Capitolo 24

12.2K 592 27
                                    

        -Lo amavo, ricordo anche questo.-

                          24.♥



 cEntrai in casa sbattendo violentemente la porta.
Cercai mia madre, sperando che non fosse in casa altrimenti avrei dovuto sentirmi anche la ramanzina.
Lasciai cadere la borsa sul divano e lessi il bigliettino sul tavolo: "Sono a pranzo dalla zia, ti aspetto lì."
Mi feci scappare un sospiro di sollievo e poi sentii ancora una volta la rabbia tornarmi dentro e le scene di qualche minuto prima.
Il viso di Zayn.
La risata di Daisy.
La rabbia di Jonathan.
Le parole di Zayn.
Incominciai a prendere a calci ogni minima cosa che mi ritrovavo davanti. Aveva ragione Daisy, Zayn mi stava solo prendendo per il culo.
Forse adesso aveva raggiunto il suo obiettivo, umiliarmi davanti a tutti, per poi prendermi ripetitivamente in giro sull'accaduto.
Così anche per Daisy.
Aveva anche lei ottenuto ciò che desiderava. La mia umiliazione era la sua soddisfazione.
Faceva tremendamente male. E' inutile negarlo, a Zayn ci tenevo, non mi sarei mai aspettata che arrivasse al punto di deludermi in tale maniera. Non pensavo facesse sul serio ogni volta che mi criticava per i miei modi di fare.
Quando mi facevo troppi problemi.
Quando camminavo troppo piano.
Quando avevo paura di troppe cose.
Quando gli risultavo ridicola.
Non pensavo lo pensasse sul serio. Pensavo fosse solo per divertirsi, e farmi incazzare. Mi ripeteva sempre che gli piaceva vedermi incazzata. Ma quell'avvenimento sembrò la resa dei conti.
Suonarono il campanello, era sicuramente mia madre e avrei dovuto inventarmi al più presto una scusa per giustificarmi. Mi asciugai quelle piccole lacrime che involontariamente mi ero lasciata scappare e aprii la porta, anche se ero convinta che i miei occhi fossero ancora umidi e arrossiti.
Mi ritrovai davanti l'esatto contrario di ciò che mi aspettavo, o meglio, ZAYN.
Solo lì mi resi conto della leggera pioggia che era incominciata a scendere, e che tra non molto sarebbe diventata molto più violenta.
Si era appoggiato con un braccio sullo stipite della porta, e aveva la punta destra delle labbra leggermente gonfia e sanguinante, ma tutto ciò lo rendeva tremendamente sexy. Evitai di guardarlo ancora, impedendomi di perdere ancora il controllo nel trovarmi un ragazzo del genere davanti la porta di casa mia.
-Non voglio vederti. Vattene.-
Chiusi di nuovo la porta sentendo un nodo nello stomaco stringermi talmente forte capace di soffocarmi, e nonostante tutto, lui era ancora dietro l'altro lato della porta.
-Kate, aprimi.-
-HO DETTO CHE NON VOGLIO VEDERTI. VATTENE, PERFAVORE.-
-Lasciami spiegare, cazzo.-
-NO, IO NON VOGLIO VEDERTI MAI PIU'. TU DEVI SOLO SPARIRE DALLA MIA VITA, PERCHE' ADESSO MI RENDO CONTO CHE HAI OTTENUTO CIO' CHE DESIDERAVI. E SAI COSA? MI SONO INNAMORATA DI TE. PROPRIO COSI' ZAYN. HAI FATTO LO STRONZO FINO AD ADESSO, FACENDO SI' CHE MI INNAMORASSI DI TE PER POI SBARAZZARTI DI ME. L'HAI FATTO, ADESSO PUOI ANCHE ANDARTENE.-
-Kate, che stai dicendo?-
-Sto dicendo la verità Zayn, io non ce la faccio più di vederti amoreggiare con ogni minima ragazza che incontri per poi scopartela e gettare tutto all'aria. Il problema sai qual'è? E' che me ne rendo conto solo adesso.-
Mi gettai a terra mettendomi con le spalle contro la porta sentendo ancor di più la pioggia che ormai era diventata pesante e rumorosa, tipica di Londra.

Altre lacrime.

-Ma se adesso io mi trovo quì, ci sarà un motivo... non credi?- disse Zayn flebilmente dall'altro lato della porta.
Riaprii la porta incredula di ciò che io mi aspettavo, e che forse in realtà era sbagliato.
-Dimmelo tu il motivo.-
-Ti amo Kate, e come io credo te... tu devi credere me.-
Si precipitò su di me e mi baciò.
Non capivo più niente, sò solo che chiusi la porta per evitare di fare spettacolino all'intera città. Del resto non mi ricordo. Le sensazioni non me le ricordo. Quando tempo ci impiegammo non mi ricordo. Sò anche però che facemmo l'amore, mentre io continuavo a non sapere nulla, lo amavo, ricordo anche questo.



-Avevo ragione...- disse lasciandosi scappare un sorrisino soddisfatto mentre io avevo la testa appoggiata sul suo petto nudo.
-Vedi di non ricominciare.-
Mi lasciò un bacio sulla guancia e poi mi rialzai rendendomi conto che si erano gia fatte le due. Indossai velocemente qualcosa di nuovo, mentre Zayn era ancora disteso sul letto sotto le lenzuola.
-Tu non sei di quì...- sbottò con aria pensierosa.
-Sono Italiana.-
-Ecco. Lo sapevo. Sei diversa da tutte le altre che ho frequentato.-
-Frequentato lo intendi come "scopato" ?-
-Già...-
-Sono diversa, in negativo... o positivo?-
-Fin troppo positivo.- disse ridendo ancora. -Non ho mai detto ad una ragazza "Ti amo".- continuò.
Non gli dissi più niente, non volevo toccare ancora quell'argomento alquanto imbarazzante. Finii di allacciarmi le scarpe, con molta fretta, dovevo assolutamente andare da mia zia.
-Scendi dal letto, e aiutami a mandare via queste lenzuola...-
-Certo... TESORO.- disse con tono parecchio spiritoso, tanto da farmi mettere a ridere.


Arrivammo da mia zia, Zayn era venuto con me, e dopo qualche chiacchierata mia madre disse quella frase che sperai non fosse vera: -Zayn, alla cena di questa sera ci sarà anche il padre di Kate, vuole conoscerti.-
Il bicchiere che avevo appena preso per bere qualcosa, mi scivolò dalle mani sbattendo violentemente contro il pavimento.
-PAPA'?- chiesi a mia madre assicurandomi di aver capito male.
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------

Zayn Malik sei un fottuto stronzoWhere stories live. Discover now