicina al viso di Hayley, sfiorando la punta del mio naso sulla sua guancia e facendo lo stesso con le labbra, senza tuttavia avere un vero e proprio contatto con la sua pelle.
Sentii la ragazza sospirare, riuscendo a percepire una nota di disappunto il che mi fece comprendere quanto in realtà desiderassi che la baciassi. Le mie labbra si incresparono nuovamente in un sorriso e successivamente si avvicinarono all'angolo della bocca di Hayley, sfiorando le sue per una frazione di secondo. Lei sospirò una seconda volta e trovai particolarmente divertente stuzzicarla.
Accarezzai lentamente il fianco di Hayley, ritraendo la mano dopo poco ed interrompendo il contatto. La ragazza allontanò il suo viso dal mio quanto bastava perché i suoi occhi incontrassero i miei, nel suo sguardo ero in grado di scorgere un velo di irritazione che, probabilmente, era un conseguenza dei miei gesti e del mio constante sfiorarla senza mai toccarla sul serio.
Mi divertiva giocare il suo stesso gioco e stuzzicarla fino a spingerla a baciarmi per prima, inoltre, avevo la netta sensazione di essere ad un passo dalla vittoria, lo capivo dallo sguardo che le vedevo riflesso negli occhi.
Sfiorai con le labbra la spalla di Hayley, solo per un secondo e, successivamente, presi a passarle delicatamente le dita lungo la spina dorsale, riuscendo a sentire la sua schiena inarcarsi sotto il mio tocco. Quel gesto fu di breve durata, ma fu abbastanza perché lei sospirasse per l'ennesima volta. Sì, stavo decisamente vincendo a quel gioco, nonostante risultasse complesso anche per me non baciarla.

Storm #Wattys2017Where stories live. Discover now