<<Ciao mamma! Torno per le undici, ok?>> Urlo a mia madre, dall'altra parte della stanza.
<<Va bene tesoro! A più tardi!>>
Mi infilo la giacca di pelle ed esco di casa.
Qui non è mai un posto tranquillo, ma è bello vedere il paesaggio perfetto attorno a noi, anche se è pieno di grattacieli e siamo immersi nel traffico. E' bello vedere, a quest'ora, le persone prese nel fare shopping, prese nel divertirsi, prese nell'uscire dal lavoro per andare a casa ad abbracciare i propri figli. E' bello vedere la felicità in generale, la felicità che ogni persona indossa.
Dopo pochi minuti, arrivata a casa di Robert suono il campanello.
<<Ciao!>> Il ragazzo davanti a me mi da un bacio. <<Entra!>>
<<Permesso.>>Mi guardo intorno, e sul divano vedo Lucky e Meryl. <<Ciao ragazzi!>>
Entrambi si girano. <<Ciao Serena!>> Meryl mi rivolge un sorriso, Lucky invece senza neanche salutarmi si gira dall'altra parte.
Lascio perdere, è meglio.
Entro in camera del mio ragazzo e mi siedo accanto a lui sul letto. <<Allora? Cosa ne pensi di tua sorella con Smith?>>
<<Non chiedermi cosa ne penso di loro due. Faccio prima a non pensare..>>
Gli rivolgo un sorriso. <<Senti Robert.. io volevo parlarti dei casini che sono successi..>>
<<Anche io.>> Dice lui determinato. <<Mi dispiace per ciò che è successo. Lo so, me ne hai perdonate troppe, ma ti assicuro che sono cambiato..>> Mi prende le mani. <<Io tengo davvero molto a te, e ti chiedo scusa se sono distante, ma sto cercando di migliorare.>>
<<Non mi stai dimostrando molto Robert.. il problema è.. >> Non mi lascia neanche finire di parlare che inizia a baciarmi lentamente.
E' un bacio lento, ma eccitante.
Robert mi toglie la giacca di pelle e subito dopo mi abbassa la spallina della maglia spostando le sue labbra sul mio collo.
Lo fermo. <<Scusa ma..>>
<<Dopo tutto questo tempo non sei ancora pronta?>>
Mi meraviglio della sua domanda. <<Ne avevamo già parlato mi sembra. Robert, sai la nostra situazione. Me ne hai fatte troppe, e ancora adesso non riesco ad essere del tutto felice con te! Non puoi pretendere che io e te..>>
Si alza, e si passa una mano fra i capelli. <<Perchè stai ancora con me se non riesco a renderti felice?>>
<<Forse perchè ti amo?>> Gli vado davanti e cerco di calmarlo. <<Dopo ciò che mi hai fatto non riesco più ad avere fiducia in te..ma ti giuro che ci sto provando.. dammi un po' di tempo Robert, non avere fretta..>>
<<Hai ragione, è colpa mia.>> Poi tira fuori il telefono e digita qualcosa sul touchscreen. <<Posso capire il fatto che non ti fidi di me, ma secondo me dovresti buttarti.. non stiamo più litigando ultimamente,e piano piano le cose stanno migliorando.>>
<<Non stiamo più litigando ma sei distante da me. Non mi cerchi mai, solo quando conviene a te. Preferisci uscire con i tuoi amici al posto di vedermi, io sono confusa..>> E' così, sono tanto confusa. <<Io ci sto mettendo davvero il cuore.>>
<<Forse è meglio se vai Serena..>>
<<Di già?>> Insomma, non può essersi arrabbiato perchè gli ho detto che non voglio ancora farlo con lui.
<<Forse è meglio se ci vediamo un'altra sera.>>
<<Ti sei arrabbiato perchè..>> Non riesco manco a dirlo, è una cosa troppo assurda..
Scuote il capo. <<No, assolutamente. Solo che..>>
<<Hai ragione, è meglio se vado.>> Esco dalla camera di Robert con le lacrime agli occhi e vado verso il salotto. Sul divano ci sono ancora Lucky e Meryl, stanno ridendo.
<<Sere! Lo vuoi un biscotto?>> Meryl sorridente corre verso di me porgendomi una ciotola con dei biscotti dentro, quando nota il mio stato la sua espressione si fa subito seria. <<Cosa succede?>>
<<Ho avuto una discussione con Robert. Va tutto bene, ora vado a casa.>>Prendo il fazzoletto nella borsa e mi soffio il naso.
<<Che ti ha detto quel cretino?!>>
<<Non ho voglia di parlarne, scusa.. voglio solo andare a casa..>>
<<No signorina!>> Esclama Meryl facendomi 'no' con il dito. <<Tu non vai da nessuna parte, piuttosto dormi qui.>>
<<Voglio andare a casa Meryl.>> Ribatto.
<<E' buio.>>
<<L'accomapagno io a casa.>> Si propone Lucky infilandosi la giacca. <<Solo che siamo a piedi.>>
Mi prende in giro?
<<Prima mi tratti male e poi ti offri di accompagnarmi a casa?>>
<<Serena, fai davvero passare la voglia di essere gentile con te. Vuoi andare a casa no? Bene, mi sono offerto di accompagnarti, che te ne importa?>>
<<Me ne importa perchè sei davvero incoerente..>>
<<Allora? Vieni o no?>> Sbuffa alzando gli occhi al cielo.
Annuisco. Meryl, ci guarda, alza il sopracciglio e poi ritorna sul divano senza dire nulla.
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A STORM INSIDE ME
FanfictionSerena Collins, studentessa del quarto anno della scuola più grande di Manhattan, torna in città dopo aver passato l'intera estate dai suoi cugini in California. Tutti la accolgono calorosamente, la famiglia, suo fratello gemello Bryan, gli amici...