Capitolo 30: White rose

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Capitolo 30

Hayley

Era notte fonda, io ed Aiden eravamo accoccolati l'una accanto all'altro nel letto.
Avevo scoperto la verità su Bella e udire la sua tragica storia mi aveva riempita di una malinconia indescrivibile. Vi era così tanto dolore nelle parole di Aiden, mentre portava avanti il suo racconto con lo sguardo rivolto verso la luna che non avevo potuto fare a meno di ricordare la tristezza che caratterizzava gli occhi e il modo di parlare di Matt. I due ragazzi erano legati da un filo infrangibile che se inizialmente li aveva uniti percorrendo la strada dell'amore, dopo la morte di Bella, quella via aveva lasciato il posto all'odio. Nonostante fossi perfettamente consapevole del sentimento negativo che intercorreva tra i due, non riuscii ad impedirmi di pensare che fossero accumunati dallo stesso dolore e senso di colpa.
Le acque di Aiden erano macchiate di quell'odio nero e denso che le aveva inquinate, esattamente come la sofferenza aveva lasciato marcire il cuore di Matt.
Improvvisamente mi era divenuto chiaro perché Aiden provasse così tanta paura e perché temesse di svelarmi i suoi segreti, io al suo posto avrei provato le medesime sensazioni.

" Aiden, come finisce la storia? Voglio dire, cosa è successo dopo?" domandai, lasciando che la mia curiosità prendesse il sopravvento ancora una volta.

Aiden sospirò e quando rivolsi il mio sguardo verso di lui, notai che il suo viso era caratterizzato dalla stanchezza, nonostante un lieve sorriso gli allargasse le labbra, quasi si aspettasse quel quesito da parte mia e fosse già pronto a rispondere senza ulteriori indugi.

" Hanno tutti reagito malissimo alla notizia del suicidio di Bella, ovviamente. Ma Matt, lui fu straziato dal dolore per aver perso la ragazza che amava, l'unica che avesse mai amato e la persona con la quale era disposto a trascorrere tutta la sua vita. Dato il tempo che hai passato in sua compagnia, credo che tu capisca di cosa io stia parlando.
Il funerale di Bella si tenne al cimitero di Greenwood e le persone presenti erano incredibilmente poche. Fu allora che vidi per la prima volta la statua dell'angelo piangente e nel vederlo il mio senso di colpa si fece ancora più difficile da sostenere. Non riuscivo ad accettare di non essere riuscito a salvare la mia migliore amica, di non aver compreso fino in fondo quanto stesse effettivamente soffrendo e di aver trascurato il suo dolore. Matt e Hanna non volevano dover addossarsi parte della responsabilità e così riversarono l'odio che provavano verso loro stessi su di me e io feci lo stesso. A volte è più facile comportarsi in questo modo, piuttosto che accettare il semplice fatto che nessuno di noi fosse stato in grado di aiutare davvero Bella, nemmeno Matt che l'amava profondamente.
Avevamo tutti sbagliato, ma più mi sentivo ripetere che fosse colpa mia e più me ne convincevo. E in quel periodo ho iniziato a far fatica a dormire, ogni volta che chiudevo gli occhi ero tormentato dagli incubi e così ho iniziato a soffrire di insonnia.
Trascorrevo così tanto tempo sveglio che, a lungo andare, ho cominciato ad avere le allucinazioni e a soffrire di due disturbi dovuti alla depressione e alla carenza di sonno chiamati depersonalizzazione e derealizzazione.
Vedevo Bella ovunque mi trovassi, a casa, a scuola e in giro per New York, stavo diventando pazzo e così mia madre pensò di farmi andare da uno psichiatra, certa che mi avrebbe aiutato ad elaborare il lutto e il trauma che avevo subito. Con il trascorrere delle sedute ho iniziato a dormire di nuovo e dopo qualche mese ho smesso di andare dal mio psichiatra, anche se i sogni su Bella non sono mai scomparsi del tutto, come tu ben sai.
Per molto tempo non sono riuscito a credere che lei se ne fosse andata. Voglio dire, come può una persona semplicemente non esserci più? " disse Aiden, mentre tracciava con la punta del dito le lettere che componevano il nome di Emma sul mio polso.

Storm #Wattys2017Where stories live. Discover now