Capitolo 30

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-I puttanieri sono fatti per le puttane.-

                                   30.♥


Quel fottuto sabato era arrivato, e non c'era niente di meglio del passarlo sul divano di casa munita di pop-corn, e a pisciarsi addosso con qualche film di paura, per poi deprimersi guardando qualcosa di estremamente sdolcinato. Era ovvio che preferivo andarmene in giro con Zayn, ma lui aveva la sua "cena con i genitori". Non ci credevo, ma quella sera non mi restava nient'altro da poter fare, avrei scoperto che mi aveva mentito sicuramente qualche giorno dopo, al momento non ne avevo le prove.
Sentii il cellulare vibrarmi, e bloccai il film prima che potessi ritrovarmi qualche scheletro spiaccicato sullo schermo. Era Jonathan.
Lo lasciai vibrare per un altro po, e poi risposi.
-Jonathan!-
-Dove sei?-
-Ho un appuntamento al buio con Samara. Adoro i suoi capelli, e ogni tanto mi ricorda tra quanti giorni morirò. Simpatica,eh?-
-Sei chiusa in casa sola il sabato sera?-
-No, ho un ammasso di ragazzi che fanno la fila davanti casa mia, stanno aspettando che io dia inizio al Party Hard del sabato sera.-
-Vuoi uscire?-
-Prima mi dai della 'puttana' e poi mi dici di uscire con te... Eccitante.-
-Era un momento di rabbia, sai bene quanto ci tengo a te e quanto mi dia fastidio perderti...-
-...-
-Passo a prenderti, fatti trovare pronta.-
Staccò immediatamente la chiamata e non mi diede il tempo di poter dire nient'altro.
Osservai il numero di Zayn sperando in qualche suo segno di vita... ma niente, nè chiamate e nè messaggi.
Dovevo già prepararmi a qualche sua presa per il culo? Non volevo. Probabilmente aveva davvero una cena con i suoi genitori, oppure non gli andava di uscire con me, oppure voleva stare un po a casa sua a farsi i cazzi suoi. Tanti sono i motivi per cui un ragazzo rifiuta di uscire con te il sabato sera.
Però le cose si complicano quando sai che quel ragazzo è Zayn Malik, meglio noto come il più puttaniere della scuola, capace di essersi scopato l'intero isituto.
Sentii un fragoroso rumore di moto, avvicinarsi al cancello di casa, e solo lì mi ricordai di Jonathan.
Stavo uscendo con lui, stavo davvero uscendo con Jonathan?
Avevo un ragazzo, non potevo farlo!
Non potevo assolutamente farlo.
-Hei Kate, scendi!- disse al citofono.
Mi presi un secondo di tempo per osservarmi, e mettere a fuoco la situazione.
-Senti Jonathan... Io ho un ragazzo, e non credo questa sia...-
-Kate, c'è mezza scuola, devi venire! Non vorrai fare la figura della sfigata che se ne sta chiusa in casa il sabato sera!?-
-... Se lo scoprirà Zayn, ci metteremo nei guai entrambi!-
-Kate, non fare troppe storie, ti accompagno solo!-
-E va bene... vado a cambiarmi!-
-Adesso datti una mossa che tra non molto tempo piove e poi siamo obbligati a starcene dentro tutti e due..-

Arrivammo al locale, e già notai coppie sbronze che ne combinavano di tutti i colori sui muretti. Incominciarono a scendere candide gocce d'acqua, e io e Jonathan entrammo velocemente nel locale. Proseguemmo per le scale che ci portarono al piano della discoteca, mentre sentivo la musica farsi sentire sempre di più. E come ogni volta, mi sentivo a disagio da morire nell'indossare vestiti come il mio. Che oltretutto era un semplicissino vestito, adatto per quel tipo di serata. Entrammo, e un ammasso di gente si porse davanti ai miei occhi. La musica era forte, e inizialmente mi diede un pò fastidio, ma sapevo bene che dopo un paio di minuti mi sarei abituata.
-Vuoi bere qualcosa?- mi chiese Jonathan vicino al mio orecchio.
-No, per adesso no.-
Tutta quella situazione mi metteva a disagio come non mai, e preferivo che ci fosse stato anche Zayn, ma per una volta le cose non sarebbero andate come io desideravo.
-Beh, non voglio metterti nei guai, quindi ti saluto... vado dagli altri, divertiti piccola.-
Jonathan sparì tra la folla nel giro di pochi secondi, e io rimasi sola. Un sacco di ragazzi mi tenevano gli occhi puntati addosso, quasi come dei maniaci malati di sesso. Presi la direzione di Jonathan, cercando di incontrare qualche conoscente e allontanarmi immediatamente dal gruppetto di pervertiti che mi ritrovavo vicini.
Vidi in lontananza Denise con il suo ragazzo, Cody.
Sorrisi d'istinto e cercai di avvicinarmi a lei, avendo capito ormai che quel sabato sera non sarebbe stato gettato al vento. Andai a sbattere contro una coppietta con un enorme bicchiere tra le mani ad ognuno dei due, mentre una pesante scia di odore familiare mi pervarse le narici.


Avete presente quel momento in cui vi sembra di star per svenire, in cui il peso del mondo si appende sulle vostre spalle, e l'unica cosa che hai voglia di fare è chiuderti nella tua stanza a tapparelle abbassate, con la musica a tutto volume nelle orecchie, e piangere finchè non hai più lacrime?


Zayn, con Daisy.
Continuavano a strisciarsi in modo tremendamente odioso l'uno con l'altro.
Non si erano accorti di me, non sapevano che in quel momento io stavo osservando il loro disgustoso spettacolo.
Zayn si girò per un solo secondo verso di me, e poi ritorno a guardarmi in modo intenso, dispiaciuto, inconsapevole, e incosciente.
'Sguardi bugiardi' li chiamano, bugiardi così come ogni sua azione nei miei confronti.

Mi girai a guardare Denise, e poi Cody, e poi Jonathan, e Daisy, e chiunque io conoscessi in quel momento che si trovasse poco distante da me.
Guardai un'ultima volta Zayn, che in quel momento continuava a fissarmi con le braccia di Daisy attorcigliate al suo collo. Mi girai immediatamente, e accellerai il passo per uscire il più velocemente possibile. Un braccio mi afferrò con molta, forse troppa violenza, facendomi ritrovare davanti ad un ragazzo sui 25 anni circa, a me totalmente sconosciuto.
Non riuscii a pensare più a niente, mi ritrovai con il sapore di quell'estraneo sulle mie labbra, e la sua lingua che continuava ad esplorare il mio interno bocca con foga.
Per un secondo mi sembrò di star per vomitare, vista la situazione e lo schifo in cui mi trovavo. Cercavo di allontanarmi ma quest'ultimo stringeva con forza la mia testa con una mano, mentre il suo alito schifoso continuava a confondersi col mio.
Un enorme manona mi palpò il sedere, facendomi uscire le lacrime per la frustazione e la sensazione di schifo che continuava ad aumentare sempre di più. Mi sentivo bloccata, non riuscivo a fare niente. Niente!
Provai a spostarmi all'indietro, ma la mano di quel porco mi stringeva sempre di più il sedere, quasi infilandoci le unghie dentro. La sua lingua sembrò starmi per soffocare, e continuavo a piangere senza rendermene conto.
In un mezzo secondo mi ritrovai distante da lui, e quest'ultimo era a terra. Colpa di Zayn che l'aveva appena steso con forza sul pavimento mentre iniziò ad urlare talmente tanto da attirare l'attenzione di tutta la discoteca: -Pezzo di merda che cazzo hai fatto? Che cazzo hai fatto? Eh? Coglione, toccala con un solo dito e quella testa te la spacco! Mi hai capito? Te la faccio in mille pezzi e poi la dò per pasto ai cani!- completò il servizio dandogli una gomitata sul petto al ragazzo ormai a terra.
Arrivò qualche signore un po più robusto, e allontanò immediatamente Zayn.
Mi allontanai velocemente, cercando di scappare da Zayn, ma proprio mentre salivo le scale, sentii dei passi unirsi ai miei.
Stavo per vomitare, sentivo un sapore fin troppo schifoso nella mia bocca, ma niente era più schifoso della mia situazione in quel momento.
-Kate, aspetta!-
-Non seguirmi.- le uniche parole che riuscii a dire, il pianto sembró avermi spezzato le corde vocali e il groppo in gola si faceva sempre più intenso e doloroso.
-Non è come credi! Non è andata il quel modo.. mi avevano... mi avevano detto... merda, Kate fermati!-
-Voglio andarmene, fermati, non seguirmi perfavore!-
-No, Kate...- finimmo le scale e lui mi girò davanti a lui.
-È tutta colpa di Daisy e delle cazzate che combina lei! Io non...-
-Cazzate, cazzate, tutte cazzate! Daisy quà, Daisy là... BASTA, ZAYN.. BASTA! Mi hai solo preso per il culo, fingevi di amarmi, di interessarti davvero a me. Sembrava che tu mi amassi davvero, e che ero l'unica con cui volevi stare. E invece no, avevo completamente dimenticato come fosse stato il tuo passato! In molti avevano provato ad aprirmi gli occhi, a farmi capire come stava la realtà, ma io ho respinto tutti, e indovina un pò perchè? Perchè io mi fidavo di te! Ci credevo, a quello che io chiamavo 'amore' mentre tu chiamavi divertimento. Ma sai che ti dico? Ti dico che i puttanieri sono fatti per le puttane. I puttanieri non sono degni di portare avanti una seria relazione, le puttane si meritano! LE PUTTANE e nient'altro. Io non ci credo alle storielle d'amore in cui il puttaniere si innamora per davvero. A volte nei film, o nelle storielle sdolcinate, dimenticano il finale, in cui LUI FA LO STRONZO, TRADISCE, E SE NE VA' IN DISCOTECA CON UNA PUTTANA DICENDO ALLA SUA RAGAZZA DI AVERE UNA CENA CON I SUOI GENITORI! Io ti odio Zayn, ti odio!-
-Tu non sai le cose come stanno, non lo sai!-
-Ma ti senti? Ma sai almeno cosa stai dicendo? Tu te ne stavi con Daisy a strusciarti in un modo talmente volgare da far venire il vomito, mentre io ero sola come un cane a casa a deprimermi cercando di capire dov'è che tu ti trovassi e in che modo tu mi avessi appena mentito!-
-Con chi sei venuta quì? Chi ti ha chiamato? Jonathan scommetto, vero? Ti ho detto un milione di volte che non devi ascoltare a quello che ti dice lui e a quello che ti dice Daisy, ma tu che fai? Fai finta di fregartene, come se io non ti avessi mai detto niente!-
-Tu non hai il diritto di parlarmi in questo modo. Non sono tua figlia! E adesso me ne vado, più ti vado e più mi fai schifo.-
-Dove vai?- mi chiese prendendomi per il braccio.
Mi sembrò che quel porco di prima mi avesse preso di nuovo, e invece no, stavolta era Zayn.
-Ti ho detto di smetterla. Non toccarmi, cazzo! Voi uomini mi fate tutti schifo, TUTTI!-
-Sta piovendo a dirotto, casa tua è lontana kilometri e kilometri da quì. Da sola non vai da nessuna parte neanche morta!-
Stavamo urlando, e io non ce la facevo più di piangere così violentemente, sembrava che Zayn volesse farmi sul serio del male!
-Io vado dove, come e con chi cazzo voglio!- Tornai a voltargli le spalle e a cercare di uscire per una buona volta.
-Kate... tu non ci vai, cazzo!-
urlò stavolta più forte del solito e come ovvio mi afferrò di nuovo il braccio facendomi fin troppo male.
-Zayn... mi stai facendo male...- sussurrai quasi avendo paura di parlargli in quel momento. Ci mancava solo che mi prendesse a schiaffi e che mi violentasse.
Quel braccio ormai tra non molto si sarebbe fatto a metà.
Me lo lasciò lentamente e regnò il silenzio.
Evitò il mio sguardo capendo di aver esagerato e poi si portò il palmo della mano sul viso, mentre io restai immobile.
Mi sentivo una vera e propria merda, calpestata dagli UOMINI.
-Portami a casa Zayn... Voglio andare a casa.-

Zayn's POV:
Un applauso a Zayn Malik, il coglione del giorno. Mi farei un video e lo metterei su Youtube per dimostrare al mondo intero che coglione più di me, non si può. Nonostante quel porco avesse trattato in quel modo Kate, io mi ero permesso di trattarla quasi peggio... come spazzatura. Che stronzo.
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Zayn Malik sei un fottuto stronzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora